The globalization and the increase in economic and professional mobility have led to different forms of multilingualism, which are destined to keep evolving. It is commonly thought that the most practical and immediate way to interact in multilingual situations is to speak only in English, which has assumed the role of lingua franca in the last decades. However, communication in intercomprehension, which requires each speaker to express themselves in their native language, is equally effective. Therefore, this thesis highlights the non-essentiality of English, especially between related-languages speakers (or in this case, between Romance-languages speakers). The first chapter, namely the theory part, focuses on the concepts of multilingualism and plurilingualism, the advantages of knowing different idioms and the European efforts to preserve multilingualism and enhance plurilingualism. A general overview of intercomprehension is then given, both as a spontaneous way of communicating that has been widespread throughout the world for thousands of years, and as a "plural" didactic approach that has been widespread in the last decades and that is based on the simultaneous teaching of different languages. Subsequently, research and projects related to the interactive dimension of intercomprehension are investigated, along with the strategies that can be implemented during an oral intercomprehension communication and the characteristics of the two frameworks of reference for intercomprehension, namely REFIC and EVAL-IC. The second chapter, namely the preamble to the analytical part, focuses on the UNITA alliance and its values, aims and projects, as well as the Intercomprehension Lab provided by the University of Turin. This is followed by a detailed description of the linguistic profiles of five people attending the course in the academic year of 2022/2023, along with what happens during two synchronous interactive virtual sessions in which they took part. The third chapter, namely the analytical part, first focuses on the symbols of Jefferson transcription system, which has been used to transcribe the video recordings of the two interactive sessions in question. Some extracts of the transcripts are then analysed, namely highlighting the way in which participants report an issue with a particular word or part of the sentence, and the way in which the classmates try to solve the communication problem. The analysis part is followed by the conclusions and the appendix, where the full transcripts of the dialogues can be found.

La globalizzazione e l'aumento della mobilità economica e professionale hanno dato origine a svariate forme di multilinguismo, destinate a svilupparsi sempre di più. Comunemente, si pensa che la forma più pratica e immediata di interagire in situazioni plurilingui consista nell'utilizzo esclusivo della lingua inglese che, ormai da decenni, ha assunto il ruolo di lingua franca. Tuttavia, una comunicazione in intercomprensione, che prevede che ogni parlante si esprima nella propria lingua madre, risulta essere ugualmente efficace. Questa dissertazione mette dunque in evidenza la non indispensabilità della lingua inglese, soprattutto tra parlanti di lingue affini (in questo caso specifico, di lingue romanze). Nel primo capitolo, corrispondente alla parte teorica, si indagano i concetti di multilinguismo e plurilinguismo, i vantaggi che la conoscenza di più lingue comporta e le iniziative europee per la tutela del multilinguismo e per la promozione del plurilinguismo. Viene poi data una panoramica generale del fenomeno intercomprensivo, sia in quanto pratica comunicativa spontanea e diffusa in tutto il mondo da millenni, sia in quanto approccio didattico “plurale” diffusosi negli ultimi decenni e basato sull’insegnamento simultaneo di più lingue; successivamente, si indagano le ricerche e i progetti relativi alla dimensione interattiva dell’intercomprensione, le strategie attuabili durante una comunicazione in intercomprensione orale e, infine, le caratteristiche dei due quadri di riferimento specifici per l’intercomprensione, il REFIC ed EVAL-IC. Nel secondo capitolo, che funge da preambolo alla parte analitica, viene data una panoramica generale sia dell’alleanza UNITA e dei valori, scopi e progetti a essa riconducibili, sia del Laboratorio di Intercomprensione offerto dall’Università di Torino. Segue una descrizione dettagliata dei profili linguistici di cinque partecipanti al Laboratorio dell'anno accademico 2022/2023 e di ciò che succede durante due sessioni interattive virtuali sincrone a cui essi hanno partecipato. Nel terzo capitolo, corrispondente alla parte analitica, vengono dapprima elencati i precetti della norma Jefferson, ossia il sistema notazionale impiegato per la trascrizione delle videoregistrazioni delle due sessioni interattive in questione. Successivamente, vengono analizzati alcuni estratti dei trascritti mettendo in evidenza, nello specifico, il modo in cui i partecipanti segnalano la mancata comprensione di una parola o di un enunciato ai propri compagni, e il modo in cui questi cercano di risolvere il problema comunicativo. Alla parte di analisi seguono le conclusioni e l’appendice, dove le trascrizioni dei dialoghi sono riportate nella loro interezza.

