In passato quando le materie prime abbondavano e avevano un prezzo contenuto si sono istituiti processi produttivi dei prodotti polimerici detti aperti. Con lo spostamento degli obiettivi ambientali dal risanamento dei problemi alla prevenzione è stata considerata strategica l’importanza della chiusura dei cicli, siano essi naturali o artificiali, dando luogo alla cosiddetta circular economy. Il presente lavoro di tesi è stato svolto in collaborazione con il Centro Ricerche Fiat (CRF), dell'azienda Stellantis. Sono stati studiati elastomeri termoplastici, che presentano una diversa percentuale di materiale riciclato, sottoponendoli a diverse prove meccaniche (durezza, prove di trazione, lacerazione, prove di compressione), a prove di invecchiamento, e caratterizzandoli con analisi termiche e spettroscopia infrarossa in riflettanza totale attenuata (IR-ATR). Attraverso le prove effettuate e l’analisi dei dati, si è cercato di capire se i materiali con contenuto di riciclato possano avere caratteristiche meccaniche e chimiche paragonabili con i corrispettivi materiali vergini, ovvero quei materiali che derivano direttamente da fonti fossili non rinnovabili. Lo scopo finale è quello di riuscire ad utilizzarli nel settore automotive e, in particolare l’applicazione alla quale si sta pensando, è come guarnizioni.
Studio di elastomeri termoplastici con diverse percentuali di materiale riciclato per applicazioni automotive
GIAMPICCOLO, ILENIA
2022/2023
Abstract
In passato quando le materie prime abbondavano e avevano un prezzo contenuto si sono istituiti processi produttivi dei prodotti polimerici detti aperti. Con lo spostamento degli obiettivi ambientali dal risanamento dei problemi alla prevenzione è stata considerata strategica l’importanza della chiusura dei cicli, siano essi naturali o artificiali, dando luogo alla cosiddetta circular economy. Il presente lavoro di tesi è stato svolto in collaborazione con il Centro Ricerche Fiat (CRF), dell'azienda Stellantis. Sono stati studiati elastomeri termoplastici, che presentano una diversa percentuale di materiale riciclato, sottoponendoli a diverse prove meccaniche (durezza, prove di trazione, lacerazione, prove di compressione), a prove di invecchiamento, e caratterizzandoli con analisi termiche e spettroscopia infrarossa in riflettanza totale attenuata (IR-ATR). Attraverso le prove effettuate e l’analisi dei dati, si è cercato di capire se i materiali con contenuto di riciclato possano avere caratteristiche meccaniche e chimiche paragonabili con i corrispettivi materiali vergini, ovvero quei materiali che derivano direttamente da fonti fossili non rinnovabili. Lo scopo finale è quello di riuscire ad utilizzarli nel settore automotive e, in particolare l’applicazione alla quale si sta pensando, è come guarnizioni.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/146018