Background: Candida represents the most frequent fungal cause of nosocomial pediatric bloodstream infections (BSI). The main risk factor for BSI is the presence of a central venous catheter (CVC). The incidence of BSI, especially non-albicans species, is increasing, and they are associated with significant mortality. It is evident that Candida spp. BSI, particularly those related to CVC, pose a real problem in the care of pediatric patients. Aim: The study aims to assess the incidence of candidemia by comparing the results from the three-year periods of 2017-19 and 2020-22, in order to highlight any potential differences, and to compare the observed incidences with the data available in the literature. Additionally, the analysis aims to provide a descriptive overview of the analyzed population. Methods: The study was conducted through a retrospective analysis that included all patients aged between 28 days and 18 years, with positive blood cultures for Candida spp, performed during the three-year periods of 2017-19 and 2020-22. Statistics: The cohort was divided into two groups based on the analyzed three-year periods (2017-19 and 2020-22). For each three-year period, the cumulative incidence of candidemia was calculated compared to the total number of recorded infections and compared to those caused by non-Coagulase-negative pathogens (non-CoNs). Statistically significant differences between the two groups were investigated using the Kruskal-Wallis test for continuous variables and the chi-square test for categorical variables. The analysis was performed using R software version 4.2.2 and the RMS libraries. Results: I identified 8 cases of candidemia in the three-year period of 2017-19 and 13 cases in the three-year period of 2020-22, in patients with congenital diseases (4), solid or hematological neoplasms (7), respiratory insufficiency as a complication of another pathology (5), infectious diseases (3), and malformations (1). 10% of the patients were under 6 months of age, and 60% were under 5 years old. 90% of the patients had a central venous catheter (CVC) (the remaining had a peripheral venous catheter), primarily used for total parenteral nutrition (TPN) and administration of medications for the treatment of the underlying disease. The CVC types were predominantly short- to medium-term (7), Broviac (4), and PICC (3), with 9 being double-lumen. 19% of the patients had at least one previous CVC and a catheter-related BSI in the preceding 12 months. The most commonly isolated species were C. parapsilosis (55%) and albicans (27%). The average duration of treatment was 23.5 days. The overall 30-day survival rate was 90%, and the 90-day survival rate was 80%. The incidence of candidemia among total BSIs was 1.2% in 2017-19 and 1.4% in 2020-22. Excluding Coagulase-negative Staphylococci (CoNs), it was 2.5% and 2.1%, respectively. Conclusion: Candidemia cases were mainly observed between 1 and 5 years of age. The main risk factors include TPN, previous BSI and catheterizations, immunosuppressive states, and the presence of PICC or short- to medium-term catheters with multiple lumens. The incidence of candidemia among BSIs was lower than the literature data, likely due to the extensive use of antifungal prophylaxis in patients with CVCs. The 30-day mortality and cumulative incidence were lower compared to the literature data, which may be attributed to the small sample size and limited observation period. No statistically significant differences in incidence were found between the two analyzed three-year periods.
Introduzione: La Candida rappresenta la più frequente causa fungina d’infezione ematogena (bloodstream infection-BSI) nosocomiale pediatrica. Il principale fattore di rischio di BSI è la presenza di catetere venoso centrale (CVC). L’incidenza delle BSI, soprattutto delle spp non-albicans, è in aumento e queste sono gravate da una rilevante mortalità. Risulta evidente come le BSI dovute a Candida spp., ed in particolare quelle CVC-correlate, siano un reale problema nell’assistenza dei pazienti pediatrici. Obiettivi: Lo studio pone come obiettivi la valutazione dell’incidenza delle candidemie, confrontando i risultati dei trienni 2017-19 e 2020-22, al fine di evidenziare eventuali differenze, e la comparazione delle incidenze osservate con i dati presenti in letteratura. Inoltre, l’analisi mira a fornire una panoramica descrittiva della popolazione analizzata. Metodologia: Lo studio è stato condotto mediante un’analisi retrospettiva inclusiva di tutti i pazienti di età compresa tra 28 giorni e 18 anni, con emocoltura positiva per Candida spp, eseguita nei trienni 2017-19 e 2020-22. Statistica: La coorte è stata suddivisa in due gruppi sulla base del triennio analizzato (2017-19 e 2020-22). Per ogni triennio, è stata calcolata l’incidenza cumulativa di candidemia rispetto al totale delle infezioni registrate e rispetto a quelle provocate da agenti patogeni non-Coagulasi negativi (non-CoNs). Sono state indagate differenze statisticamente significative tra i due gruppi utilizzando il test di Kruskal-Wallis per le variabili continue e il test del chi-quadrato per le variabili categoriche. L' analisi è stata effettuata utilizzando il software R versione 4.2.2 e le librerie RMS. Risultati: Sono stati identificati 8 casi di candidemia nel triennio 2017-19 e 13 nel triennio 2020-22, in pazienti con malattie congenite (4), neoplasie solide o ematologiche (7), insufficienze respiratorie come complicanza di altra patologia (5), malattie infettive (3) e malformazioni (1). Il 10% dei pazienti aveva età inferiore a 6 mesi, il 60% inferiore a 5 anni. Il 90% dei pazienti era portatore di CVC (i restanti di catetere venoso periferico), le cui maggiori indicazioni erano nutrizione parenterale totale (NPT) e somministrazione di farmaci per trattamento della malattia di base. I CVC erano principalmente a breve/media permanenza (7), Broviac (4) e PICC (3); 9 erano bilume. Il 19% dei pazienti ha avuto almeno un precedente CVC e una BSI correlata ad essa nei 12 mesi antecedenti. Le specie maggiormente isolate sono state C. parapsilosis (55%) e albicans (27%). La durata media del trattamento è stata di 23,5 giorni. La sopravvivenza globale a 30 giorni è risultata del 90%, a 90 giorni dell’80%. L’incidenza di candidemia sul totale delle BSI è stata dell’1,2% nel 2017-19 e dell’1,4% nel 2020-22; escludendo i CoNs risultava rispettivamente del 2,5% e del 2,1%. Conclusioni: Le candidemie si sono registrate principalmente tra 1 e 5 anni di vita. I principali fattori di rischio risultano la NPT, pregresse BSI e cateterizzazioni, stati di immunosoppressione e presenza di PICC o catetere a breve/media permanenza, con più di un lume. L’incidenza di candidemia fra le BSI è risultata inferiore ai dati di letteratura, probabilmente in relazione all’estesa prescrizione di antifungini in profilassi nei pazienti portatori di CVC. La mortalità a 30 giorni e l’incidenza cumulativa sono risultate minori rispetto ai dati di letteratura, queste differenze sono probabilmente dovute alla ridotta numerosità e al periodo di osservazione limitato. Non sono state evidenziate differenze di incidenza statisticamente significative tra i due trienni studiati.
