Loneliness is a common experience among humans and it was important for the evolution of the human species as essentially gregarious. Humans beings are different in the way they experience loneliness, Porcelli P. (2022) divides loneliness into Aloneness, Loneliness and Solitude. Aloneness is an objective condition of physical solitude. It is how many people a person know and usually meets and has the same meaning of social network, social integration and social isolation. Loneliness is the negative subjective feeling that results from the discrepancy between perceived and desired social relationships. Solitude is a voluntary experience of physical solitude, a desire for loneliness as a space to be alone and think about the self or as a way to do cognitive interesting activities, such as moments of production artistic. This work’s focus is to study how personality impact the way people experience loneliness and if the capacity to be alone is correlated with specific personality styles. For this purpose, this work investigates how expert as Freud, Winnicott, Jung and others... have included the theme of loneliness and the way in which different personality styles influence experiences of loneliness in their theorizations on personality development. For the analysis of the literature, the databases were queried: Scopus, Psychinfo and Web of Science using the keywords “loneliness”, “solitude”, “personality”, “personality disorder”, “narcissistic personality disorder”, “schizotypal personality”. disorder”, “depressive personality disorder”, “paranoid personality disorder”, “borderline personality disorder”, “dependent personality disorder” and “avoidant personality disorder”. The PDM-2 (2018) theoretical model was chosen to describe personality styles. Results show a correlation between Loneliness and an increase of mortality and morbidity rates, connected to the development of heart disease, cardiovascular pathologies, Alzheimer's disease, alterations of the immune system, sleep disorders and mental disorders such as depression, unsafe behaviors such as alcohol abuse and binge eating and some personality disorders, as well as increased rates of stress. Furthermore, Loneliness seems to be an important source of suffering for people with a personality disorder, due to the impairments in the sphere of self and interpersonal functioning linked to these disorders. Instead, Solitude seems to have a positive impact on people’s quality of life: what emerges is the strengthening of the capacity for self-determination and self-efficacy, creative expression, better insight skills, development of the self and connection with the sphere of spirituality. Overall, people that experience Solitude have different personality styles, for instance depressive personality styles may use this experience to restore the contact with the self, or schizotypal personality styles may need to get away from others due to the distress that social contacts cause them. Anyway, the work shows that to experience Solitude people need a healthy or neurotic level of organization.
La solitudine è un vissuto comune a tutti gli uomini e ha rappresentato una componente importante per l’evoluzione della specie umana come fondamentalmente gregaria. Ciò che distingue gli esseri umani è il modo in cui vivono la solitudine, operazionalizzata da Porcelli P. (2022) in Aloness, Loneliness e Solitude. L’Aloneness è una condizione oggettiva di solitudine fisica. Rappresenta la quantità di persone che si conoscono e si frequentano abitualmente ed è omologo ai costrutti di rete sociale, integrazione sociale, isolamento sociale. La Loneliness è il disagio soggettivo che risulta dalla discrepanza fra le relazioni sociali percepite e quelle desiderate. Infine, la Solitude è una condizione di solitudine fisica volontaria, in cui l'individuo si può isolare per riflettere su di sé o per impegnarsi in attività cognitivamente impegnative o intrinsecamente attraenti, come i momenti di produzione artistica. L’obiettivo del presente lavoro è ricercare come la personalità influenza il modo in cui le persone fanno esperienza della solitudine e se la capacità di stare bene lontano dagli altri sia correlata a specifiche organizzazioni di personalità. A questo scopo si indaga in che modo studiosi come Freud, Winnicott, Jung e altri… hanno incluso nelle loro teorizzazioni sullo sviluppo della personalità il tema della solitudine e il modo in cui i diversi stili di personalità influenzano i vissuti di solitudine. Per l’analisi della letteratura sono state interrogate le banche dati: Scopus, Psychinfo e Web of Science attraverso le parole chiave “loneliness”, “solitude”, “personality”, “personality disorder”, “narcisistic personality disorder”, “schizotypal personality disorder”, “depressive personality disorder”, “paranoid personality disorder”, “borderline personality disorder”, “dependent personality disorder” and “avoidant personality disorder”. Per la descrizione degli stili di personalità è stato scelto il modello teorico del PDM-2. Dal materiale esaminato si evince la correlazione tra Loneliness e aumento dei tassi di mortalità e di morbilità, connessi allo sviluppo di malattie cardiache, patologie cardiovascolari, malattia di Alzheimer, alterazioni del sistema immunitario, disturbi del sonno e mentali come la depressione, comportamenti a rischio quali alcolismo ed abbuffate e alcuni disturbi di personalità, oltre che a maggiori tassi di stress. Inoltre, è possibile sostenere che la Loneliness rappresenta un’importante fonte di sofferenza per le persone che presentano un disturbo di personalità, a causa delle compromissioni nella sfera del sé e del funzionamento interpersonale legate a questi disturbi. I vissuti di Solitude, invece, sembrano avere un impatto positivo sulla qualità di vita delle persone: emerge il rafforzamento della capacità di autodeterminazione ed autoefficacia, l’espressione creativa, migliori capacità di insight, lo sviluppo del sé e la connessione con la sfera della spiritualità. In generale, le persone che fanno esperienze di Solitude, possiedono stili diversi di personalità, ad esempio gli stili depressivi di personalità possono servirsi di questi momenti per ristabilire un contatto con se stessi, oppure le personalità schizoidi presentano il bisogno di allontanarsi dagli altri per il disagio che i contatti sociali provocano loro. In ogni caso, si evidenzia che per fare esperienza di Solitude le persone abbiano bisogno di un livello di organizzazione sano o nevrotico.
