La risata suscita da sempre un grande interesse ed è ormai definita come una vocalizzazione umana innata e universale che si manifesta in modo stereotipato e contagioso; l’espressione della sua vocalizzazione viene ricondotta all’emozione di base della gioia anche in termini di configurazione facciale e possiede un potere sociale ed emotivo significativo. Nell’interazione con gli altri, gli stati emotivi giocano un ruolo fondamentale a livello comunicativo, per fare sì che questo accada è necessario che gli individui raggiungano una sintonia emotiva. Questa sintonia si sviluppa inizialmente attraverso l'osservazione della prossemica e soprattutto delle espressioni facciali dell'altro; grazie al meccanismo della mimica automatica si arriva ad un contagio emotivo, ovvero la tendenza a sincronizzare le espressioni, le vocalizzazioni, le posture e i movimenti con quelli di un'altra persona, portando quindi ad una sintonizzazione emotiva. Negli ultimi anni numerosi studi si sono concentrati sulla percezione delle emozioni di contagio, in particolare, data la forte componente di contagio, sulla risata spontanea, ampliando l’indagine sugli aspetti legati alla consapevolezza, anche grazie alle moderne metodologie di indagine. Il progetto “LOL”, di cui fa parte lo studio pilota descritto nel seguente elaborato, rientra appunto all’interno di questo tipo di ricerche. Il progetto è finalizzato alla comprensione dei processi psicofisiologici, neurali e comportamentali dell’elaborazione percettiva (visiva e uditiva) a livello non consapevole della risata spontanea elicitata attraverso il contagio emotivo. L’indagine su questi processi si concentra sulla componente visiva (le caratteristiche espressive mimiche), sulla componente uditiva (le vocalizzazioni della risata) e sull’integrazione di queste. La letteratura propone nuove tecniche per studiare nei soggetti sani la condizione di inconsapevolezza: il progetto LOL e questo studio usufruiscono di alcune di queste tecniche, come il mascheramento degli stimoli per rendere la ricezione inconsapevole o alcune misurazioni fisiologiche e di imaging. Ci sono numerose evidenze sulle capacità percettive visive che vengo messe in campo in assenza di consapevolezza (attraverso studi scientifici che adottano paradigmi di priming, di presentazione subliminale o ancora dallo studio di pazienti con cecità corticale visiva e affetti da visione cieca “blindsight”), che portano a supporre che processi simili avvengano anche a livello uditivo. Dati alcuni aspetti similari tra i due sistemi percettivi, lo studio che viene presentato in questo elaborato mira ad approfondire questo tema. È stato creato un paradigma sperimentale ad hoc, nel quale si è utilizzato il mascheramento uditivo come tecnica per l’induzione di inconsapevolezza e l’elettromiografia come strumento per la rilevazione di un effetto prodotto dalle risate.

L’elaborazione uditiva inconsapevole della risata

MANZON, LUCIA
2023/2024

Abstract

La risata suscita da sempre un grande interesse ed è ormai definita come una vocalizzazione umana innata e universale che si manifesta in modo stereotipato e contagioso; l’espressione della sua vocalizzazione viene ricondotta all’emozione di base della gioia anche in termini di configurazione facciale e possiede un potere sociale ed emotivo significativo. Nell’interazione con gli altri, gli stati emotivi giocano un ruolo fondamentale a livello comunicativo, per fare sì che questo accada è necessario che gli individui raggiungano una sintonia emotiva. Questa sintonia si sviluppa inizialmente attraverso l'osservazione della prossemica e soprattutto delle espressioni facciali dell'altro; grazie al meccanismo della mimica automatica si arriva ad un contagio emotivo, ovvero la tendenza a sincronizzare le espressioni, le vocalizzazioni, le posture e i movimenti con quelli di un'altra persona, portando quindi ad una sintonizzazione emotiva. Negli ultimi anni numerosi studi si sono concentrati sulla percezione delle emozioni di contagio, in particolare, data la forte componente di contagio, sulla risata spontanea, ampliando l’indagine sugli aspetti legati alla consapevolezza, anche grazie alle moderne metodologie di indagine. Il progetto “LOL”, di cui fa parte lo studio pilota descritto nel seguente elaborato, rientra appunto all’interno di questo tipo di ricerche. Il progetto è finalizzato alla comprensione dei processi psicofisiologici, neurali e comportamentali dell’elaborazione percettiva (visiva e uditiva) a livello non consapevole della risata spontanea elicitata attraverso il contagio emotivo. L’indagine su questi processi si concentra sulla componente visiva (le caratteristiche espressive mimiche), sulla componente uditiva (le vocalizzazioni della risata) e sull’integrazione di queste. La letteratura propone nuove tecniche per studiare nei soggetti sani la condizione di inconsapevolezza: il progetto LOL e questo studio usufruiscono di alcune di queste tecniche, come il mascheramento degli stimoli per rendere la ricezione inconsapevole o alcune misurazioni fisiologiche e di imaging. Ci sono numerose evidenze sulle capacità percettive visive che vengo messe in campo in assenza di consapevolezza (attraverso studi scientifici che adottano paradigmi di priming, di presentazione subliminale o ancora dallo studio di pazienti con cecità corticale visiva e affetti da visione cieca “blindsight”), che portano a supporre che processi simili avvengano anche a livello uditivo. Dati alcuni aspetti similari tra i due sistemi percettivi, lo studio che viene presentato in questo elaborato mira ad approfondire questo tema. È stato creato un paradigma sperimentale ad hoc, nel quale si è utilizzato il mascheramento uditivo come tecnica per l’induzione di inconsapevolezza e l’elettromiografia come strumento per la rilevazione di un effetto prodotto dalle risate.
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