The objective of this thesis is to shed light on the potential practice of captive breeding of sacred animals within the vast panorama of Ancient Egypt, characterized by a rich and complex religious tradition. This dissertation investigates the production of votive mummies of non-domesticated animals, focusing on the Greek-Roman period (332 BC - 641 AD). Through the analysis of archaeological and textual evidence, the research concentrates on ibises, hawks and crocodiles, exploring their capture, mummification, and discussing the problems associated with their keeping in captivity. It also examines the trade of these animals and their possible connection with other religious practices. The first part examines the breeding of ibises and hawks, emissaries of Thoth and Horus respectively, using archaeological and philological sources to understand the structures and practices employed. The most important source considered is "The Archive of Hor", a collection of ostraka that provides valuable information on the cult of these birds. The second part focuses on the breeding of crocodiles, venerated as incarnations of the god Sobek, especially in the Fayyum oasis. Through case studies and testimonies from temples and necropolises, it explores the techniques of caring for and feeding crocodiles intended for embalming. Special attention is given to the site of Medinet Madi, which still constitutes a unique case due to its discoveries. The thesis also includes detailed records of artefacts, including ostraka written in the Demotic language, which support the analyses conducted. These documents offer a detailed, albeit fragmented, view of the aforementioned practices, highlighting the complexity and organization of cult activities in Ptolemaic Egypt. In conclusion, the research highlights how the captive breeding of sacred animals for the production of ex-voto mummies was a widespread and well-organized practice, supported by significant resources provided by the crown and managed by specialized personnel. This study represents a starting point for future research on the subject, contributing to the understanding of the religious, social, and cultural significance of these Egyptian practices.
L’obiettivo della presente tesi è quello di cercare di fare luce sull’eventuale pratica dell’allevamento in cattività di animali sacri, all’interno del vasto panorama dell’Antico Egitto, caratterizzato da una ricca e complessa tradizione religiosa. Questa dissertazione indaga la produzione di mummie votive di animali non domestici, focalizzandosi sul periodo greco-romano (332 a.C. - 641 d.C.). Attraverso l’analisi delle prove archeologiche e testuali, la ricerca si concentra su ibis, falchi e coccodrilli, esplorandone la loro cattura, la mummificazione e se ne discutono le problematiche legate al loro mantenimento in cattività. Si analizzano inoltre le modalità di commercio di questi animali e l’eventuale collegamento con altre pratiche religiose. Nella prima parte si esaminerà l’allevamento di ibis e falchi, emissari rispettivamente di Thot e Horo, utilizzando fonti archeologiche e filologiche per comprendere le strutture e le pratiche impiegate. La più importante fonte presa in considerazione è "L’Archivio di Hor", una raccolta di ostraka che offre preziose informazioni sul culto di questi volatili. La seconda parte si concentrerà sull’allevamento dei coccodrilli, venerati come incarnazioni del dio Sobek, soprattutto nell’oasi del Fayyum. Attraverso casi studio e testimonianze di templi e necropoli, si esploreranno le tecniche di custodia e alimentazione dei coccodrilli destinati all’imbalsamazione. Particolare attenzione verrà posta sul sito di Medinet Madi che tutt'oggi costituisce un unicum per le sue scoperte. La tesi include anche schede dettagliate di reperti, tra cui ostraka scritti in lingua demotica, che corroborano le analisi svolte. Questi documenti offrono una visione dettagliata, seppur frammentaria, delle suddette pratiche, evidenziando la complessità e l’organizzazione delle attività cultuali nell'Egitto tolemaico. In conclusione, la ricerca evidenzia come l’allevamento in cattività di animali sacri per la produzione di mummie ex-voto fosse una pratica diffusa e ben organizzata, sostenuta da risorse significative fornite dalla corona e gestita da personale specializzato. Questo studio rappresenta un punto di partenza per future ricerche sul tema, contribuendo alla comprensione della rilevanza religiosa, sociale e culturale di queste pratiche egizie.
Cattività nell'Antico Egitto: Allevamento di Animali Non Domestici Finalizzato alla Produzione di Mummie Votive Durante il Periodo Greco-Romano
ROMANAZZI, MATTEO
2023/2024
Abstract
L’obiettivo della presente tesi è quello di cercare di fare luce sull’eventuale pratica dell’allevamento in cattività di animali sacri, all’interno del vasto panorama dell’Antico Egitto, caratterizzato da una ricca e complessa tradizione religiosa. Questa dissertazione indaga la produzione di mummie votive di animali non domestici, focalizzandosi sul periodo greco-romano (332 a.C. - 641 d.C.). Attraverso l’analisi delle prove archeologiche e testuali, la ricerca si concentra su ibis, falchi e coccodrilli, esplorandone la loro cattura, la mummificazione e se ne discutono le problematiche legate al loro mantenimento in cattività. Si analizzano inoltre le modalità di commercio di questi animali e l’eventuale collegamento con altre pratiche religiose. Nella prima parte si esaminerà l’allevamento di ibis e falchi, emissari rispettivamente di Thot e Horo, utilizzando fonti archeologiche e filologiche per comprendere le strutture e le pratiche impiegate. La più importante fonte presa in considerazione è "L’Archivio di Hor", una raccolta di ostraka che offre preziose informazioni sul culto di questi volatili. La seconda parte si concentrerà sull’allevamento dei coccodrilli, venerati come incarnazioni del dio Sobek, soprattutto nell’oasi del Fayyum. Attraverso casi studio e testimonianze di templi e necropoli, si esploreranno le tecniche di custodia e alimentazione dei coccodrilli destinati all’imbalsamazione. Particolare attenzione verrà posta sul sito di Medinet Madi che tutt'oggi costituisce un unicum per le sue scoperte. La tesi include anche schede dettagliate di reperti, tra cui ostraka scritti in lingua demotica, che corroborano le analisi svolte. Questi documenti offrono una visione dettagliata, seppur frammentaria, delle suddette pratiche, evidenziando la complessità e l’organizzazione delle attività cultuali nell'Egitto tolemaico. In conclusione, la ricerca evidenzia come l’allevamento in cattività di animali sacri per la produzione di mummie ex-voto fosse una pratica diffusa e ben organizzata, sostenuta da risorse significative fornite dalla corona e gestita da personale specializzato. Questo studio rappresenta un punto di partenza per future ricerche sul tema, contribuendo alla comprensione della rilevanza religiosa, sociale e culturale di queste pratiche egizie.File | Dimensione | Formato | |
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