Rape as a weapon of war is a military strategy that has been used since ancient Greek times to instil terror in opponents and strike them not only physically but psychologically. The violated bodies of women in fact symbolise the entire defeated nation and the dominance of the victors. For centuries, rape as a weapon of war has been considered an inevitable consequence of conflicts and considered a second-class problem. Since the Rwandan genocide and the discovery of rape camps in the former Yugoslavia, international opinion has recognised the need to address the role played by sexual violence during conflicts. To date, the measures put in place are still insufficient to counter the phenomenon, acting with preventive techniques on the cultural substratum that fosters violence is the way forward.

Lo stupro come arma di guerra è una strategia militare che dai tempi degli antichi greci viene utilizzata per infondere terrore negli avversari e colpirli non solo fisicamente ma psicologicamente. I corpi violati delle donne simboleggiano infatti l'intera nazione sconfitta e il predominio dei vincitori. Per secoli lo stupro come arma di guerra è stato considerato una conseguenza inevitabile dei conflitti e ritenuto un problema di seconda categoria. A partire dal genocidio del Ruanda e dalla scoperta dei campi di stupro nell'ex Jugoslavia l'opinione internazionale ha riconosciuto la necessità di occuparsi del ruolo svolto dalla violenza sessuale durante i conflitti. Ad oggi le misure messe in atto risultano ancora insufficienti per contrastare il fenomeno, agire con tecniche di prevenzione sul substrato culturale che favorisce le violenze è la strada da percorrere.

Lo stupro come arma di guerra-Il ruolo della violenza sessuale nei conflitti armati

COSENTINO, CARLOTTA
2022/2023

Abstract

Lo stupro come arma di guerra è una strategia militare che dai tempi degli antichi greci viene utilizzata per infondere terrore negli avversari e colpirli non solo fisicamente ma psicologicamente. I corpi violati delle donne simboleggiano infatti l'intera nazione sconfitta e il predominio dei vincitori. Per secoli lo stupro come arma di guerra è stato considerato una conseguenza inevitabile dei conflitti e ritenuto un problema di seconda categoria. A partire dal genocidio del Ruanda e dalla scoperta dei campi di stupro nell'ex Jugoslavia l'opinione internazionale ha riconosciuto la necessità di occuparsi del ruolo svolto dalla violenza sessuale durante i conflitti. Ad oggi le misure messe in atto risultano ancora insufficienti per contrastare il fenomeno, agire con tecniche di prevenzione sul substrato culturale che favorisce le violenze è la strada da percorrere.
ITA
Rape as a weapon of war is a military strategy that has been used since ancient Greek times to instil terror in opponents and strike them not only physically but psychologically. The violated bodies of women in fact symbolise the entire defeated nation and the dominance of the victors. For centuries, rape as a weapon of war has been considered an inevitable consequence of conflicts and considered a second-class problem. Since the Rwandan genocide and the discovery of rape camps in the former Yugoslavia, international opinion has recognised the need to address the role played by sexual violence during conflicts. To date, the measures put in place are still insufficient to counter the phenomenon, acting with preventive techniques on the cultural substratum that fosters violence is the way forward.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/146063