Ansia e precarietà nell'università neoliberale. Una ricerca qualitativa

This work investigates the relationship between anxiety and job precariousness using data from qualitative interviews with 16 Italian individuals working as precarious researchers in both Italy and Germany. After defining anxiety from a psychological perspective in the first chapter, the second chapter reviews sociological literature that analyzes the connection between anxiety, neoliberalism, and the precarization of work. Precariousness is understood as a mechanism for constructing weak identities, and anxiety is viewed as a tool for controlling productivity. In the third chapter, attention shifts to the characteristics of the neoliberal university, with a focus on convergence processes starting from the Bologna Process. Precarity in the Italian and German university systems is the focus of the fourth chapter, based on the interpretation and commentary on sixteen discursive interviews with Italian researchers in various disciplinary fields holding precarious positions in both Italian and German universities. They are distinguished by gender, disciplinary field (soft and hard sciences), and work context (Italy and Germany). The analysis reveals how anxiety is a widespread feeling connected to the weak identities and fragmented biographies of precarious researchers. Anxiety represents a stimulus for performative and productive behavior, making these emotions compatible with the characteristics of the neoliberal university

Il lavoro indaga il rapporto tra ansia e precarietà utilizzando dati derivanti da 16 interviste qualitative a precari della ricerca italiani che lavorano sia in Italia sia in Germania. Dopo aver definito l'ansia da un punto di vista psicologico nel primo capitolo, nel secondo si passa in rassegna la letteratura sociologica che ha analizzato il rapporto tra ansia, neoliberismo e precarizzazione del lavoro, intendendo il precariato come un meccanismo di costruzione di identità deboli e l'ansia come strumento di controllo della produttività. Nel terzo capitolo, l'attenzione si sposta sulle caratteristiche dell'Università neoliberale, con un focus sui processi di convergenza a partire dal Processo di Bologna. Alla della precarietà nel sistema universitario italiano e tedesco è dedicato il quarto capitolo la cui argomentazione si basa sull'analisi di sedici interviste discorsive precari della ricerca italiani che operano in diversi campi disciplinari in università italiane e tedesche distinti per sesso, ambito disciplinare (soft e hard sciences) e contesto lavorativo (Italia e Germania. Dall'analisi emerge come l'ansia sia un sentimento diffuso, connesso con le identità deboli e le biografie frammentate dei precari della ricerca e rappresenti uno stimolo alla performatività e alla produttività e, per questo, appaia compatibile con i caratteri dell'università neoliberale.