La scuola moderna mette gli insegnanti di fronte a nuove sfide quotidiane, a partire specialmente dal rapporto con i propri studenti, i quali presentano sempre nuove caratteristiche e particolarità con cui i docenti, in quanto professionalità educanti, non devono solo imparare a convivere, ma devono sapere comprendere per poter vivere un rapporto con la scuola il più possibile soddisfacente e appagante. Una delle realtà che è diventata più evidente, è la presenza all’interno delle classi di un numero sempre maggiore di studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), dovuti principalmente ad una maggiore sensibilizzazione relativa all’argomento e ad un aumento delle diagnosi. Si è reso quindi essenziale, da parte degli insegnanti, aumentare la propria consapevolezza a riguardo. Nello specifico, in questo lavoro, si è deciso di trattare di uno di questi disturbi, la dislessia e del rapporto tra quest’ultimo e l’apprendimento della lingua inglese, analizzando quanto l’utilizzo di un metodo adeguato agli studenti possa influenzare in maniera importante il modo in cui i ragazzi costruiscono e percepiscono la propria immagine di sé. Per farlo è stato eseguito un task, costruito intorno al concetto di pensiero autobiografico e alle opportunità pedagogiche e didattiche di quest’ultimo in relazione all’apprendimento della lingua, seguendo i principi dell’approccio del Communicative Language Teaching (CLT). Il riferimento al pensiero autobiografico è servito a ricostruire l’immagine che i ragazzi a cui è stato somministrato il task hanno di sé, fornendo importanti spunti di riflessione per gli insegnanti e tutti i soggetti coinvolti nel processo di formazione di questi ragazzi.
Autobiografia e Dislessia: il racconto di sé come strumento di formazione linguistica e personale
SETTE, AGNESE
2022/2023
Abstract
La scuola moderna mette gli insegnanti di fronte a nuove sfide quotidiane, a partire specialmente dal rapporto con i propri studenti, i quali presentano sempre nuove caratteristiche e particolarità con cui i docenti, in quanto professionalità educanti, non devono solo imparare a convivere, ma devono sapere comprendere per poter vivere un rapporto con la scuola il più possibile soddisfacente e appagante. Una delle realtà che è diventata più evidente, è la presenza all’interno delle classi di un numero sempre maggiore di studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), dovuti principalmente ad una maggiore sensibilizzazione relativa all’argomento e ad un aumento delle diagnosi. Si è reso quindi essenziale, da parte degli insegnanti, aumentare la propria consapevolezza a riguardo. Nello specifico, in questo lavoro, si è deciso di trattare di uno di questi disturbi, la dislessia e del rapporto tra quest’ultimo e l’apprendimento della lingua inglese, analizzando quanto l’utilizzo di un metodo adeguato agli studenti possa influenzare in maniera importante il modo in cui i ragazzi costruiscono e percepiscono la propria immagine di sé. Per farlo è stato eseguito un task, costruito intorno al concetto di pensiero autobiografico e alle opportunità pedagogiche e didattiche di quest’ultimo in relazione all’apprendimento della lingua, seguendo i principi dell’approccio del Communicative Language Teaching (CLT). Il riferimento al pensiero autobiografico è servito a ricostruire l’immagine che i ragazzi a cui è stato somministrato il task hanno di sé, fornendo importanti spunti di riflessione per gli insegnanti e tutti i soggetti coinvolti nel processo di formazione di questi ragazzi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/145851