La ricerca e sviluppo (R&D), in quanto proxy dell’innovazione e del progresso tecnologico, è considerata uno dei motori principali della crescita economica di una nazione. Le viene inoltre riconosciuto un ruolo fondamentale nella riduzione delle emissioni di CO2 e più in generale nel raggiungimento dello sviluppo sostenibile. Questo lavoro si pone l’obiettivo di fornire nuove prospettive sul nesso tra R&D, sviluppo economico e sostenibilità ambientale. Si propone un nuovo indice, RDO, che possa far emergere l’intensità di ricerca e sviluppo contenuta nei sistemi produttivi dei diversi Paesi. Viene quindi calcolata una media pesata dell’intensità di ricerca e sviluppo di ogni nazione, dove i pesi vengono definiti rispetto ai settori su cui è orientata la sua produzione, in un intervallo di tempo di 14 anni (2005-2020). Attraverso questo strumento è possibile osservare l’evoluzione della produzione di ogni economia in un’ottica di ricerca e sviluppo. L’indice RDO risulta, appunto, utile per descrivere e caratterizzare sia la ricchezza dei Paesi, che le loro emissioni di CO2. L’analisi presentata in questa tesi mostra come questo indice possa essere spiegato, anche se in minima parte, dal GDP pro-capite: più i Paesi sono ricchi, più tendono ad avere una produzione con una più alta intensità di ricerca e sviluppo. Emerge, infine, come vi sia un nesso negativo, tra l’intensità di ricerca e sviluppo dei Paesi e la loro intensità di emissioni: una minore intensità di emissioni territoriali richiama un RDO più elevato.

Analisi delle capacità di ricerca e sviluppo nei sistemi produttivi dei Paesi e possibili ricadute economico-ambientali

ZOLLI, GINEVRA
2022/2023

Abstract

La ricerca e sviluppo (R&D), in quanto proxy dell’innovazione e del progresso tecnologico, è considerata uno dei motori principali della crescita economica di una nazione. Le viene inoltre riconosciuto un ruolo fondamentale nella riduzione delle emissioni di CO2 e più in generale nel raggiungimento dello sviluppo sostenibile. Questo lavoro si pone l’obiettivo di fornire nuove prospettive sul nesso tra R&D, sviluppo economico e sostenibilità ambientale. Si propone un nuovo indice, RDO, che possa far emergere l’intensità di ricerca e sviluppo contenuta nei sistemi produttivi dei diversi Paesi. Viene quindi calcolata una media pesata dell’intensità di ricerca e sviluppo di ogni nazione, dove i pesi vengono definiti rispetto ai settori su cui è orientata la sua produzione, in un intervallo di tempo di 14 anni (2005-2020). Attraverso questo strumento è possibile osservare l’evoluzione della produzione di ogni economia in un’ottica di ricerca e sviluppo. L’indice RDO risulta, appunto, utile per descrivere e caratterizzare sia la ricchezza dei Paesi, che le loro emissioni di CO2. L’analisi presentata in questa tesi mostra come questo indice possa essere spiegato, anche se in minima parte, dal GDP pro-capite: più i Paesi sono ricchi, più tendono ad avere una produzione con una più alta intensità di ricerca e sviluppo. Emerge, infine, come vi sia un nesso negativo, tra l’intensità di ricerca e sviluppo dei Paesi e la loro intensità di emissioni: una minore intensità di emissioni territoriali richiama un RDO più elevato.
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