La minaccia ibrida rappresenta una forma di conflitto asimmetrico in cui gli attori utilizzano una combinazione di strumenti militari e non militari per raggiungere i loro obiettivi politici. Cercare di spiegare e comprendere tale realtà sociale nelle relazioni internazionali attraverso uno specifico quadro teorico lascia sicuramente carenze o limitazioni nella comprensione della stessa, poiché ogni teoria può avere un punto di vista differente in ogni situazione che si presenta, e quindi ogni paradigma avrebbe inevitabilmente la sua validità. Tuttavia, queste carenze o limitazioni non significano necessariamente che una particolare teoria non possa essere preferita ad altre nel valutare questa determinata situazione di politica internazionale. Pertanto, nel primo capitolo di questa tesi sarà approfondito il concetto di guerra ibrida in relazione all’idea di nuova guerra, utilizzando gli elementi di analisi forniti da alcuni pensatori militari, tra cui l’americano Frank Hoffman e lo zarista Evgeniy Messner, al fine di presentare la guerra ibrida stessa come una delle varianti di combattimento per raggiungere l'obiettivo prefissato. Tenendo in considerazione alcune delle principali teorie delle relazioni internazionali, come il realismo classico, il realismo strutturale e l'approccio liberale, al fine di scoprire la loro applicabilità nello studio della guerra adottata negli anni dalla Russia, la tesi adotta il realismo neoclassico come base del quadro teorico che fornisce le lenti migliori per comprendere questo evento, preferito come quadro di riferimento più adatto per la sua forza nel combinare i livelli di analisi. Negli ultimi anni, la Russia ha utilizzato la guerra ibrida come strumento per espandere la propria influenza geopolitica, attraverso una strategia che combina: utilizzo di forze militari convenzionali, operazioni di spionaggio, propaganda, cyber-attacchi e disinformazione per raggiungere i propri obiettivi. Per questo, nel secondo capitolo, sarà prima di tutto analizzato il pensiero politico-militare russo, andando ad approfondire quelle che sono le radici sovietiche nel pensiero moderno putiniano e i suoi punti di forza, al fine di riuscire ad interpretare e comprendere al meglio la strategia messa in atto dalla Russia, nella guerra in Georgia prima, in Crimea e nel Donbass dopo, e con l’intento di estrapolare una teoria generale di guerra ibrida. In questo contesto, la NATO ha riconosciuto la necessità di adottare misure per contrastare questo nuovo tipo di minaccia, grazie anche all'incremento della capacità di difesa cibernetica, allo sviluppo di nuove tecnologie di intelligence, all'incremento della cooperazione tra gli Stati membri e alla promozione della resilienza della società civile. Dunque, nel terzo ed ultimo capitolo verranno analizzate le strategie NATO in risposta a tale minaccia, sforzi che saranno fondamentali per garantire la sicurezza e la stabilità dell'area euro-atlantica, facendo riferimento, in particolare, alla cooperazione NATO-UE e ai compiti delle Forze per Operazioni Speciali NATO. Di fatto, la presente tesi si propone di analizzare il concetto di guerra ibrida in relazione alla strategia adottata dalla Russia negli anni, con un focus sulle misure adottate dalla NATO per contrastare questo nuovo tipo di minaccia.
GUERRA IBRIDA: ESPLORAZIONE DELLE STRATEGIE ADOTTATE DALLA RUSSIA E RISPOSTA DELLA NATO AL NUOVO TIPO DI MINACCIA
RIZZI, ROCCO
2022/2023
Abstract
La minaccia ibrida rappresenta una forma di conflitto asimmetrico in cui gli attori utilizzano una combinazione di strumenti militari e non militari per raggiungere i loro obiettivi politici. Cercare di spiegare e comprendere tale realtà sociale nelle relazioni internazionali attraverso uno specifico quadro teorico lascia sicuramente carenze o limitazioni nella comprensione della stessa, poiché ogni teoria può avere un punto di vista differente in ogni situazione che si presenta, e quindi ogni paradigma avrebbe inevitabilmente la sua validità. Tuttavia, queste carenze o limitazioni non significano necessariamente che una particolare teoria non possa essere preferita ad altre nel valutare questa determinata situazione di politica internazionale. Pertanto, nel primo capitolo di questa tesi sarà approfondito il concetto di guerra ibrida in relazione all’idea di nuova guerra, utilizzando gli elementi di analisi forniti da alcuni pensatori militari, tra cui l’americano Frank Hoffman e lo zarista Evgeniy Messner, al fine di presentare la guerra ibrida stessa come una delle varianti di combattimento per raggiungere l'obiettivo prefissato. Tenendo in considerazione alcune delle principali teorie delle relazioni internazionali, come il realismo classico, il realismo strutturale e l'approccio liberale, al fine di scoprire la loro applicabilità nello studio della guerra adottata negli anni dalla Russia, la tesi adotta il realismo neoclassico come base del quadro teorico che fornisce le lenti migliori per comprendere questo evento, preferito come quadro di riferimento più adatto per la sua forza nel combinare i livelli di analisi. Negli ultimi anni, la Russia ha utilizzato la guerra ibrida come strumento per espandere la propria influenza geopolitica, attraverso una strategia che combina: utilizzo di forze militari convenzionali, operazioni di spionaggio, propaganda, cyber-attacchi e disinformazione per raggiungere i propri obiettivi. Per questo, nel secondo capitolo, sarà prima di tutto analizzato il pensiero politico-militare russo, andando ad approfondire quelle che sono le radici sovietiche nel pensiero moderno putiniano e i suoi punti di forza, al fine di riuscire ad interpretare e comprendere al meglio la strategia messa in atto dalla Russia, nella guerra in Georgia prima, in Crimea e nel Donbass dopo, e con l’intento di estrapolare una teoria generale di guerra ibrida. In questo contesto, la NATO ha riconosciuto la necessità di adottare misure per contrastare questo nuovo tipo di minaccia, grazie anche all'incremento della capacità di difesa cibernetica, allo sviluppo di nuove tecnologie di intelligence, all'incremento della cooperazione tra gli Stati membri e alla promozione della resilienza della società civile. Dunque, nel terzo ed ultimo capitolo verranno analizzate le strategie NATO in risposta a tale minaccia, sforzi che saranno fondamentali per garantire la sicurezza e la stabilità dell'area euro-atlantica, facendo riferimento, in particolare, alla cooperazione NATO-UE e ai compiti delle Forze per Operazioni Speciali NATO. Di fatto, la presente tesi si propone di analizzare il concetto di guerra ibrida in relazione alla strategia adottata dalla Russia negli anni, con un focus sulle misure adottate dalla NATO per contrastare questo nuovo tipo di minaccia.File | Dimensione | Formato | |
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