Tsai Ming-liang e Lee Kang-sheng, sineddoche dello Slow Cinema. Co-autorialità e inter-transmedialità

This dissertation is intended as an in-depth and timely study of the artistic careers of director Tsai Ming-liang and performer Lee Kang-sheng. The project arises under the impetus of two different forces: the first, centripetal, deals with the systematisation of the artistic-authorial specificities that constantly recur in their works; the second, centrifugal, is instead a source of cross-references, attractions and reverberations between the pair and the 'Slow Cinema' movement. After completing a double introductory framework - which will firstly deal with a rapid historiographical reconstruction of the director-performer sodalities that for their prolificity and shared values of the stylistic-expressive elements of which the Tsai-Lee couple are responsible, have distinguished themselves throughout the history of cinema - and, subsequently will outline the artistic-political-distributive coordinates governing Taiwanese cinema - the actual study of the Taiwanese couple's artistic career will begin. Firstly, a historiographical introduction, with the aim of reconstructing the critical-academic literature that led to the definition of a slow artistic poetics and illustrating the role played by Tsai and Lee within this jagged cinematographic movement, noting, in particular, the 'new' function of space-time dynamics. In the second instance, Hsiao-kang: an imaginary character with truthful grafts and biographical samples, a direct filmic-cinematographic expression of the authorial poetics of the two artists, which entails a symbiosis that is no longer dual, but tricephalous, which opens up, in a broader critical-analytical range, both to the general problematic nature of a single performer forced to deal with the same character construction several times, and to the difficult analytical breakdown of the tripartite chessboard director-performer-character. Subsequently, the surprising relevance of the corporeal-sexual dimension and the triumph of a primitive carnality in the careers of the two Taiwanese artists will be analysed, once again signalling the apodictic distance with today's world, governed by a purely technical-digital vision of the human body. The study will then turn its attention to the meticulousness with which the artistic couple focuses on a scrupulous investigation of everyday authenticity, interpreted not as a frantic search for the real, but as a pool from which to learn and investigate a 'beyond' that is difficult to individualise. Attention will then be paid to the artistic works that Tsai Ming-liang and Lee Kang-sheng have realised in collaboration with different museums. In particular, the focus will be on the Walker 'series', which allows Tsai and Lee, in its inter-transmedial realisation approach, to become part of a broad scientific-academic debate on the ontological nature of contemporary film art. In conclusion, the dissertation will attempt to establish what are the real values at stake in the intimate and essential relationship between Lee Kang-sheng and Tsai Ming-liang, which will make it possible to emphasise the palpable co-authorship underlying their artistic-work projects, their persevering collaborations with different artistic realities and, in general, their distinguishing themselves from the contemporary, not exclusively artistic-cinematic world.

La presente dissertazione si propone come uno studio profondo e puntuale della carriera artistica del regista Tsai Ming-liang e dell’interprete Lee Kang-sheng. Il progetto sorge sotto la spinta di due forze differenti: la prima, centripeta, si occupa della sistematizzazione delle specificità artistico-autoriali che si ripresentano costantemente nelle loro opere; la seconda, centrifuga, è invece fonte di rimandi, attrazioni e riverberi tra la coppia e il movimento ‘Slow Cinema’. Una volta completata una doppia cornice introduttiva - che si occuperà di una rapida ricostruzione storiografica dei sodalizi regista-interprete che, per condivisione valoriale di elementi stilistico-espressivi di cui la coppia Tsai-Lee si fa carico, si sono distinti nel corso della storia del cinema, e poi delineerà le coordinate artistico-politico-distributive che governano il cinema taiwanese - avrà inizio lo studio vero e proprio della carriera artistica della coppia taiwanese. Anzitutto, un’introduzione storiografica, con l’obiettivo di ricostruire la letteratura critico-accademica che ha portato alla definizione di una poetica artistica slow e illustrare il ruolo che Tsai e Lee rivestono all’interno di questo frastagliato movimento cinematografico, rilevando, in particolare, la ‘nuova’ funzione delle dinamiche spazio-temporali. In seconda istanza, Hsiao-kang: un personaggio immaginario con innesti veritieri e prelievi biografici, una diretta espressione filmico-cinematografica della poetica autoriale dei due artisti che comporta una simbiosi non più duplice, ma tricefala, che apre, in un ventaglio critico-analitico più ampio, sia alle generali problematicità cui va incontro un singolo performer costretto a confrontarsi più volte con una stessa costruzione personaggistica, sia alla difficile scomposizione analitica del tripartito scacchiere regista-interprete-personaggio. Successivamente verrà attenzionata la sorprendente rilevanza che la dimensione corporeo-sessuale e il trionfo di una carnalità primitiva assume nella carriera dei due artisti taiwanesi, segnalando una volta di più l’apodittica distanza con il mondo odierno, governato da una visione prettamente tecnico-digitale del corpo umano. Lo studio volgerà poi la sua attenzione sulla meticolosità con la quale la coppia artistica si concentra su un’indagine scrupolosa dell’autenticità quotidiana, interpretata non come un’affannosa ricerca del reale, ma come bacino dal quale apprendere e indagare un ‘oltre’ difficilmente individualizzabile. Si attenzioneranno poi le opere artistiche che Tsai Ming-liang e Lee Kang-sheng hanno realizzato in collaborazione con differenti realtà museali.. In particolare, ci si concentrerà sulla ‘serie’ Walker, che permette a Tsai e Lee, nel suo approccio realizzativo inter-transmediale, d’inserirsi all’interno di un ampio dibattito scientifico-accademico circa la natura ontologica dell’arte cinematografica contemporanea. In conclusione, la dissertazione tenterà di stabilire quali siano i veri valori in gioco nel rapporto intimo ed essenziale tra Lee Kang-sheng e Tsai Ming-liang, il quale consentirà di sottolineare la palmare co-autorialità che soggiace i loro progetti artistico-lavorativi, le loro perseveranti collaborazioni con differenti realtà artistiche e, in generale, il loro distinguersi dal mondo contemporaneo, non esclusivamente artistico-cinematografico.