Solitudine e personalità
FIORE, MARTINA
2022/2023
Abstract
La solitudine è un vissuto comune a tutti gli uomini e ha rappresentato una componente importante per l’evoluzione della specie umana come fondamentalmente gregaria. Ciò che distingue gli esseri umani è il modo in cui vivono la solitudine, operazionalizzata da Porcelli P. (2022) in Aloness, Loneliness e Solitude. L’Aloneness è una condizione oggettiva di solitudine fisica. Rappresenta la quantità di persone che si conoscono e si frequentano abitualmente ed è omologo ai costrutti di rete sociale, integrazione sociale, isolamento sociale. La Loneliness è il disagio soggettivo che risulta dalla discrepanza fra le relazioni sociali percepite e quelle desiderate. Infine, la Solitude è una condizione di solitudine fisica volontaria, in cui l'individuo si può isolare per riflettere su di sé o per impegnarsi in attività cognitivamente impegnative o intrinsecamente attraenti, come i momenti di produzione artistica. L’obiettivo del presente lavoro è ricercare come la personalità influenza il modo in cui le persone fanno esperienza della solitudine e se la capacità di stare bene lontano dagli altri sia correlata a specifiche organizzazioni di personalità. A questo scopo si indaga in che modo studiosi come Freud, Winnicott, Jung e altri… hanno incluso nelle loro teorizzazioni sullo sviluppo della personalità il tema della solitudine e il modo in cui i diversi stili di personalità influenzano i vissuti di solitudine. Per l’analisi della letteratura sono state interrogate le banche dati: Scopus, Psychinfo e Web of Science attraverso le parole chiave “loneliness”, “solitude”, “personality”, “personality disorder”, “narcisistic personality disorder”, “schizotypal personality disorder”, “depressive personality disorder”, “paranoid personality disorder”, “borderline personality disorder”, “dependent personality disorder” and “avoidant personality disorder”. Per la descrizione degli stili di personalità è stato scelto il modello teorico del PDM-2. Dal materiale esaminato si evince la correlazione tra Loneliness e aumento dei tassi di mortalità e di morbilità, connessi allo sviluppo di malattie cardiache, patologie cardiovascolari, malattia di Alzheimer, alterazioni del sistema immunitario, disturbi del sonno e mentali come la depressione, comportamenti a rischio quali alcolismo ed abbuffate e alcuni disturbi di personalità, oltre che a maggiori tassi di stress. Inoltre, è possibile sostenere che la Loneliness rappresenta un’importante fonte di sofferenza per le persone che presentano un disturbo di personalità, a causa delle compromissioni nella sfera del sé e del funzionamento interpersonale legate a questi disturbi. I vissuti di Solitude, invece, sembrano avere un impatto positivo sulla qualità di vita delle persone: emerge il rafforzamento della capacità di autodeterminazione ed autoefficacia, l’espressione creativa, migliori capacità di insight, lo sviluppo del sé e la connessione con la sfera della spiritualità. In generale, le persone che fanno esperienze di Solitude, possiedono stili diversi di personalità, ad esempio gli stili depressivi di personalità possono servirsi di questi momenti per ristabilire un contatto con se stessi, oppure le personalità schizoidi presentano il bisogno di allontanarsi dagli altri per il disagio che i contatti sociali provocano loro. In ogni caso, si evidenzia che per fare esperienza di Solitude le persone abbiano bisogno di un livello di organizzazione sano o nevrotico.File | Dimensione | Formato | |
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