In termini di produzioni e superfici investite, il frumento è tra le colture più importanti al mondo. In relazioni alla sua rilevanza il frumento è interessato da rilevanti attività di ricerca che hanno portato ad una rapida evoluzione della genetica con la sintesi di nuove varietà e alla parallela evoluzione delle principali tecniche agronomiche per avere incrementi di produzione e qualità. Tra le recenti innovazioni si ricordano le varietà ibride cha da diversi anni sono presenti sul mercato, ma che ora sono proposte attraverso una tecnica di sterilità citoplasmatica in grado di ridurre il costo di produzione del seme. Tematica quanto mai più ricorrente è quella di come l’Europa affronterà la nuova PAC 2023-2027, attraverso il nuovo Green Deal. Gli elementi chiave della nuova PAC è quella di mirare ad una agricoltura “più verde ed equa” e volta a migliorare la competitività del settore dell’agricoltura. Per garantire un settore agricolo intelligente (smart) e sostenibile, è fondamentale promuovere la ricerca, la condivisione delle conoscenze e l'innovazione. In questo elaborato si sono analizzate, per la campagna di raccolta 2022-2023, le differenze tra varietà convenzionali e ibride di frumento tenero (Triticum aestivum L). In questo lavoro di tesi sono analizzati alcuni aspetti importanti: la caratterizzazione fisiologica e morfologica dei frumenti ibridi e la valutazione delle performance produttive e qualitative. Il tutto approfondito sotto l’aspetto della densità di semina. Infatti, la densità di semina è un aspetto critico degli ibridi comunque caratterizzati da un costo maggiore della semente, controbilanciato da un maggiore potenziale vigore vegetativo. È fondamentale per ottimizzare l'utilizzo delle risorse e garantire una distribuzione uniforme delle piante sul campo. È in grado di aumentare il rendimento delle colture, migliorare la qualità del raccolto e migliorare la gestione fitosanitaria e delle risorse naturali se viene effettuata e pianificata al meglio. La prova è stata condotta per l’annata agraria 2022-2023 in due diversi centri sperimentali dell’Università di Torino, caratterizzati da due suoli diversi e siti a Carmagnola (TO) e Cigliano (VC). Come tesi della sperimentazione sono state adoperate due varietà di frumento convenzionale: SY Passion e LG Ayrton e quattro varietà di Triticum aestivum ibride pre-commerciali: Ibrido 1, Ibrido 2, Ibrido 3 e Ibrido 4. Durante la stagione colturale sono stati effettuati diverse tipologie di rilievi volti a verificare lo stato di accrescimento, sanità e qualità vegeto-produttiva della coltura. È stata poi effettuata la trebbiatura particellare con successive analisi qualitative della granella, a livello di quantità prodotta per singola tesi a diverse densità di semina, produzione di paglia, indice di raccolta ed analisi del contenuto di micotossine. Ciò che differenzia gli ibridi dalle varietà convenzionali è il così detto “vigore ibrido” espresso dagli indici vegetazionali oltre che dalla produzione. Nel sito di Cigliano si è infatti contraddistinto per una maggiore piovosità e clima più mite, ciò ha permesso agli ibridi di avere un maggior vigore e in relazione all’aumento di densità di semina, nonché un incremento dello stato di crescita generale del frumento (fase produttiva, riproduttiva e senescenza). Ciò si è tradotto in un conseguente superiore numero di cariossidi per spiga. Gli ibridi in generale hanno presentato anche una maggiore altezza.
Introduzione della corretta tecnica di semina per cultivar di frumento ibrido
MOLINO, GIULIA
2022/2023
Abstract
In termini di produzioni e superfici investite, il frumento è tra le colture più importanti al mondo. In relazioni alla sua rilevanza il frumento è interessato da rilevanti attività di ricerca che hanno portato ad una rapida evoluzione della genetica con la sintesi di nuove varietà e alla parallela evoluzione delle principali tecniche agronomiche per avere incrementi di produzione e qualità. Tra le recenti innovazioni si ricordano le varietà ibride cha da diversi anni sono presenti sul mercato, ma che ora sono proposte attraverso una tecnica di sterilità citoplasmatica in grado di ridurre il costo di produzione del seme. Tematica quanto mai più ricorrente è quella di come l’Europa affronterà la nuova PAC 2023-2027, attraverso il nuovo Green Deal. Gli elementi chiave della nuova PAC è quella di mirare ad una agricoltura “più verde ed equa” e volta a migliorare la competitività del settore dell’agricoltura. Per garantire un settore agricolo intelligente (smart) e sostenibile, è fondamentale promuovere la ricerca, la condivisione delle conoscenze e l'innovazione. In questo elaborato si sono analizzate, per la campagna di raccolta 2022-2023, le differenze tra varietà convenzionali e ibride di frumento tenero (Triticum aestivum L). In questo lavoro di tesi sono analizzati alcuni aspetti importanti: la caratterizzazione fisiologica e morfologica dei frumenti ibridi e la valutazione delle performance produttive e qualitative. Il tutto approfondito sotto l’aspetto della densità di semina. Infatti, la densità di semina è un aspetto critico degli ibridi comunque caratterizzati da un costo maggiore della semente, controbilanciato da un maggiore potenziale vigore vegetativo. È fondamentale per ottimizzare l'utilizzo delle risorse e garantire una distribuzione uniforme delle piante sul campo. È in grado di aumentare il rendimento delle colture, migliorare la qualità del raccolto e migliorare la gestione fitosanitaria e delle risorse naturali se viene effettuata e pianificata al meglio. La prova è stata condotta per l’annata agraria 2022-2023 in due diversi centri sperimentali dell’Università di Torino, caratterizzati da due suoli diversi e siti a Carmagnola (TO) e Cigliano (VC). Come tesi della sperimentazione sono state adoperate due varietà di frumento convenzionale: SY Passion e LG Ayrton e quattro varietà di Triticum aestivum ibride pre-commerciali: Ibrido 1, Ibrido 2, Ibrido 3 e Ibrido 4. Durante la stagione colturale sono stati effettuati diverse tipologie di rilievi volti a verificare lo stato di accrescimento, sanità e qualità vegeto-produttiva della coltura. È stata poi effettuata la trebbiatura particellare con successive analisi qualitative della granella, a livello di quantità prodotta per singola tesi a diverse densità di semina, produzione di paglia, indice di raccolta ed analisi del contenuto di micotossine. Ciò che differenzia gli ibridi dalle varietà convenzionali è il così detto “vigore ibrido” espresso dagli indici vegetazionali oltre che dalla produzione. Nel sito di Cigliano si è infatti contraddistinto per una maggiore piovosità e clima più mite, ciò ha permesso agli ibridi di avere un maggior vigore e in relazione all’aumento di densità di semina, nonché un incremento dello stato di crescita generale del frumento (fase produttiva, riproduttiva e senescenza). Ciò si è tradotto in un conseguente superiore numero di cariossidi per spiga. Gli ibridi in generale hanno presentato anche una maggiore altezza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/145966