In questo studio si sono caratterizzati dei catalizzatori a base di VOx/TiO2 e VOx/WOx/TiO2 a diverse densità atomiche superficiali (at/nm2) per la riduzione catalitica degli NOx mediante NH3-SCR. Il supporto utilizzato è il TiO2 in fase cristallina di anatasio con un’area superficiale di 78 m2/g fornito dall’azienda Umicore. I campioni sono stati sintetizzati preparati mediante la tecnica Incipient Wetness Impregnation. Sono state ricavate le aree superficiali dei catalizzatori mediante BET e il volume totale dei pori e con l’equazione BJH. La risonanza paramagnetica elettronica (EPR) è stata utilizzata per studiare il ruolo del tungsteno sul ciclo redox del vanadio (V5+⇆V4+) dopo vari trattamenti in atmosfera ossidante e riducente a diverse temperature. In generale non si è riscontrata un’uniformità dei dati ottenuti. Infine la spettroscopia FTIR con il CO come molecola sonda è stata utilizzata per comprendere la disposizione degli ossidi metallici sulla superfice dell’anatasio. I VOx e WOx si dispongono prima sui siti difettivi e poi sulle facce del supporto.

CARATTERIZZAZIONE DI CATALIZZATORI A BASE DI VOx/WOx/TiO2 PER LA RIMOZIONE DEGLI NOx

INCALCATERRA, VITOLUCA
2021/2022

Abstract

In questo studio si sono caratterizzati dei catalizzatori a base di VOx/TiO2 e VOx/WOx/TiO2 a diverse densità atomiche superficiali (at/nm2) per la riduzione catalitica degli NOx mediante NH3-SCR. Il supporto utilizzato è il TiO2 in fase cristallina di anatasio con un’area superficiale di 78 m2/g fornito dall’azienda Umicore. I campioni sono stati sintetizzati preparati mediante la tecnica Incipient Wetness Impregnation. Sono state ricavate le aree superficiali dei catalizzatori mediante BET e il volume totale dei pori e con l’equazione BJH. La risonanza paramagnetica elettronica (EPR) è stata utilizzata per studiare il ruolo del tungsteno sul ciclo redox del vanadio (V5+⇆V4+) dopo vari trattamenti in atmosfera ossidante e riducente a diverse temperature. In generale non si è riscontrata un’uniformità dei dati ottenuti. Infine la spettroscopia FTIR con il CO come molecola sonda è stata utilizzata per comprendere la disposizione degli ossidi metallici sulla superfice dell’anatasio. I VOx e WOx si dispongono prima sui siti difettivi e poi sulle facce del supporto.
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