Poeti in piemontese dell’800: sulle tracce di Alfonso Ferrero

Alfonso Ferrero è stato un poeta, scrittore, giornalista, commediografo e attore dialettale torinese che è vissuto a cavallo tra il XIX ed il XX secolo. Le sue opere sono state a lungo dimenticate e la sua figura non adeguatamente valorizzata. Alfonso Ferrero fu un personaggio eclettico che lasciò innumerevoli tracce del suo impegno letterario. Tracce che con il passare dei decenni si sono però sbiadite o, in qualche caso, sembrano addirittura essere del tutto scomparse. Da un punto di vista metodologico il primo passaggio si è pertanto sostanziato in una lunga ed impegnativa ricerca volta ad individuare, e se possibile acquisire, tutti i suoi testi ancora reperibili. Sono quindi stati compulsati le biblioteche o le collezioni private alla ricerca di testimonianze su supporto cartaceo, oppure siti Internet, discovery tool o repository sempre alla ricerca della collocazione dei documenti cartacei o di quelli già digitalizzati. Il secondo momento è stata una minuziosa ricerca presso gli archivi di diverse istituzioni pubbliche e private, per recuperare informazioni biografiche finora assai scarse e comunque mai raccolte in modo sistematico. Infatti i pochi riferimenti alla vita di Alfonso Ferrero sono contenuti in una monografia a lui dedicata e scritta quando era ancora vivo, oltre ad alcune annotazioni che accompagnano le uniche due opere finora ripubblicate (una raccolta di poesie ed un romanzo). Queste poche informazioni biografiche sono state riprodotte in varie circostanze da altri autori, a volte anche in maniera erronea. La considerevole, per non dire enorme, mole di materiale così raccolto ha imposto prima di tutto di limitare la disamina sistematica delle poesie al primo quinquennio di attività, che va dal 1889 al 1893, mentre per il resto delle pubblicazioni si è fatto riferimento a tutto il corso della vita dell’autore. Al termine di questo intenso e complesso sforzo di ricerca e di elaborazione, sono state reperite un gran numero di tracce, sia provenienti dalla penna di Alfonso Ferrero, sia da quelle dei pochi autori che nell’ultimo secolo se ne sono occupati. Sono state così raccolte per la prima volta centinaia di tracce: poesie, racconti, romanzo, copioni teatrali, fotografie, documenti sulla base dei quali ricostruire l'immagine e l'opera d Alfonso Ferrero. Sono pertanto ora possibili due linee di sviluppo delle ricerche. Si può pensare a due distinti progetti, l’uno propedeutico all’altro. Il primo e più urgente consiste nella messa in sicurezza degli scritti attualmente in unica copia e ciò può avvenire solo tramite la digitalizzazione del giornale ’L Birichin custodito nei depositi della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. il secondo sarebbe quello di compulsare la rivista alla ricerca di ogni scritto di Alfonso Ferrero, estendendo la ricerca oltre al limitato periodo di tempo a cui ha dovuto limitarsi questo lavoro. Solo a queste condizioni sarebbe possibile proporre ad un editore o ad un’istituzione culturale pubblica o privata, la realizzazione dell’opera omnia di Ferrero di un’antologia critica ragionata ed il più possibile completa, andando così a colmare una lacuna quasi secolare.