Obiettivo: Questo studio mira a caratterizzare una gamma camera con rivelatori a stato solido su un un'ampia gamma di statistiche di conteggio acquisite nella parete del ventricolo sinistro, utilizzando un fantoccio antropomorfo che imita le condizioni cliniche di perfusione normali e patologiche. Materiali e metodi: È stato utilizzato un fantoccio antropomorfo del torace con inserti del ventricolo sinistro, polmoni, fegato e spina dorsale riempiti con concentrazioni cliniche di Tc99m. Sono state eseguite due sessioni sperimentali: nella prima è stato inserito un difetto freddo nella parete del ventricolo sinistro simulando un difetto di perfusione e nella seconda è stato simulato un normale ventricolo sinistro. Per le due preparazioni, l'acquisizione è stata effettuata a diverse statistiche di conteggio (1, 0.8, 0.6, 0.4, 0.25 milioni di conteggi). Inoltre, il difetto freddo è stato collocato nelle posizioni mediale anteriore, laterale, posteriore e settale (Ant, Lat, Post e Sept) e per ognuna di esse sono state effettuate due acquisizioni. Le immagini acquisite sono state analizzate valutando l’uniformità della perfusione della parete del ventricolo sinistro in entrambe le sessioni sperimentali. Inoltre, è stata valutata l’estensione e la gravità del difetto per il LV patologico. I valori di perfusione ottenuti dal fantoccio normale a basse statistiche di conteggio sono stati confrontati con quelli della statistica di riferimento (1 Mc). Per il fantoccio patologico, la gravità e l’estensione del difetto sono state valutate mediante Quantitative Perfusion Software. Infine, i dati di estensione e volume del difetto sono stati analizzati in funzione della posizione del difetto nelle diverse statistiche di conteggio mediante analisi della varianza. Risultati: Nel fantoccio uniforme, la perfusione nei singoli segmenti non ha mostrato differenze significative tra le diverse statistiche di conteggio nell’intervallo esplorato (0,25 - 1 Mc). Non sono state osservate differenze significative nell’estensione e nel volume del difetto nell’intervallo delle statistiche di conteggio (0,4 – 1 Mc), mentre i valori di estensione e volume ottenuti a 0,25 Mc si sono dimostrati statisticamente diversi da quelli ottenuti nelle statistiche di conteggio più elevate. Analizzando i dati relativi all’estensione e al volume del difetto in funzione della sua posizione, emerge che non vi è alcuna differenza statisticamente significativa tra le posizioni anteriore e laterale, mentre si osserva una riduzione e un aumento sia dell’estensione che del volume del difetto rispettivamente in posizione posteriore e settale. Tali valori sono principalmente riconducibili nel primo caso ad artefatti di attenuazione come già riportato in letteratura e nel secondo alla posizione della regione di interesse, più distante rispetto ai detettori. Conclusione: I nostri risultati dimostrano che in circostanze cliniche non ci sono differenze nei parametri considerati lungo l'intervallo di statistiche dei conteggi esplorato fino ad acquisizioni corrispondenti a 0,4 Mc. Al contrario, l’acquisizione a statistiche di conteggio inferiori a 0,4 Mc non è consigliata. Questo risultato consente la somministrazione di una minore attività al paziente o l’uso di un tempo di scansione ridotto, per migliorare il comfort del paziente e limitare l'esposizione alle radiazioni sia per i pazienti che per gli operatori.

CARATTERIZZAZIONE A BASSE STATISTICHE DI CONTEGGIO DI UNA GAMMA CAMERA A RIVELATORE A STATO SOLIDO DEDICATA ALLA CARDIOLOGIA NUCLEARE

CALCATERRA, DANIELA
2022/2023

Abstract

Obiettivo: Questo studio mira a caratterizzare una gamma camera con rivelatori a stato solido su un un'ampia gamma di statistiche di conteggio acquisite nella parete del ventricolo sinistro, utilizzando un fantoccio antropomorfo che imita le condizioni cliniche di perfusione normali e patologiche. Materiali e metodi: È stato utilizzato un fantoccio antropomorfo del torace con inserti del ventricolo sinistro, polmoni, fegato e spina dorsale riempiti con concentrazioni cliniche di Tc99m. Sono state eseguite due sessioni sperimentali: nella prima è stato inserito un difetto freddo nella parete del ventricolo sinistro simulando un difetto di perfusione e nella seconda è stato simulato un normale ventricolo sinistro. Per le due preparazioni, l'acquisizione è stata effettuata a diverse statistiche di conteggio (1, 0.8, 0.6, 0.4, 0.25 milioni di conteggi). Inoltre, il difetto freddo è stato collocato nelle posizioni mediale anteriore, laterale, posteriore e settale (Ant, Lat, Post e Sept) e per ognuna di esse sono state effettuate due acquisizioni. Le immagini acquisite sono state analizzate valutando l’uniformità della perfusione della parete del ventricolo sinistro in entrambe le sessioni sperimentali. Inoltre, è stata valutata l’estensione e la gravità del difetto per il LV patologico. I valori di perfusione ottenuti dal fantoccio normale a basse statistiche di conteggio sono stati confrontati con quelli della statistica di riferimento (1 Mc). Per il fantoccio patologico, la gravità e l’estensione del difetto sono state valutate mediante Quantitative Perfusion Software. Infine, i dati di estensione e volume del difetto sono stati analizzati in funzione della posizione del difetto nelle diverse statistiche di conteggio mediante analisi della varianza. Risultati: Nel fantoccio uniforme, la perfusione nei singoli segmenti non ha mostrato differenze significative tra le diverse statistiche di conteggio nell’intervallo esplorato (0,25 - 1 Mc). Non sono state osservate differenze significative nell’estensione e nel volume del difetto nell’intervallo delle statistiche di conteggio (0,4 – 1 Mc), mentre i valori di estensione e volume ottenuti a 0,25 Mc si sono dimostrati statisticamente diversi da quelli ottenuti nelle statistiche di conteggio più elevate. Analizzando i dati relativi all’estensione e al volume del difetto in funzione della sua posizione, emerge che non vi è alcuna differenza statisticamente significativa tra le posizioni anteriore e laterale, mentre si osserva una riduzione e un aumento sia dell’estensione che del volume del difetto rispettivamente in posizione posteriore e settale. Tali valori sono principalmente riconducibili nel primo caso ad artefatti di attenuazione come già riportato in letteratura e nel secondo alla posizione della regione di interesse, più distante rispetto ai detettori. Conclusione: I nostri risultati dimostrano che in circostanze cliniche non ci sono differenze nei parametri considerati lungo l'intervallo di statistiche dei conteggi esplorato fino ad acquisizioni corrispondenti a 0,4 Mc. Al contrario, l’acquisizione a statistiche di conteggio inferiori a 0,4 Mc non è consigliata. Questo risultato consente la somministrazione di una minore attività al paziente o l’uso di un tempo di scansione ridotto, per migliorare il comfort del paziente e limitare l'esposizione alle radiazioni sia per i pazienti che per gli operatori.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/145842