The panorama of Forensic Psychiatry in Italy has faced huge changes in recent decades. New structures involved in the execution of security measures, REMS, have been established, but there are still many issues that need to be resolved in order to meet the primary objective of the national penitentiary system, namely the recovery and social reintegration of patients. The aim of this paper is to clarify and describe the functions of REMS, analyzing the problems that characterize these structures, the improvements they have made to the management of psychiatric prisoners and possible future solutions aimed at further improving the management of these patients. In this paper the problems related to waiting lists to enter REMS, the heterogeneity of the population in REMS, the relationships between the judiciary and psychiatry and between REMS and the national health service are addressed, with the aim of grasping the elements that affect negatively on the proper functioning of these structures. To answer the research questions, three interviews were conducted with some figures that make up the multidisciplinary team operating in the REMS "Anton Martin" and an analysis of a case of Paranoid-type Schizophrenia, the offender, who served part of the penalty within the Turin REMS. The information obtained demonstrates how the general picture of forensic psychiatry in Italy is still characterized by confusion and legislative uncertainty due above all to a poor exchange of interinstitutional information, which burdens both the functions of the judiciary and those of psychiatry. The need to affect some of the rules already in force and the possibility of creating guidelines for the management of offenders with infirmities seem to represent the first steps towards solving the problems mentioned above. The vacuum of information on the functioning of the REMS, at national level, since they were established, invites to produce new studies aimed at making a comparison of the information present so far on the functioning of the REMS at the regional level, in order to establish applicable general guidelines nationally.
Il panorama della Psichiatria Forense in Italia ha affrontato ingenti cambiamenti negli ultimi decenni. Sono state istituite nuove strutture implicate nell'esecuzione delle misure di sicurezza, le REMS, ma sono ancora molte le questioni che devono essere risolte per poter soddisfare l'obiettivo primario del sistema penitenziario nazionale, cioè il recupero e il reinserimento sociale dei pazienti. L'obiettivo di questo elaborato è quello di chiarire e descrivere le funzioni delle REMS, analizzando i problemi che caratterizzano queste strutture, i miglioramenti che hanno apportato alla gestione di detenuti psichiatrici e possibili soluzioni future tese a migliorarne ulteriormente la gestione. In questo lavoro vengono affrontati i problemi relativi alle liste di attesa per entrare in REMS, all'eterogeneità della popolazione in REMS, ai rapporti tra magistratura e psichiatria e tra REMS e il servizio sanitario nazionale, con l'obiettivo di cogliere gli elementi che incidono negativamente sul buon funzionamento di queste strutture. Per rispondere alle domande di ricerca sono state effettuate tre interviste ad alcune figure che compongono l'equipe multidisciplinare operante nella REMS "Anton Martin" e un'analisi di un un caso di Schizofrenia di Tipo Paranoide, autore di reato, che ha scontato parte della pena all'interno della REMS torinese. Le informazioni ottenute dimostrano come il quadro generale della psichiatria forense in Italia sia ancora caratterizzato da confusione e incertezza legislativa dovuta soprattutto ad un povero scambio di informazioni interistituzionali, che appesantiscono sia le funzioni della magistratura sia quelle della psichiatria. La necessità di incidere su alcune norme già in vigore e la possibilità di creare linee guida per la gestione di autori di reato con infermità sembrano rappresentare i primi passi verso la risoluzione dei problemi sopra citati. Il vuoto di informazioni sul funzionamento delle REMS, a livello nazionale, da quando sono state istituite, invitano a produrre nuovi studi mirati ad effettuare una comparazione delle informazioni presenti fino ad ora sul funzionamento delle REMS a livello regionale, per poter istituire linee guida generali applicabili a livello nazionale.
LE RESIDENZE PER L'ESECUZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZA: LA REMS "ANTON MARTIN", CARATTERISTICHE, LIMITI E PROSPETTIVE
TAGLIABUE, MIRKO
2018/2019
Abstract
Il panorama della Psichiatria Forense in Italia ha affrontato ingenti cambiamenti negli ultimi decenni. Sono state istituite nuove strutture implicate nell'esecuzione delle misure di sicurezza, le REMS, ma sono ancora molte le questioni che devono essere risolte per poter soddisfare l'obiettivo primario del sistema penitenziario nazionale, cioè il recupero e il reinserimento sociale dei pazienti. L'obiettivo di questo elaborato è quello di chiarire e descrivere le funzioni delle REMS, analizzando i problemi che caratterizzano queste strutture, i miglioramenti che hanno apportato alla gestione di detenuti psichiatrici e possibili soluzioni future tese a migliorarne ulteriormente la gestione. In questo lavoro vengono affrontati i problemi relativi alle liste di attesa per entrare in REMS, all'eterogeneità della popolazione in REMS, ai rapporti tra magistratura e psichiatria e tra REMS e il servizio sanitario nazionale, con l'obiettivo di cogliere gli elementi che incidono negativamente sul buon funzionamento di queste strutture. Per rispondere alle domande di ricerca sono state effettuate tre interviste ad alcune figure che compongono l'equipe multidisciplinare operante nella REMS "Anton Martin" e un'analisi di un un caso di Schizofrenia di Tipo Paranoide, autore di reato, che ha scontato parte della pena all'interno della REMS torinese. Le informazioni ottenute dimostrano come il quadro generale della psichiatria forense in Italia sia ancora caratterizzato da confusione e incertezza legislativa dovuta soprattutto ad un povero scambio di informazioni interistituzionali, che appesantiscono sia le funzioni della magistratura sia quelle della psichiatria. La necessità di incidere su alcune norme già in vigore e la possibilità di creare linee guida per la gestione di autori di reato con infermità sembrano rappresentare i primi passi verso la risoluzione dei problemi sopra citati. Il vuoto di informazioni sul funzionamento delle REMS, a livello nazionale, da quando sono state istituite, invitano a produrre nuovi studi mirati ad effettuare una comparazione delle informazioni presenti fino ad ora sul funzionamento delle REMS a livello regionale, per poter istituire linee guida generali applicabili a livello nazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/145899