Signares: potere, privilegi, ricchezze, una vera e propria “casta femminile” che è riuscita a imporsi in un Senegal colonizzato e sfruttato, mantenendo inalterato il suo potere per secoli. “Femmes d’influence”, come le definisce Guillaume Vial, sono da collocare in un ampio contesto storico e storiografico per comprendere la storia che le fa ricordare e celebrare ancora oggi. Dunque, è necessario partire dagli innumerevoli avvenimenti più o meno importanti che hanno portato a una stabilizzazione del Senegal dal punto di vista socio-politico, consentendogli di arrivare all’indipendenza avvenuta nel 1960. I primi insediamenti della Francia in Africa occidentale risalgono al XVII secolo, ma fu solo durante la Conferenza di Berlino tra il 1884 e il 1885 che questi territori diventarono ufficialmente colonie. Tra queste, il Senegal ha senza dubbio ricoperto un ruolo importante: il suo affacciarsi sull’Oceano Atlantico ha reso questo Paese un punto strategico per le rotte commerciali. In questo contesto le donne hanno potuto svolgere un ruolo di ponte tra la città e le comunità locali, cogliendo l’opportunità di rendersi indispensabili come governanti e poi come concubine, in quanto i primi coloni bianchi erano considerati giovani uomini poco adattati alle realtà locali. L’elaborato esplora la figura della signare partendo dalla prima opera visiva conosciuta di una signare risalente al 1789. Utilizzando le immagini riprese da alcune fonti primarie del XVIII e del XIX secolo si sono descritti gli usi, i costumi, le residenze e il ruolo che queste donne hanno svolto nella creazione di una cultura specifica durante il periodo coloniale francese, nonostante le leggi coloniali cercassero di sottometterle. Nella seconda metà del XIX secolo la figura delle signares si è affievolita fino a scomparire, a causa della crisi del commercio della gomma e dell’abolizione della schiavitù avvenuta nel 1848, che ebbero la meglio sull’indipendenza economica della maggior parte di queste donne. Tuttavia, questa eclissi è durata solo fino ai primi anni del XX secolo, quando si è sviluppato un crescente interesse per le signares e per la loro eredità culturale: queste donne sono vivacemente presenti nella memoria culturale senegalese e fanno parte del patrimonio del Paese. Ancora oggi le discendenti delle signares svolgono le “promenades de signares”, ovvero lunghe passeggiate per le strade della città di Saint-Louis vestite come le loro antenate, infatti, negli ultimi decenni, si è affermata una “moda signares” che tenta di riconnettersi con il passato. I modi in cui l’identità e lo status sociale sono comunicati attraverso il corpo alla moda in Senegal si racchiudono nella pratica del sañse, un concetto wolof che deriva dal termine francese (se) changer - cambiare o trasformare. Il sañse, come esibizione pubblica di ricchezza, implica che la rappresentazione di sé è importante per il successo sociale e finanziario e suggerisce che le donne che lo mettono in pratica sono economicamente indipendenti. La storia delle signares nel contesto del colonialismo francese in Senegal offre nuove prospettive per guardare alla storia coloniale perché mostra come le donne africane non siano state semplicemente vittime passive della colonizzazione, ma abbiano esercitato un certo grado di potere e autonomia all’interno del sistema coloniale.

Donne di influenza: l’eredità delle signares in Senegal

PERNA RUGGIERO, DELIA
2022/2023

Abstract

Signares: potere, privilegi, ricchezze, una vera e propria “casta femminile” che è riuscita a imporsi in un Senegal colonizzato e sfruttato, mantenendo inalterato il suo potere per secoli. “Femmes d’influence”, come le definisce Guillaume Vial, sono da collocare in un ampio contesto storico e storiografico per comprendere la storia che le fa ricordare e celebrare ancora oggi. Dunque, è necessario partire dagli innumerevoli avvenimenti più o meno importanti che hanno portato a una stabilizzazione del Senegal dal punto di vista socio-politico, consentendogli di arrivare all’indipendenza avvenuta nel 1960. I primi insediamenti della Francia in Africa occidentale risalgono al XVII secolo, ma fu solo durante la Conferenza di Berlino tra il 1884 e il 1885 che questi territori diventarono ufficialmente colonie. Tra queste, il Senegal ha senza dubbio ricoperto un ruolo importante: il suo affacciarsi sull’Oceano Atlantico ha reso questo Paese un punto strategico per le rotte commerciali. In questo contesto le donne hanno potuto svolgere un ruolo di ponte tra la città e le comunità locali, cogliendo l’opportunità di rendersi indispensabili come governanti e poi come concubine, in quanto i primi coloni bianchi erano considerati giovani uomini poco adattati alle realtà locali. L’elaborato esplora la figura della signare partendo dalla prima opera visiva conosciuta di una signare risalente al 1789. Utilizzando le immagini riprese da alcune fonti primarie del XVIII e del XIX secolo si sono descritti gli usi, i costumi, le residenze e il ruolo che queste donne hanno svolto nella creazione di una cultura specifica durante il periodo coloniale francese, nonostante le leggi coloniali cercassero di sottometterle. Nella seconda metà del XIX secolo la figura delle signares si è affievolita fino a scomparire, a causa della crisi del commercio della gomma e dell’abolizione della schiavitù avvenuta nel 1848, che ebbero la meglio sull’indipendenza economica della maggior parte di queste donne. Tuttavia, questa eclissi è durata solo fino ai primi anni del XX secolo, quando si è sviluppato un crescente interesse per le signares e per la loro eredità culturale: queste donne sono vivacemente presenti nella memoria culturale senegalese e fanno parte del patrimonio del Paese. Ancora oggi le discendenti delle signares svolgono le “promenades de signares”, ovvero lunghe passeggiate per le strade della città di Saint-Louis vestite come le loro antenate, infatti, negli ultimi decenni, si è affermata una “moda signares” che tenta di riconnettersi con il passato. I modi in cui l’identità e lo status sociale sono comunicati attraverso il corpo alla moda in Senegal si racchiudono nella pratica del sañse, un concetto wolof che deriva dal termine francese (se) changer - cambiare o trasformare. Il sañse, come esibizione pubblica di ricchezza, implica che la rappresentazione di sé è importante per il successo sociale e finanziario e suggerisce che le donne che lo mettono in pratica sono economicamente indipendenti. La storia delle signares nel contesto del colonialismo francese in Senegal offre nuove prospettive per guardare alla storia coloniale perché mostra come le donne africane non siano state semplicemente vittime passive della colonizzazione, ma abbiano esercitato un certo grado di potere e autonomia all’interno del sistema coloniale.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/146188