Nelle pagine che seguono ed in particolare nel primo capitolo ho ricostruito il contesto storico e ambientale nel quale è maturata la decisione tedesca di attaccare l'Unione Sovietica, l'esitazione mostrata da Stalin ad intervenire in difesa della popolazione di Leningrado con un breve excursus sulla psicopatologia di cui si ritenne fosse affetto il leader sovietico e come quella del 1941 fosse apparentemente un'estate normale da un punto di vista culturale. Segue nel secondo capitolo un'analisi dettagliata delle difficoltà e delle privazioni che dovette subire la popolazione durante il primo inverno di guerra con riferimento alle morti per distrofia alimentare e ai casi di cannibalismo di cui poco è trapelato attraverso i canali ufficiali ma di cui si percepisce l'esistenza approfondendo la lettura dei diari lasciatici in dote dai sopravvissuti; il ruolo di confidente e amica svolto da Radio Leningrado nei momenti più duri dell'assedio. Il terzo capitolo descrive come il patrimonio architettonico, artistico e culturale della città sia riuscito a sopravvivere alla distruzione e ai saccheggi con particolare riguardo all'impresa compiutasi all'interno del Museo dell'Hermitage, e alla storia leggendaria ancorché reale della Settima Sinfonia. L'elaborato si chiude affrontando i passi che hanno portato al punto di rottura con il passato recente, il ritorno al passato storico con la consacrazione di San Pietroburgo a capitale culturale e turistica della Russia, e uno sguardo al futuro prossimo in una notte d'estate 2020.
SOLSTIZIO D'ESTATE. DALL'ASSEDIO DI LENINGRADO ALLA CONTEMPORANEA SAN PIETROBURGO.
CAPEL BADINO, MANUELA
2018/2019
Abstract
Nelle pagine che seguono ed in particolare nel primo capitolo ho ricostruito il contesto storico e ambientale nel quale è maturata la decisione tedesca di attaccare l'Unione Sovietica, l'esitazione mostrata da Stalin ad intervenire in difesa della popolazione di Leningrado con un breve excursus sulla psicopatologia di cui si ritenne fosse affetto il leader sovietico e come quella del 1941 fosse apparentemente un'estate normale da un punto di vista culturale. Segue nel secondo capitolo un'analisi dettagliata delle difficoltà e delle privazioni che dovette subire la popolazione durante il primo inverno di guerra con riferimento alle morti per distrofia alimentare e ai casi di cannibalismo di cui poco è trapelato attraverso i canali ufficiali ma di cui si percepisce l'esistenza approfondendo la lettura dei diari lasciatici in dote dai sopravvissuti; il ruolo di confidente e amica svolto da Radio Leningrado nei momenti più duri dell'assedio. Il terzo capitolo descrive come il patrimonio architettonico, artistico e culturale della città sia riuscito a sopravvivere alla distruzione e ai saccheggi con particolare riguardo all'impresa compiutasi all'interno del Museo dell'Hermitage, e alla storia leggendaria ancorché reale della Settima Sinfonia. L'elaborato si chiude affrontando i passi che hanno portato al punto di rottura con il passato recente, il ritorno al passato storico con la consacrazione di San Pietroburgo a capitale culturale e turistica della Russia, e uno sguardo al futuro prossimo in una notte d'estate 2020.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
778062_tesi1.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.07 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.07 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/146436