Le problematiche di sicurezza e difesa rivestono attualmente un'importanza critica nel dibattito internazionale, con l'Unione Europea impegnata nel lungo processo di integrazione delle politiche difensive. Questa ricerca, intitolata "Quali prospettive per una difesa comune europea?", si propone di esaminare il grado di integrazione tra gli Stati membri dell'UE in ambito militare e di difesa. Attraverso un'analisi storica, politica e una riflessione sugli sviluppi futuri, l'obiettivo è comprendere l'effettiva coesione e la natura comune della difesa europea. Nel Capitolo I, "Prospettiva storica del processo di integrazione in materia di politiche di difesa e cooperazione militare", si evidenzia quanto la difesa sia stata una costante preoccupazione per gli Stati membri. Nonostante il progetto europeo non sia mai stato solo un grande accordo economico, la difesa è uno dei settori in cui l'unificazione è progredita meno, a causa della sua rilevanza e del suo legame con la sovranità nazionale. Il capitolo ripercorre le fasi storiche che hanno plasmato l'UE, dai primi stimoli ai fallimenti come la mancata ratifica della CED da parte del Parlamento francese, fino all'ultima modifica del Trattato di Lisbona. Nel Capitolo II, "Le potenzialità dell'integrazione nel settore della difesa in Europa", si osserva cosa si intenda per "integrazione" e come si sia strutturata la cooperazione europea nel settore degli armamenti. Si analizzano i principali accordi, le iniziative significative e le quote di finanziamento dei progetti comuni. Dopo una panoramica sul processo decisionale, l'attenzione si sposta sul processo di integrazione europea nell'industria degli armamenti e nel mercato della difesa. Si esaminano due delle principali agenzie nel campo degli armamenti: l'OCCAR e l'AED. La rassegna prosegue con l'analisi di ulteriori strutture: CDP, CARD e il Fondo Europeo per la Difesa. Infine, si approfondisce la Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO). Il metodo adottato valuta anche la dimensione politica, istituzionale, industriale e delle spese militari, per comprendere le dinamiche economiche e il loro impatto sulle capacità europee nello sviluppo e mantenimento di una difesa efficace. Nel Capitolo III, "La difesa europea: analisi, prospettive e futuri scenari", si approfondisce l'impianto normativo relativo alla difesa dell'UE, con attenzione ai Trattati e alle direttive sugli appalti e trasferimenti di armamenti. Si tratta il tema della frammentazione del mercato della difesa europeo, evidenziando come la presenza di ventisette mercati distinti rappresenti un ostacolo all'efficienza. Si analizza il panorama industriale dominato da grandi gruppi nazionali e transnazionali e l'impatto della frammentazione sulla diversificazione dei sistemi d'arma. L'analisi fornisce una comprensione delle sfide strutturali e delle possibili soluzioni per migliorare l'integrazione e l'efficienza del settore della difesa in Europa. A conclusione del capitolo, si esaminano gli aggiornamenti più recenti e gli sviluppi in risposta al peggioramento del quadro internazionale, valutando l'impatto del ritorno della guerra alle porte dei confini europei e le azioni dell'UE per interpretare un ruolo da protagonista nel contesto di crisi in atto.

Quali prospettive per una difesa comune europea?

MISSIROLI, EDOARDO
2023/2024

Abstract

Le problematiche di sicurezza e difesa rivestono attualmente un'importanza critica nel dibattito internazionale, con l'Unione Europea impegnata nel lungo processo di integrazione delle politiche difensive. Questa ricerca, intitolata "Quali prospettive per una difesa comune europea?", si propone di esaminare il grado di integrazione tra gli Stati membri dell'UE in ambito militare e di difesa. Attraverso un'analisi storica, politica e una riflessione sugli sviluppi futuri, l'obiettivo è comprendere l'effettiva coesione e la natura comune della difesa europea. Nel Capitolo I, "Prospettiva storica del processo di integrazione in materia di politiche di difesa e cooperazione militare", si evidenzia quanto la difesa sia stata una costante preoccupazione per gli Stati membri. Nonostante il progetto europeo non sia mai stato solo un grande accordo economico, la difesa è uno dei settori in cui l'unificazione è progredita meno, a causa della sua rilevanza e del suo legame con la sovranità nazionale. Il capitolo ripercorre le fasi storiche che hanno plasmato l'UE, dai primi stimoli ai fallimenti come la mancata ratifica della CED da parte del Parlamento francese, fino all'ultima modifica del Trattato di Lisbona. Nel Capitolo II, "Le potenzialità dell'integrazione nel settore della difesa in Europa", si osserva cosa si intenda per "integrazione" e come si sia strutturata la cooperazione europea nel settore degli armamenti. Si analizzano i principali accordi, le iniziative significative e le quote di finanziamento dei progetti comuni. Dopo una panoramica sul processo decisionale, l'attenzione si sposta sul processo di integrazione europea nell'industria degli armamenti e nel mercato della difesa. Si esaminano due delle principali agenzie nel campo degli armamenti: l'OCCAR e l'AED. La rassegna prosegue con l'analisi di ulteriori strutture: CDP, CARD e il Fondo Europeo per la Difesa. Infine, si approfondisce la Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO). Il metodo adottato valuta anche la dimensione politica, istituzionale, industriale e delle spese militari, per comprendere le dinamiche economiche e il loro impatto sulle capacità europee nello sviluppo e mantenimento di una difesa efficace. Nel Capitolo III, "La difesa europea: analisi, prospettive e futuri scenari", si approfondisce l'impianto normativo relativo alla difesa dell'UE, con attenzione ai Trattati e alle direttive sugli appalti e trasferimenti di armamenti. Si tratta il tema della frammentazione del mercato della difesa europeo, evidenziando come la presenza di ventisette mercati distinti rappresenti un ostacolo all'efficienza. Si analizza il panorama industriale dominato da grandi gruppi nazionali e transnazionali e l'impatto della frammentazione sulla diversificazione dei sistemi d'arma. L'analisi fornisce una comprensione delle sfide strutturali e delle possibili soluzioni per migliorare l'integrazione e l'efficienza del settore della difesa in Europa. A conclusione del capitolo, si esaminano gli aggiornamenti più recenti e gli sviluppi in risposta al peggioramento del quadro internazionale, valutando l'impatto del ritorno della guerra alle porte dei confini europei e le azioni dell'UE per interpretare un ruolo da protagonista nel contesto di crisi in atto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/145888