La rete, reale strumento di democratizzazione o solo utopia?

La presente tesi propone un’analisi degli effetti prodotti dall’introduzione delle nuove tecnologie nei processi democratici. Queste, infatti, nonostante stiano cambiando profondamente il modo di agire dei partiti e di confrontarsi con l’elettorato degli attori politici producono anche degli effetti controversi nella sfera mediale in cui l’elettorato, i partiti e gli esponenti politici si muovono quotidianamente. L’elaborato si propone di analizzare quale impatto abbia avuto l’evoluzione dei media sulla politica occidentale e sull’elettorato e in particolar modo indagherà se i nuovi strumenti che la rivoluzione digitale ha messo a disposizione siano stati in grado di apportare vantaggi alla salute della democrazia. Strumenti come le piattaforme di coinvolgimento politico online, principalmente utilizzate dai partiti (vedasi nel caso italiano la ex Rousseau, adesso Skyvote, Participa nel caso spagnolo o ancora LiquidFeedback nel caso tedesco) hanno riavvicinato realmente gli elettori al partito? si rivelano essere davvero portatori di democratizzazione o il loro proposito resta solo una vana utopia? La funzione che i social media hanno svolto nelle ultime campagne elettorali in Italia e all’estero rappresenterebbe davvero la nuova frontiera della comunicazione politica? Inoltre, si analizzano le nuove pratiche partecipative sperimentate grazie ai social media e per verificare se queste abbiano infuso nei cittadini una rinnovata cultura della partecipazione. Sono analizzate le posizioni di coloro che ritengono che le potenzialità dei nuovi mezzi attraverso i quali si vorrebbe apparentemente restituire il potere decisionale nelle mani degli individui possano favorire una rinnovata e più partecipata democrazia ma anche quelle di coloro che sostengono che il potere esercitato dalle corporate governance su e attraverso questi mezzi comporti il rischio di degenerazioni in forme di populismo o addirittura totalitarismo elettronico.