Gli ecosistemi forestali forniscono numerosi servizi ecosistemici, tra i quali si annoverano quelli di supporto alla vita. Le foreste sono costituite da numerosi habitat occupati da molti taxa. Al loro interno, le relazioni e le dinamiche tra specie animali, vegetali e fungine sono molteplici (nidificazione, nutrizione, dispersione dei semi, riparo, ecc.) e il loro studio consente di ottenere una maggiore comprensione dello stato di salute di un ecosistema forestale. Questo approccio multidisciplinare fornisce una base di informazioni utili al fine di condurre una attenta gestione indirizzata verso la tutela delle specie che lo popolano. Una delle interazioni che si possono osservare all’interno degli ecosistemi forestali è la cosiddetta nest web, ovvero la relazione ecologica tra gli alberi, gli scavatori primari di cavità – produttori di nuove cavità all’interno del materiale legnoso, e gli utilizzatori secondari di cavità – i quali, non essendo in grado di scavare attivamente il legno, utilizzano cavità già presenti per la nidificazione, la nutrizione e il riparo. Questo studio si pone come obiettivo l’analisi della nest web che mette in relazione lo scavatore primario picchio rosso maggiore (Dendrocopos major L.) con la civetta nana europea (Glaucidium passerinum L.), utilizzatore secondario di cavità, nelle foreste di conifere della Valle d’Aosta. È infatti noto come questo piccolo rapace utilizzi le cavità dei picidi sia come sito per nidificare, sia come dispensa per lo stoccaggio del cibo nella stagione autunnale in vista della scarsità di prede nella stagione invernale. A tale scopo, è stato adottato un approccio multiscala che considera tre scale spaziali (albero, popolamento e paesaggio) per individuare i driver della selezione degli alberi e delle loro cavità da parte dei due organismi. All’interno di dieci siti distinti sono state analizzate 70 aree di saggio (12 aree con nido di civetta e 58 con nido di picchio) di raggio 10 m, distribuite sull’intero territorio della Valle d’Aosta. Per ogni sito, si sono individuati 1-2 alberi con nidi occupati recentemente da civetta nana (C). Dopodiché, si sono scelti i 5/6 nidi di picchio rosso maggiore (P) più prossimi al nido della civetta nana. Per ogni area di saggio, è stato selezionato un albero controllo (T) appartenente alla stessa specie e con diametro prossimo a quello dell’albero con cavità, ma che non presenti segni di nidificazione. Per ogni albero C e P sono state raccolte due carote legnose con utilizzo del succhiello di Pressler, mentre dagli alberi T un’unica carota. Ogni area di saggio è stata analizzata tramite cavallettamento completo per raccogliere informazioni sulla struttura forestale del popolamento. Partendo dalle aree 5 di saggio, sono state estratte le informazioni spaziali del paesaggio riferite a topografia, clima e vegetazione, usando aree di saggio virtuali con buffer di 10, 20, 40, 80 m. Le carote sono state confrontate mediante test statistici (Kruskal-Wallis e post-hoc di Wilcoxon) per evidenziare differenze significative tra i trattamenti. Partendo da ogni carota si sono calcolati gli accrescimenti annui. Per ogni carotaggio, sono stati raccolti dei frammenti legnosi per condurre un’analisi esplorativa degli agenti cariogeni mediante multiplex-PCR. Le variabili di popolamento e paesaggio sono state analizzate attraverso l’ordinamento multivariato definito con analisi delle componenti principali (PCA). La dimensione delle carote e la percentuale di le

RELAZIONI TRA LA STRUTTURA DELLE FORESTE DELLA VALLE D’AOSTA E LA RETE DI NIDIFICAZIONE (NEST WEB) DEL PICCHIO ROSSO MAGGIORE (DENDROCOPOS MAJOR) E DELLA CIVETTA NANA (GLAUCIDIUM PASSERINUM)

PASTORE, FRANCESCO GUGLIELMO
2022/2023

Abstract

Gli ecosistemi forestali forniscono numerosi servizi ecosistemici, tra i quali si annoverano quelli di supporto alla vita. Le foreste sono costituite da numerosi habitat occupati da molti taxa. Al loro interno, le relazioni e le dinamiche tra specie animali, vegetali e fungine sono molteplici (nidificazione, nutrizione, dispersione dei semi, riparo, ecc.) e il loro studio consente di ottenere una maggiore comprensione dello stato di salute di un ecosistema forestale. Questo approccio multidisciplinare fornisce una base di informazioni utili al fine di condurre una attenta gestione indirizzata verso la tutela delle specie che lo popolano. Una delle interazioni che si possono osservare all’interno degli ecosistemi forestali è la cosiddetta nest web, ovvero la relazione ecologica tra gli alberi, gli scavatori primari di cavità – produttori di nuove cavità all’interno del materiale legnoso, e gli utilizzatori secondari di cavità – i quali, non essendo in grado di scavare attivamente il legno, utilizzano cavità già presenti per la nidificazione, la nutrizione e il riparo. Questo studio si pone come obiettivo l’analisi della nest web che mette in relazione lo scavatore primario picchio rosso maggiore (Dendrocopos major L.) con la civetta nana europea (Glaucidium passerinum L.), utilizzatore secondario di cavità, nelle foreste di conifere della Valle d’Aosta. È infatti noto come questo piccolo rapace utilizzi le cavità dei picidi sia come sito per nidificare, sia come dispensa per lo stoccaggio del cibo nella stagione autunnale in vista della scarsità di prede nella stagione invernale. A tale scopo, è stato adottato un approccio multiscala che considera tre scale spaziali (albero, popolamento e paesaggio) per individuare i driver della selezione degli alberi e delle loro cavità da parte dei due organismi. All’interno di dieci siti distinti sono state analizzate 70 aree di saggio (12 aree con nido di civetta e 58 con nido di picchio) di raggio 10 m, distribuite sull’intero territorio della Valle d’Aosta. Per ogni sito, si sono individuati 1-2 alberi con nidi occupati recentemente da civetta nana (C). Dopodiché, si sono scelti i 5/6 nidi di picchio rosso maggiore (P) più prossimi al nido della civetta nana. Per ogni area di saggio, è stato selezionato un albero controllo (T) appartenente alla stessa specie e con diametro prossimo a quello dell’albero con cavità, ma che non presenti segni di nidificazione. Per ogni albero C e P sono state raccolte due carote legnose con utilizzo del succhiello di Pressler, mentre dagli alberi T un’unica carota. Ogni area di saggio è stata analizzata tramite cavallettamento completo per raccogliere informazioni sulla struttura forestale del popolamento. Partendo dalle aree 5 di saggio, sono state estratte le informazioni spaziali del paesaggio riferite a topografia, clima e vegetazione, usando aree di saggio virtuali con buffer di 10, 20, 40, 80 m. Le carote sono state confrontate mediante test statistici (Kruskal-Wallis e post-hoc di Wilcoxon) per evidenziare differenze significative tra i trattamenti. Partendo da ogni carota si sono calcolati gli accrescimenti annui. Per ogni carotaggio, sono stati raccolti dei frammenti legnosi per condurre un’analisi esplorativa degli agenti cariogeni mediante multiplex-PCR. Le variabili di popolamento e paesaggio sono state analizzate attraverso l’ordinamento multivariato definito con analisi delle componenti principali (PCA). La dimensione delle carote e la percentuale di le
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
821862_tesi_pastore.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.94 MB
Formato Adobe PDF
1.94 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/145554