Affrontare la morte di una persona amata è una delle esperienze più difficili e complesse per ogni essere umano. La perdita di chi si ama travolge e lascia sopraffatti portando con sé un intrico di dolorosi sentimenti di pena, di rabbia, di colpa, di rimpianto, di vuoto, di abbandono e radicando il dolore nel profondo. La morte resta ancora oggi uno dei più grandi tabù per l’uomo, qualcosa di difficile perfino da nominare. Eppure la morte rappresenta quella parte di vita a cui ci sforziamo di non pensare, ma che è comune a tutti. Il lutto, che va inteso secondo il suo significato più comune come perdita per morte di una persona cara ma che è anche la naturale reazione fisiologica che si esperisce in seguito a tale evento si impone inevitabilmente sia all’adulto che al bambino e li catapulta in una dimensione centrata sulla necessità di affrontare lo smarrimento ed il vuoto che ne derivano. Vivere il lutto significa fare i conti con l’accettazione perenne della perdita. La percezione di un evento drammatico di questa portata è chiaramente ancora più devastante se a viverla non è un adulto, che dovrebbe possedere la struttura cognitiva adeguata per poter fronteggiare tale situazione, bensì un bambino. Nella nostra società la sofferenza e la morte trovano difficilmente posto. Vi è una minore familiarità con la morte e all’esperienza diretta del lutto si è in qualche modo sostituita la sua spettacolarizzazione che finisce per renderla impalpabile ed astratta. In questo clima culturale sembra impensabile parlare della morte ai bambini, ovvero di un argomento su cui l’educazione tende a tacere. Il mondo adulto è portato infatti a sottovalutare il delicato rapporto che i bambini hanno con il concetto della morte e spesso si trova impreparato ad accompagnarli nelle loro esperienze personali di perdita. Si pensa che i bambini debbano essere protetti dalle esperienze dolorose, in particolare da quelle che riguardano la morte di una persona per essi significativa; le risorse di cui il bambino dispone vengono dunque spesso ignorate ed i bambini vengono illusoriamente tenuti lontano dal dolore. La scelta di approfondire la tematica del lutto nell’infanzia nasce dalla consapevolezza che la scoperta della morte, quale fatto che appartiene alla vita di ogni essere vivente, è una tappa evolutiva che, se affrontata correttamente, consente un sano e pieno sviluppo di sé. In questo lavoro verranno dapprima prese in considerazione le principali linee teoriche e culturali che riguardano il lutto infantile e le posizioni della psicologia e della ricerca scientifica sul lutto. Verrà poi analizzata in modo più specifico l’esperienza della perdita di una persona cara nell’età evolutiva, il vissuto del bambino rispetto alla morte e le sue conseguenze. Nel terzo capitolo verrà esaminato il ruolo che i fattori di protezione possono avere nell’affrontare il lutto. Saranno infine considerate le principali strategie a supporto dell’elaborazione del vissuto luttuoso, ovvero gli strumenti educativi e terapeutici che permettono di sostenere il bambino non lasciandolo solo di fronte a questa devastante esperienza. L’obiettivo finale cui tende questo elaborato è quello di mettere in evidenza come bambini ed adolescenti dispongano naturalmente di risorse che, se opportunamente consolidate e rafforzate, permettono loro di trasformare il dolore della perdita in un’esperienza necessaria ma tollerabile in quanto condivisa.

Affrontare il lutto nell'infanzia: le risorse che sostengono il bambino e l'adolescente nell'elaborazione della perdita di una persona cara ​

CELLERINO, ELISABETTA
2022/2023

Abstract

Affrontare la morte di una persona amata è una delle esperienze più difficili e complesse per ogni essere umano. La perdita di chi si ama travolge e lascia sopraffatti portando con sé un intrico di dolorosi sentimenti di pena, di rabbia, di colpa, di rimpianto, di vuoto, di abbandono e radicando il dolore nel profondo. La morte resta ancora oggi uno dei più grandi tabù per l’uomo, qualcosa di difficile perfino da nominare. Eppure la morte rappresenta quella parte di vita a cui ci sforziamo di non pensare, ma che è comune a tutti. Il lutto, che va inteso secondo il suo significato più comune come perdita per morte di una persona cara ma che è anche la naturale reazione fisiologica che si esperisce in seguito a tale evento si impone inevitabilmente sia all’adulto che al bambino e li catapulta in una dimensione centrata sulla necessità di affrontare lo smarrimento ed il vuoto che ne derivano. Vivere il lutto significa fare i conti con l’accettazione perenne della perdita. La percezione di un evento drammatico di questa portata è chiaramente ancora più devastante se a viverla non è un adulto, che dovrebbe possedere la struttura cognitiva adeguata per poter fronteggiare tale situazione, bensì un bambino. Nella nostra società la sofferenza e la morte trovano difficilmente posto. Vi è una minore familiarità con la morte e all’esperienza diretta del lutto si è in qualche modo sostituita la sua spettacolarizzazione che finisce per renderla impalpabile ed astratta. In questo clima culturale sembra impensabile parlare della morte ai bambini, ovvero di un argomento su cui l’educazione tende a tacere. Il mondo adulto è portato infatti a sottovalutare il delicato rapporto che i bambini hanno con il concetto della morte e spesso si trova impreparato ad accompagnarli nelle loro esperienze personali di perdita. Si pensa che i bambini debbano essere protetti dalle esperienze dolorose, in particolare da quelle che riguardano la morte di una persona per essi significativa; le risorse di cui il bambino dispone vengono dunque spesso ignorate ed i bambini vengono illusoriamente tenuti lontano dal dolore. La scelta di approfondire la tematica del lutto nell’infanzia nasce dalla consapevolezza che la scoperta della morte, quale fatto che appartiene alla vita di ogni essere vivente, è una tappa evolutiva che, se affrontata correttamente, consente un sano e pieno sviluppo di sé. In questo lavoro verranno dapprima prese in considerazione le principali linee teoriche e culturali che riguardano il lutto infantile e le posizioni della psicologia e della ricerca scientifica sul lutto. Verrà poi analizzata in modo più specifico l’esperienza della perdita di una persona cara nell’età evolutiva, il vissuto del bambino rispetto alla morte e le sue conseguenze. Nel terzo capitolo verrà esaminato il ruolo che i fattori di protezione possono avere nell’affrontare il lutto. Saranno infine considerate le principali strategie a supporto dell’elaborazione del vissuto luttuoso, ovvero gli strumenti educativi e terapeutici che permettono di sostenere il bambino non lasciandolo solo di fronte a questa devastante esperienza. L’obiettivo finale cui tende questo elaborato è quello di mettere in evidenza come bambini ed adolescenti dispongano naturalmente di risorse che, se opportunamente consolidate e rafforzate, permettono loro di trasformare il dolore della perdita in un’esperienza necessaria ma tollerabile in quanto condivisa.
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