L’inquinamento chimico delle risorse idriche è una delle principali sfide che l’umanità deve affrontare in questo secolo in quanto esse sono essenziali per la salute umana, la sostenibilità ambientale e la prosperità economica. Tuttavia, questa risorsa naturale è minacciata, rendendo fondamentale affrontare le sfide legate ai servizi igienico sanitari e agli ecosistemi legati all’acqua. Le acque reflue, nella chimica ambientale, sono le acque che vengono utilizzate in attività domestiche, industriali e agricole, la cui qualità è stata compromessa dall’azione antropica diventando, per questo, non idonee a un loro uso diretto perché contaminate da diverse tipologie di sostanze organiche e inorganiche, pericolose per la salute pubblica e per l’ambiente naturale. Queste acque, prima di essere reimmesse nell’ambiente (in terreno, fiumi, laghi o mari) devono, necessariamente, essere monitorate e sottoposte a interventi di depurazione. L’efficienza e rimozione dei prodotti farmaceutici e stupefacenti dalle acque reflue dipende da diversi fattori, tra cui il clima, il tipo di trattamento e le condizioni operative, quali temperatura, condizioni redox e tempo di ritenzione; tuttavia, il fattore principale è la natura chimico-fisica di tali prodotti, cioè l’acidità e l’elevate solubilità in acqua. Questo progetto di tesi si concentra sull’applicazione di due metodi analitici di screening robusti, stabili, precisi e accurati, su 60 campioni reali prelevati in tre diversi impianti di depurazione situati in Algeria: Berraki, Reghaia e Beni Messous. Il campionamento è stato effettuato in entrata e in uscita dagli impianti di depurazione per un periodo di tempo di circa due mesi. Tale doppia analisi consente di delineare la situazione reale in merito alla presenza delle componenti inquinanti nell’ambiente. Lo scopo di questo lavoro vuole essere quello di evidenziare un’epidemiologia delle acque reflue studiate al fine di delineare la situazione reale in merito alla presenza delle componenti inquinanti nell’ambiente e alle capacità degli impianti di depurare le acque di scarico da questi composti. Il sistema analitico utilizzato per questo lavoro, validato precedentemente, ha raggiunto l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale garantendo una rapidità di analisi e una sensibilità notevoli, sfruttate per ottimizzare e semplificare la preparazione dei campioni laboriose, costose e dispendiose in termini di tempo. Il metodo sviluppato, infatti, non prevede nessuna pre-concentrazione del campione e ciò garantisce, al contempo, una rapidità di analisi e un recupero ottimale.
Applicazione di un approccio analitico sostenibile per la determinazione di sostanze farmaceutiche e stupefacenti nelle acque reflue
PAPANDREA, JESSICA
2022/2023
Abstract
L’inquinamento chimico delle risorse idriche è una delle principali sfide che l’umanità deve affrontare in questo secolo in quanto esse sono essenziali per la salute umana, la sostenibilità ambientale e la prosperità economica. Tuttavia, questa risorsa naturale è minacciata, rendendo fondamentale affrontare le sfide legate ai servizi igienico sanitari e agli ecosistemi legati all’acqua. Le acque reflue, nella chimica ambientale, sono le acque che vengono utilizzate in attività domestiche, industriali e agricole, la cui qualità è stata compromessa dall’azione antropica diventando, per questo, non idonee a un loro uso diretto perché contaminate da diverse tipologie di sostanze organiche e inorganiche, pericolose per la salute pubblica e per l’ambiente naturale. Queste acque, prima di essere reimmesse nell’ambiente (in terreno, fiumi, laghi o mari) devono, necessariamente, essere monitorate e sottoposte a interventi di depurazione. L’efficienza e rimozione dei prodotti farmaceutici e stupefacenti dalle acque reflue dipende da diversi fattori, tra cui il clima, il tipo di trattamento e le condizioni operative, quali temperatura, condizioni redox e tempo di ritenzione; tuttavia, il fattore principale è la natura chimico-fisica di tali prodotti, cioè l’acidità e l’elevate solubilità in acqua. Questo progetto di tesi si concentra sull’applicazione di due metodi analitici di screening robusti, stabili, precisi e accurati, su 60 campioni reali prelevati in tre diversi impianti di depurazione situati in Algeria: Berraki, Reghaia e Beni Messous. Il campionamento è stato effettuato in entrata e in uscita dagli impianti di depurazione per un periodo di tempo di circa due mesi. Tale doppia analisi consente di delineare la situazione reale in merito alla presenza delle componenti inquinanti nell’ambiente. Lo scopo di questo lavoro vuole essere quello di evidenziare un’epidemiologia delle acque reflue studiate al fine di delineare la situazione reale in merito alla presenza delle componenti inquinanti nell’ambiente e alle capacità degli impianti di depurare le acque di scarico da questi composti. Il sistema analitico utilizzato per questo lavoro, validato precedentemente, ha raggiunto l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale garantendo una rapidità di analisi e una sensibilità notevoli, sfruttate per ottimizzare e semplificare la preparazione dei campioni laboriose, costose e dispendiose in termini di tempo. Il metodo sviluppato, infatti, non prevede nessuna pre-concentrazione del campione e ciò garantisce, al contempo, una rapidità di analisi e un recupero ottimale.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/146503