Il lavoro si propone di approfondire, all'interno del per­corso individuativo femminile, il tema e il peso degli aspetti trasngenerazio­nali, e come tutto ciò venga articolato all'interno delle sedute di gruppo. Partendo dalla realtà dello psi­codramma si è pensato di confrontare tale contesto terapeutico con quello della gruppoanalisi attraverso la presentazione di interviste aperte a terapeuti di gruppo, e con l'analisi delle risposte si è cercato di evidenziare le possibili differenze tra i gruppi terapeutici presi in esame. La tesi è composta da 3 capitoli, due bibliografici e uno basato sull'indagi­ne conoscitiva svolta. Nel primo capitolo affronto il tema dello sviluppo femminile principalmente attraverso le opere di Neumann. In particolare utilizzo il mito di Eros e Psiche per descrivere le tappe del percorso individuativo, arricchite dalla dettagliata spiegazione che Neumann dà del percorso di sviluppo femmini­le, affascinata dal forte legame che emerge nel racconto tra Psiche e la Gran­de Madre. Nel conflitto che si realizza tra le due, nel percorso tra la totale indifferenziazione iniziale fino all'individuazione della protagonista, basila­re risulta il legame col femminile: un rapporto che iniziamente Psiche subi­sce ma che col progeredire della storia si evolve divenendo elemento di consocenza e di forza della protagonista. Un legame che determina il reale potere e la forza della protagonista ma dalla quale si deve difficoltosamente affrancare per trovare la propria strada verso l'individuazione. In particolare la favola di Eros e Psiche evidenzia come il percorso indivi­duativo del femminile passi attraverso la peculiarità di conservare i legami e il rapporto con le proprie origini, senza perdersi in esso, e come il menteni­mento del rapporto col femminile originario, la Grande Madre, sia determi­nante nel percorso, insieme alla volontà di mantenere il rapporto con l'altro (Eros) riuscendo a conciliare libertà e dipendenza, razionalità e affettività. Col secondo ho voluto affrontare il rapporto madre figlia, la meternità, la trasmissione transgenerazionale e l'elaborazione di questi aspetti all'interno del gruppo. Attraverso i riferimenti ai principali autori che hanno scritto in merito al transgenerazionale presento alcune posizioni teoriche con particolare at­tenzione alle teorizzazioni di Foulkes, agli scritti e ai casi riportati da Anne Anceline Schützenberger e all'utilizzo del genogramma presentato da Sil­vana Montàgano e Anna Pazzagli. Descrivo poi l'elaborazione dei legami transgenerazionali all'interno dei gruppi terapeutici, attraverso i riferimenti teorici dello psicodramma e delle gruppoanalisi. Il terzo capito è composto dalla parte relativa all'indagine conoscitiva. Nella prima parte descrivo il campione, la metodologia usata e la costru­zione dell'intervista attraverso l'evoluzione delle domande a seguito delle interviste pilota. Descrivo poi come si sono svolti gli incontri con gli psicoterapeuti. Segue la parte relativa all'analisi dei dati dove espongo i risultati sia attraverso delle tabelle e dei grafici, sui quali calcolo alcuni indici statistici, sia attraverso un'analisi descrittiva di quanto detto dai terapeuti utilizzando ci­tazioni tratti dagli incontri. Per ultima una breve parte finale in cui raccolgo le conclusioni del percorso di questo lavoro.

Legami transgenerazionali dei codici femminili all'interno dei gruppi terapeutici

CASTELLO, ROBERTA
2008/2009

Abstract

Il lavoro si propone di approfondire, all'interno del per­corso individuativo femminile, il tema e il peso degli aspetti trasngenerazio­nali, e come tutto ciò venga articolato all'interno delle sedute di gruppo. Partendo dalla realtà dello psi­codramma si è pensato di confrontare tale contesto terapeutico con quello della gruppoanalisi attraverso la presentazione di interviste aperte a terapeuti di gruppo, e con l'analisi delle risposte si è cercato di evidenziare le possibili differenze tra i gruppi terapeutici presi in esame. La tesi è composta da 3 capitoli, due bibliografici e uno basato sull'indagi­ne conoscitiva svolta. Nel primo capitolo affronto il tema dello sviluppo femminile principalmente attraverso le opere di Neumann. In particolare utilizzo il mito di Eros e Psiche per descrivere le tappe del percorso individuativo, arricchite dalla dettagliata spiegazione che Neumann dà del percorso di sviluppo femmini­le, affascinata dal forte legame che emerge nel racconto tra Psiche e la Gran­de Madre. Nel conflitto che si realizza tra le due, nel percorso tra la totale indifferenziazione iniziale fino all'individuazione della protagonista, basila­re risulta il legame col femminile: un rapporto che iniziamente Psiche subi­sce ma che col progeredire della storia si evolve divenendo elemento di consocenza e di forza della protagonista. Un legame che determina il reale potere e la forza della protagonista ma dalla quale si deve difficoltosamente affrancare per trovare la propria strada verso l'individuazione. In particolare la favola di Eros e Psiche evidenzia come il percorso indivi­duativo del femminile passi attraverso la peculiarità di conservare i legami e il rapporto con le proprie origini, senza perdersi in esso, e come il menteni­mento del rapporto col femminile originario, la Grande Madre, sia determi­nante nel percorso, insieme alla volontà di mantenere il rapporto con l'altro (Eros) riuscendo a conciliare libertà e dipendenza, razionalità e affettività. Col secondo ho voluto affrontare il rapporto madre figlia, la meternità, la trasmissione transgenerazionale e l'elaborazione di questi aspetti all'interno del gruppo. Attraverso i riferimenti ai principali autori che hanno scritto in merito al transgenerazionale presento alcune posizioni teoriche con particolare at­tenzione alle teorizzazioni di Foulkes, agli scritti e ai casi riportati da Anne Anceline Schützenberger e all'utilizzo del genogramma presentato da Sil­vana Montàgano e Anna Pazzagli. Descrivo poi l'elaborazione dei legami transgenerazionali all'interno dei gruppi terapeutici, attraverso i riferimenti teorici dello psicodramma e delle gruppoanalisi. Il terzo capito è composto dalla parte relativa all'indagine conoscitiva. Nella prima parte descrivo il campione, la metodologia usata e la costru­zione dell'intervista attraverso l'evoluzione delle domande a seguito delle interviste pilota. Descrivo poi come si sono svolti gli incontri con gli psicoterapeuti. Segue la parte relativa all'analisi dei dati dove espongo i risultati sia attraverso delle tabelle e dei grafici, sui quali calcolo alcuni indici statistici, sia attraverso un'analisi descrittiva di quanto detto dai terapeuti utilizzando ci­tazioni tratti dagli incontri. Per ultima una breve parte finale in cui raccolgo le conclusioni del percorso di questo lavoro.
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