Lo Spiritismo fu un fenomeno culturale sviluppatosi nella metà del XIX secolo in America, diffusosi presto in tutta Europa e in modo particolare nell’Inghilterra vittoriana, caratterizzato da un insieme eterogeneo, mutevole e indeterminato di credenze e pratiche, in cui confluivano il recupero del misticismo e dell’occultismo, offerta terapeutica, intrattenimento e ludicità, ricerca scientifica e religiosità, aventi come nucleo comune la pretesa di poter dimostrare l’immortalità dell’anima mediante la comunicazione con gli spiriti dei defunti effettuata per mezzo di medium dotati di particolari qualità psichiche. Attraverso un approccio storico culturologico e con gli strumenti della teoria della comunicazione e dei media, questa tesi intende ricostruire le dinamiche di diffusione e gli effetti comunicativi all’interno del contesto sociale inglese, le sue connessioni coi principali cambiamenti di ordine strutturale della società democratica, mostrando come le forme comunicative nel contesto della metropoli e la mentalità diffusa orientata alla sperimentazione personale di tipo individualistico, rendessero la diffusione e proliferazione delle pratiche spiritiste imprevedibile, ricostruendo il senso e il significato simbolico che queste varietà di pratiche avevano, sia per chi le offriva sia per chi se ne serviva, e sostenendo infine l’idea che lo Spiritismo possa essere compreso come un primo sintomo di una tendenza di più ampio respiro delle società contemporanee circa i modi di relazionarsi con dimensioni della vita riguardanti il rapporto col sovrasensibile, il religioso, il soprannaturale, confluiti sia nella dimensione di certe pratiche delle spiritualità contemporanee, nonché delle cosiddette discipline olistiche, ma in modo ancora più particolare all’interno delle abitudini scandite dai ritmi del consumo e nelle narrazioni a bassa intensità dell’industria culturale dei media.
Spiritismo vittoriano e dinamiche della bassa intensità
NATALE, MARCO
2022/2023
Abstract
Lo Spiritismo fu un fenomeno culturale sviluppatosi nella metà del XIX secolo in America, diffusosi presto in tutta Europa e in modo particolare nell’Inghilterra vittoriana, caratterizzato da un insieme eterogeneo, mutevole e indeterminato di credenze e pratiche, in cui confluivano il recupero del misticismo e dell’occultismo, offerta terapeutica, intrattenimento e ludicità, ricerca scientifica e religiosità, aventi come nucleo comune la pretesa di poter dimostrare l’immortalità dell’anima mediante la comunicazione con gli spiriti dei defunti effettuata per mezzo di medium dotati di particolari qualità psichiche. Attraverso un approccio storico culturologico e con gli strumenti della teoria della comunicazione e dei media, questa tesi intende ricostruire le dinamiche di diffusione e gli effetti comunicativi all’interno del contesto sociale inglese, le sue connessioni coi principali cambiamenti di ordine strutturale della società democratica, mostrando come le forme comunicative nel contesto della metropoli e la mentalità diffusa orientata alla sperimentazione personale di tipo individualistico, rendessero la diffusione e proliferazione delle pratiche spiritiste imprevedibile, ricostruendo il senso e il significato simbolico che queste varietà di pratiche avevano, sia per chi le offriva sia per chi se ne serviva, e sostenendo infine l’idea che lo Spiritismo possa essere compreso come un primo sintomo di una tendenza di più ampio respiro delle società contemporanee circa i modi di relazionarsi con dimensioni della vita riguardanti il rapporto col sovrasensibile, il religioso, il soprannaturale, confluiti sia nella dimensione di certe pratiche delle spiritualità contemporanee, nonché delle cosiddette discipline olistiche, ma in modo ancora più particolare all’interno delle abitudini scandite dai ritmi del consumo e nelle narrazioni a bassa intensità dell’industria culturale dei media.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/145575