Nel settore vitivinicolo, le attività svolte possono comportare rischi significativi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Identificare e valutare tali rischi è essenziale per gestire in modo efficace i potenziali pericoli, riducendo il rischio di incidenti e malattie professionali. Lo scopo della tesi è stato quello di valutare i rischi occupazionali per i lavoratori di una Cantina Sociale vinicola, in conformità con il D. Lgs 81/2008, noto come "Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul lavoro". Prendendo in considerazione il ciclo produttivo, sono stati individuati specifici rischi legati alle fasi di lavorazione quali il processo di vinificazione, trasporto e stoccaggio del prodotto finito. In particolare, sono stati scelti i rischi associati alle manipolazioni di sostanze chimiche, all’esposizione al rumore e alle vibrazioni poiché la maggior parte dei dipendenti è esposta a tali rischi durante le attività lavorative. Per la determinazione del rischio chimico, è stato utilizzato il modello algoritmico di valutazione del rischio Movarisch. Per quanto riguarda invece i rischi fisici, sono state valutate: - l'esposizione al rumore all'interno del luogo di lavoro utilizzando un fonometro - l'esposizione alle vibrazioni derivanti dall’utilizzo di strumenti e mezzi di trasporto vibranti, attraverso l'uso di particolari strumenti noti come accelerometri. Per quanto riguarda i rischi chimici, i valori di rischio ottenuti sono risultati in alcuni casi nella classe di rischio ‘superiore all’irrilevante’ rimanendo comunque inferiori a 40, superando di poche unità i valori associati a ‘rischio irrilevante per la salute’. Ciò ha evidenziato la necessità di implementare alcune procedure, tra cui la formazione del personale, l’adozione di dispositivi di protezione individuale, l’introduzione della sorveglianza sanitaria periodica e il monitoraggio costante dei potenziali agenti tossici nel rispetto delle normative di sicurezza vigenti. Nel caso delle vibrazioni, la valutazione ha evidenziato che la maggior parte dei valori dell’esposizione giornaliera rientravano nelle classi di rischio più basse che non prevedevano l’attuazione di misure correttive per ridurre il grado di esposizione in quanto non comportava l’esistenza di rischi significativi per la salute dell’operatore. Per i rischi i cui valori di esposizione giornaliera ricadevano nella classe 1 sono state adottate specifiche misure preventive. L'utilizzo di sospensioni, l'ottimizzazione della pavimentazione e la scelta di trattori con pneumatici di ultima generazione sono interventi chiave utilizzati per ridurre l'esposizione alle vibrazioni e preservare la salute dei lavoratori. Per quanto riguarda il rumore, infine, i risultati delle misurazioni sono stati per lo più conformi ai limiti di legge, con l'eccezione dell'idropulitrice, la cui manipolazione ha evidenziato la necessità di introdurre l’utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale. come gli inserti auricolari antirumore, per mitigare gli effetti del rumore durante le attività di pulizia che prevedono l’impiego dell’idropulitrice. In sintesi, l'investimento in politiche e pratiche per garantire un ambiente sicuro e salubre emerge come una priorità per assicurare il benessere dei dipendenti della cantina vinicola sociale.
VALUTAZIONE DEI RISCHI PROFESSIONALI IN UNA CANTINA NEL SETTORE VINICOLO IN OTTEMPERANZA DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008: CASO APPLICATIVO
CACINSCAIA, MARTA
2022/2023
Abstract
Nel settore vitivinicolo, le attività svolte possono comportare rischi significativi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Identificare e valutare tali rischi è essenziale per gestire in modo efficace i potenziali pericoli, riducendo il rischio di incidenti e malattie professionali. Lo scopo della tesi è stato quello di valutare i rischi occupazionali per i lavoratori di una Cantina Sociale vinicola, in conformità con il D. Lgs 81/2008, noto come "Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul lavoro". Prendendo in considerazione il ciclo produttivo, sono stati individuati specifici rischi legati alle fasi di lavorazione quali il processo di vinificazione, trasporto e stoccaggio del prodotto finito. In particolare, sono stati scelti i rischi associati alle manipolazioni di sostanze chimiche, all’esposizione al rumore e alle vibrazioni poiché la maggior parte dei dipendenti è esposta a tali rischi durante le attività lavorative. Per la determinazione del rischio chimico, è stato utilizzato il modello algoritmico di valutazione del rischio Movarisch. Per quanto riguarda invece i rischi fisici, sono state valutate: - l'esposizione al rumore all'interno del luogo di lavoro utilizzando un fonometro - l'esposizione alle vibrazioni derivanti dall’utilizzo di strumenti e mezzi di trasporto vibranti, attraverso l'uso di particolari strumenti noti come accelerometri. Per quanto riguarda i rischi chimici, i valori di rischio ottenuti sono risultati in alcuni casi nella classe di rischio ‘superiore all’irrilevante’ rimanendo comunque inferiori a 40, superando di poche unità i valori associati a ‘rischio irrilevante per la salute’. Ciò ha evidenziato la necessità di implementare alcune procedure, tra cui la formazione del personale, l’adozione di dispositivi di protezione individuale, l’introduzione della sorveglianza sanitaria periodica e il monitoraggio costante dei potenziali agenti tossici nel rispetto delle normative di sicurezza vigenti. Nel caso delle vibrazioni, la valutazione ha evidenziato che la maggior parte dei valori dell’esposizione giornaliera rientravano nelle classi di rischio più basse che non prevedevano l’attuazione di misure correttive per ridurre il grado di esposizione in quanto non comportava l’esistenza di rischi significativi per la salute dell’operatore. Per i rischi i cui valori di esposizione giornaliera ricadevano nella classe 1 sono state adottate specifiche misure preventive. L'utilizzo di sospensioni, l'ottimizzazione della pavimentazione e la scelta di trattori con pneumatici di ultima generazione sono interventi chiave utilizzati per ridurre l'esposizione alle vibrazioni e preservare la salute dei lavoratori. Per quanto riguarda il rumore, infine, i risultati delle misurazioni sono stati per lo più conformi ai limiti di legge, con l'eccezione dell'idropulitrice, la cui manipolazione ha evidenziato la necessità di introdurre l’utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale. come gli inserti auricolari antirumore, per mitigare gli effetti del rumore durante le attività di pulizia che prevedono l’impiego dell’idropulitrice. In sintesi, l'investimento in politiche e pratiche per garantire un ambiente sicuro e salubre emerge come una priorità per assicurare il benessere dei dipendenti della cantina vinicola sociale.File | Dimensione | Formato | |
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