Il dibattito sulla produttività delle aziende con leadership femminile è attualmente al centro dell'attenzione accademica e politica. Nonostante i progressi scientifici e tecnologici, la questione della differenza di genere non ha visto una pari rapidità di evoluzione: ci sono stati sviluppi significativi nella condizione delle donne, ma la parità di genere rimane ancora un obiettivo distante. Permangono disparità in settori come la retribuzione, le opportunità di carriera e la rappresentatività nelle posizioni di leadership aziendale. Analizzando la produttività delle aziende a direzione femminile nei settori tessile e delle apparecchiature elettroniche, emerge che non esiste una connessione chiara tra la diversità del Consiglio di amministrazione e le performance aziendali. Sebbene le donne siano ancora sottorappresentate nelle posizioni di leadership, il loro numero è aumentato rapidamente grazie a politiche che promuovono la partecipazione femminile. Alcuni studi rivelano che l’effetto delle manager donne sulla performance aziendale può essere positivo nei paesi con maggiore parità di genere, ma negativo o nullo nei paesi con maggiore disuguaglianza. L’analisi condotta nei due settor, suggerisce che, nel contesto italiano, l’effetto complessivo tra produttività e presenza femminile è ridotto e può essere considerato nullo. Inoltre, l'impatto delle donne manager studiato in maniera differente in base al territorio in cui si trova la sede legale dell'impresa, non rileva significative differenze tra nord e sud Italia. Quindi l’analisi empirica sui settori tessile e delle apparecchiature elettroniche in Italia supporta l’idea vi sia una correlazione leggermente positiva e considerabile come nulla tra la presenza di donne in posizioni di leadership e le performance aziendali. In conclusione, la direzione aziendale, sia affidata a uomini che a donne, non differenzia significativamente la produttività delle aziende nei settori analizzati in Italia.La presenza femminile nei CdA non rappresenta, perciò, una penalità per la produttività aziendale e, anzi, questa partecipazione può contribuire alla sua robustezza. Una legislazione più orientata verso l’equilibrio tra vita privata e carriera potrebbe incrementare ulteriormente la presenza femminile e portare a maggiori risultati positivi e significativi, questo grazie all’esistenza di caratteristiche intrinseche e contestuali che suggeriscono un potenziale beneficio della diversità di genere nella gestione aziendale.

L’impatto della presenza femminile sul livello di produttività nelle aziende: Un'analisi con dati AIDA e software STATA

BORTOT, ELEONORA
2023/2024

Abstract

Il dibattito sulla produttività delle aziende con leadership femminile è attualmente al centro dell'attenzione accademica e politica. Nonostante i progressi scientifici e tecnologici, la questione della differenza di genere non ha visto una pari rapidità di evoluzione: ci sono stati sviluppi significativi nella condizione delle donne, ma la parità di genere rimane ancora un obiettivo distante. Permangono disparità in settori come la retribuzione, le opportunità di carriera e la rappresentatività nelle posizioni di leadership aziendale. Analizzando la produttività delle aziende a direzione femminile nei settori tessile e delle apparecchiature elettroniche, emerge che non esiste una connessione chiara tra la diversità del Consiglio di amministrazione e le performance aziendali. Sebbene le donne siano ancora sottorappresentate nelle posizioni di leadership, il loro numero è aumentato rapidamente grazie a politiche che promuovono la partecipazione femminile. Alcuni studi rivelano che l’effetto delle manager donne sulla performance aziendale può essere positivo nei paesi con maggiore parità di genere, ma negativo o nullo nei paesi con maggiore disuguaglianza. L’analisi condotta nei due settor, suggerisce che, nel contesto italiano, l’effetto complessivo tra produttività e presenza femminile è ridotto e può essere considerato nullo. Inoltre, l'impatto delle donne manager studiato in maniera differente in base al territorio in cui si trova la sede legale dell'impresa, non rileva significative differenze tra nord e sud Italia. Quindi l’analisi empirica sui settori tessile e delle apparecchiature elettroniche in Italia supporta l’idea vi sia una correlazione leggermente positiva e considerabile come nulla tra la presenza di donne in posizioni di leadership e le performance aziendali. In conclusione, la direzione aziendale, sia affidata a uomini che a donne, non differenzia significativamente la produttività delle aziende nei settori analizzati in Italia.La presenza femminile nei CdA non rappresenta, perciò, una penalità per la produttività aziendale e, anzi, questa partecipazione può contribuire alla sua robustezza. Una legislazione più orientata verso l’equilibrio tra vita privata e carriera potrebbe incrementare ulteriormente la presenza femminile e portare a maggiori risultati positivi e significativi, questo grazie all’esistenza di caratteristiche intrinseche e contestuali che suggeriscono un potenziale beneficio della diversità di genere nella gestione aziendale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/146120