Candidemia in età pediatrica. Studio retrospettivo monocentrico: caratteristiche epidemiologiche, cliniche, fattori di rischio ed outcome.
CERUTTI, MARCO
2022/2023
Abstract
Introduzione: La Candida rappresenta la più frequente causa fungina d’infezione ematogena (bloodstream infection-BSI) nosocomiale pediatrica. Il principale fattore di rischio di BSI è la presenza di catetere venoso centrale (CVC). L’incidenza delle BSI, soprattutto delle spp non-albicans, è in aumento e queste sono gravate da una rilevante mortalità. Risulta evidente come le BSI dovute a Candida spp., ed in particolare quelle CVC-correlate, siano un reale problema nell’assistenza dei pazienti pediatrici. Obiettivi: Lo studio pone come obiettivi la valutazione dell’incidenza delle candidemie, confrontando i risultati dei trienni 2017-19 e 2020-22, al fine di evidenziare eventuali differenze, e la comparazione delle incidenze osservate con i dati presenti in letteratura. Inoltre, l’analisi mira a fornire una panoramica descrittiva della popolazione analizzata. Metodologia: Lo studio è stato condotto mediante un’analisi retrospettiva inclusiva di tutti i pazienti di età compresa tra 28 giorni e 18 anni, con emocoltura positiva per Candida spp, eseguita nei trienni 2017-19 e 2020-22. Statistica: La coorte è stata suddivisa in due gruppi sulla base del triennio analizzato (2017-19 e 2020-22). Per ogni triennio, è stata calcolata l’incidenza cumulativa di candidemia rispetto al totale delle infezioni registrate e rispetto a quelle provocate da agenti patogeni non-Coagulasi negativi (non-CoNs). Sono state indagate differenze statisticamente significative tra i due gruppi utilizzando il test di Kruskal-Wallis per le variabili continue e il test del chi-quadrato per le variabili categoriche. L' analisi è stata effettuata utilizzando il software R versione 4.2.2 e le librerie RMS. Risultati: Sono stati identificati 8 casi di candidemia nel triennio 2017-19 e 13 nel triennio 2020-22, in pazienti con malattie congenite (4), neoplasie solide o ematologiche (7), insufficienze respiratorie come complicanza di altra patologia (5), malattie infettive (3) e malformazioni (1). Il 10% dei pazienti aveva età inferiore a 6 mesi, il 60% inferiore a 5 anni. Il 90% dei pazienti era portatore di CVC (i restanti di catetere venoso periferico), le cui maggiori indicazioni erano nutrizione parenterale totale (NPT) e somministrazione di farmaci per trattamento della malattia di base. I CVC erano principalmente a breve/media permanenza (7), Broviac (4) e PICC (3); 9 erano bilume. Il 19% dei pazienti ha avuto almeno un precedente CVC e una BSI correlata ad essa nei 12 mesi antecedenti. Le specie maggiormente isolate sono state C. parapsilosis (55%) e albicans (27%). La durata media del trattamento è stata di 23,5 giorni. La sopravvivenza globale a 30 giorni è risultata del 90%, a 90 giorni dell’80%. L’incidenza di candidemia sul totale delle BSI è stata dell’1,2% nel 2017-19 e dell’1,4% nel 2020-22; escludendo i CoNs risultava rispettivamente del 2,5% e del 2,1%. Conclusioni: Le candidemie si sono registrate principalmente tra 1 e 5 anni di vita. I principali fattori di rischio risultano la NPT, pregresse BSI e cateterizzazioni, stati di immunosoppressione e presenza di PICC o catetere a breve/media permanenza, con più di un lume. L’incidenza di candidemia fra le BSI è risultata inferiore ai dati di letteratura, probabilmente in relazione all’estesa prescrizione di antifungini in profilassi nei pazienti portatori di CVC. La mortalità a 30 giorni e l’incidenza cumulativa sono risultate minori rispetto ai dati di letteratura, queste differenze sono probabilmente dovute alla ridotta numerosità e al periodo di osservazione limitato. Non sono state evidenziate differenze di incidenza statisticamente significative tra i due trienni studiati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/1461