Alla base di questo studio sperimentale vi è l’analisi delle performance di crescita e della digeribilità dei nutrienti in suinetti nella fase post-svezzamento alimentati con mangimi contenenti farina di insetto. L’attenzione all’argomento deriva dalla sempre più crescente necessità di trovare una valida alternativa alla proteina presente nell’alimentazione degli animali di interesse zootecnico, così come in quella dell’uomo. L’allevamento degli animali rappresenta un importante beneficio economico e sociale per un’ampia quota di popolazione mondiale: le analisi del consumo mondiale stimano che i consumatori dei Paesi in via di sviluppo richiederanno grandi quantitativi di prodotti di origine animale, per cui si rende necessario migliorare la sostenibilità della produzione zootecnica nei Paesi con popolazioni in rapida crescita. Tra le alternative che si sono analizzate e studiate negli ultimi anni come ingrediente da inserire nelle diete degli animali zootecnici si trovano gli insetti. Per quanto riguarda l’impiego di insetti nell’alimentazione dei suini, finora pochi studi hanno analizzato gli effetti che gli insetti potrebbero avere sulle loro performance e il loro stato di salute. Diversi studi hanno dimostrato che l’inclusione di farina di insetto nell’alimentazione suina porterebbe ad ottenere migliori performance di crescita, favorendo la salute del tratto gastro-intestinale e apportando benefici anche sul benessere animale. La seguente tesi sperimentale ha avuto come oggetto lo studio delle performance di 336 suinetti nella fase post-svezzamento alimentati con farina di insetto all’interno di un allevamento commerciale. Gli animali sono stati alimentati con un mangime pellettato con diversi livelli di inclusione (3-6-9%, rispettivamente diete HI3, HI6, HI9) di farina di larve di Hermetia illucens (HI), più una dieta di controllo. Allo scopo di rispettare al meglio i fabbisogni nutrizionali dei suini, le 4 diete sperimentali sono state somministrate in 3 fasi di alimentazione distinte in base al peso dei suinetti: da 6 a 10 kg (T1), da 11 a 20 kg (T2) e da 21 a 30 kg (T3). Il mangime è stato addizionato con terre di diatomee al fine di determinare i coefficienti apparenti di digeribilità (CATTD - Apparent Total Tract Digestibility Coefficient) dei principi nutritivi. Per lo studio delle performance sono stati registrati il peso, i quantitativi di mangime consumato e la mortalità per le 3 fasi di alimentazione e per il periodo di alimentazione complessivo. Per lo studio della digeribilità sono stati raccolti dei campioni di feci alla fine di ogni periodo di alimentazione e sono state analizzate in laboratorio per determinare il tenore di sostanza secca (SS), proteina grezza (PG) ed estratto etereo (EE). Per quanto riguarda le performance, l’analisi statistica non ha riscontrato una differenza significativa complessiva tra le quattro diete ma ci sono state delle differenze significative in ogni singolo periodo. L’ICA (Indice di Conversione Alimentare) è stato significativo nei tre periodi (P<0.05). Per quanto riguarda la digeribilità, nel primo periodo e nel terzo si sono riscontrate differenze significative per sostanza secca, proteina grezza e lipidi. Il presente studio ha dimostrato che un livello di inclusione fino al 9% di farina di larve di HI nelle diete di suinetti in post-svezzamento può essere una valida alternativa proteica ed energetica per la dieta, senza alterare negativamente le performance di crescita.
Utilizzo della farina di Hermetia illucens nell’alimentazione dei suinetti in post- svezzamento: valutazione delle performance e della digeribilità
GERBINO, ELEONORA
2022/2023
Abstract
Alla base di questo studio sperimentale vi è l’analisi delle performance di crescita e della digeribilità dei nutrienti in suinetti nella fase post-svezzamento alimentati con mangimi contenenti farina di insetto. L’attenzione all’argomento deriva dalla sempre più crescente necessità di trovare una valida alternativa alla proteina presente nell’alimentazione degli animali di interesse zootecnico, così come in quella dell’uomo. L’allevamento degli animali rappresenta un importante beneficio economico e sociale per un’ampia quota di popolazione mondiale: le analisi del consumo mondiale stimano che i consumatori dei Paesi in via di sviluppo richiederanno grandi quantitativi di prodotti di origine animale, per cui si rende necessario migliorare la sostenibilità della produzione zootecnica nei Paesi con popolazioni in rapida crescita. Tra le alternative che si sono analizzate e studiate negli ultimi anni come ingrediente da inserire nelle diete degli animali zootecnici si trovano gli insetti. Per quanto riguarda l’impiego di insetti nell’alimentazione dei suini, finora pochi studi hanno analizzato gli effetti che gli insetti potrebbero avere sulle loro performance e il loro stato di salute. Diversi studi hanno dimostrato che l’inclusione di farina di insetto nell’alimentazione suina porterebbe ad ottenere migliori performance di crescita, favorendo la salute del tratto gastro-intestinale e apportando benefici anche sul benessere animale. La seguente tesi sperimentale ha avuto come oggetto lo studio delle performance di 336 suinetti nella fase post-svezzamento alimentati con farina di insetto all’interno di un allevamento commerciale. Gli animali sono stati alimentati con un mangime pellettato con diversi livelli di inclusione (3-6-9%, rispettivamente diete HI3, HI6, HI9) di farina di larve di Hermetia illucens (HI), più una dieta di controllo. Allo scopo di rispettare al meglio i fabbisogni nutrizionali dei suini, le 4 diete sperimentali sono state somministrate in 3 fasi di alimentazione distinte in base al peso dei suinetti: da 6 a 10 kg (T1), da 11 a 20 kg (T2) e da 21 a 30 kg (T3). Il mangime è stato addizionato con terre di diatomee al fine di determinare i coefficienti apparenti di digeribilità (CATTD - Apparent Total Tract Digestibility Coefficient) dei principi nutritivi. Per lo studio delle performance sono stati registrati il peso, i quantitativi di mangime consumato e la mortalità per le 3 fasi di alimentazione e per il periodo di alimentazione complessivo. Per lo studio della digeribilità sono stati raccolti dei campioni di feci alla fine di ogni periodo di alimentazione e sono state analizzate in laboratorio per determinare il tenore di sostanza secca (SS), proteina grezza (PG) ed estratto etereo (EE). Per quanto riguarda le performance, l’analisi statistica non ha riscontrato una differenza significativa complessiva tra le quattro diete ma ci sono state delle differenze significative in ogni singolo periodo. L’ICA (Indice di Conversione Alimentare) è stato significativo nei tre periodi (P<0.05). Per quanto riguarda la digeribilità, nel primo periodo e nel terzo si sono riscontrate differenze significative per sostanza secca, proteina grezza e lipidi. Il presente studio ha dimostrato che un livello di inclusione fino al 9% di farina di larve di HI nelle diete di suinetti in post-svezzamento può essere una valida alternativa proteica ed energetica per la dieta, senza alterare negativamente le performance di crescita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/146222