Intercomprensione fra lingue affini: analisi delle interazioni plurilingui in due sessioni virtuali sincrone

SOFIA, GIORGIA
2022/2023

Abstract

La globalizzazione e l'aumento della mobilità economica e professionale hanno dato origine a svariate forme di multilinguismo, destinate a svilupparsi sempre di più. Comunemente, si pensa che la forma più pratica e immediata di interagire in situazioni plurilingui consista nell'utilizzo esclusivo della lingua inglese che, ormai da decenni, ha assunto il ruolo di lingua franca. Tuttavia, una comunicazione in intercomprensione, che prevede che ogni parlante si esprima nella propria lingua madre, risulta essere ugualmente efficace. Questa dissertazione mette dunque in evidenza la non indispensabilità della lingua inglese, soprattutto tra parlanti di lingue affini (in questo caso specifico, di lingue romanze). Nel primo capitolo, corrispondente alla parte teorica, si indagano i concetti di multilinguismo e plurilinguismo, i vantaggi che la conoscenza di più lingue comporta e le iniziative europee per la tutela del multilinguismo e per la promozione del plurilinguismo. Viene poi data una panoramica generale del fenomeno intercomprensivo, sia in quanto pratica comunicativa spontanea e diffusa in tutto il mondo da millenni, sia in quanto approccio didattico “plurale” diffusosi negli ultimi decenni e basato sull’insegnamento simultaneo di più lingue; successivamente, si indagano le ricerche e i progetti relativi alla dimensione interattiva dell’intercomprensione, le strategie attuabili durante una comunicazione in intercomprensione orale e, infine, le caratteristiche dei due quadri di riferimento specifici per l’intercomprensione, il REFIC ed EVAL-IC. Nel secondo capitolo, che funge da preambolo alla parte analitica, viene data una panoramica generale sia dell’alleanza UNITA e dei valori, scopi e progetti a essa riconducibili, sia del Laboratorio di Intercomprensione offerto dall’Università di Torino. Segue una descrizione dettagliata dei profili linguistici di cinque partecipanti al Laboratorio dell'anno accademico 2022/2023 e di ciò che succede durante due sessioni interattive virtuali sincrone a cui essi hanno partecipato. Nel terzo capitolo, corrispondente alla parte analitica, vengono dapprima elencati i precetti della norma Jefferson, ossia il sistema notazionale impiegato per la trascrizione delle videoregistrazioni delle due sessioni interattive in questione. Successivamente, vengono analizzati alcuni estratti dei trascritti mettendo in evidenza, nello specifico, il modo in cui i partecipanti segnalano la mancata comprensione di una parola o di un enunciato ai propri compagni, e il modo in cui questi cercano di risolvere il problema comunicativo. Alla parte di analisi seguono le conclusioni e l’appendice, dove le trascrizioni dei dialoghi sono riportate nella loro interezza.
ITA
The globalization and the increase in economic and professional mobility have led to different forms of multilingualism, which are destined to keep evolving. It is commonly thought that the most practical and immediate way to interact in multilingual situations is to speak only in English, which has assumed the role of lingua franca in the last decades. However, communication in intercomprehension, which requires each speaker to express themselves in their native language, is equally effective. Therefore, this thesis highlights the non-essentiality of English, especially between related-languages speakers (or in this case, between Romance-languages speakers). The first chapter, namely the theory part, focuses on the concepts of multilingualism and plurilingualism, the advantages of knowing different idioms and the European efforts to preserve multilingualism and enhance plurilingualism. A general overview of intercomprehension is then given, both as a spontaneous way of communicating that has been widespread throughout the world for thousands of years, and as a "plural" didactic approach that has been widespread in the last decades and that is based on the simultaneous teaching of different languages. Subsequently, research and projects related to the interactive dimension of intercomprehension are investigated, along with the strategies that can be implemented during an oral intercomprehension communication and the characteristics of the two frameworks of reference for intercomprehension, namely REFIC and EVAL-IC. The second chapter, namely the preamble to the analytical part, focuses on the UNITA alliance and its values, aims and projects, as well as the Intercomprehension Lab provided by the University of Turin. This is followed by a detailed description of the linguistic profiles of five people attending the course in the academic year of 2022/2023, along with what happens during two synchronous interactive virtual sessions in which they took part. The third chapter, namely the analytical part, first focuses on the symbols of Jefferson transcription system, which has been used to transcribe the video recordings of the two interactive sessions in question. Some extracts of the transcripts are then analysed, namely highlighting the way in which participants report an issue with a particular word or part of the sentence, and the way in which the classmates try to solve the communication problem. The analysis part is followed by the conclusions and the appendix, where the full transcripts of the dialogues can be found.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/145782