La viticultura nel dipartimento del Var, nel sud della Francia, ha una grande importanza economica. Tuttavia, in questi ultimi anni, a causa di effetti, diretti o indiretti, del cambiamento climatico, i viticoltori si trovano ad affrontare alcune difficoltà, come lo sviluppo di malattie crittogamiche che non sono tipiche del dipartimento, aumento della temperatura media ed intensificazione di fenomeni estremi come le ondate di calore. Il presente studio ha come primo obiettivo quello di valutare delle strategie di lotta contro la peronospora e l’oidio in viticoltura biologica, utilizzando prodotti di biocontrollo, alternativi od accessori a zolfo e rame. Il secondo obiettivo è quello di valutare l’effetto di reti ombreggianti sullo stress idrico, sul microclima e sul ritardo della maturazione delle uve. Per quanto riguarda la sperimentazione sulle malattie crittogamiche, sono stati testati dei prodotti di biocontrollo che sono già sul mercato, ma di cui non si conosceva l’adattabilità nel contesto pedoclimatico del Var. I prodotti testati sono Sonata (Bacillus pumilus), Vitisan (idrogenocarbonato di potassio) e Carpet (idrogenocarbonato di sodio) contro l’oidio, e sono stati confrontati con un testimone non trattato, con un testimone trattato con zolfo, con un testimone trattato con dose dimezzata di zolfo e, infine, con un testimone trattato con zolfo solamente fino all’allegagione. Invece, contro la peronospora sono stati testati Salix (biostimulante a base d’infusione di vimini), Arvense (fertilizzante a base d’infusione di equiseto) ed Essen’ciel (fungicida naturale a base d’olio essenziale di arancia dolce) e confrontati con un testimone non trattato ed un altro trattato regolarmente con il rame. I risultati ottenuti sono stati confrontati con i risultati dell’annata 2022. A causa delle forti piogge che si sono verificate nei mesi di maggio e giugno nel Var, lo sviluppo di queste malattie crittogamiche è molto diverso e molto più intenso rispetto all’anno scorso, in cui la stagione estiva è stata calda e secca. Per quanto riguarda la peronospora i risultati ottenuti testimoniano che i prodotti testati hanno funzionato, ma non abbastanza da poter sostituire il rame. Invece, nel caso dell’oidio non sono stati ottenuti risultati promettenti, forse anche a causa della forte pressione di infezione del fungo nella corrente annata. Considerando poi i costi di utilizzo di questi prodotti alternativi la sperimentazione ha dimostrato che non è possibile sostituire rame e zolfo con prodotti di biocontrollo per lo meno in un’annata, come questa, con fortissime pressioni di malattie crittogamiche. Al contrario, possono essere utilizzati in annate più secche in cui la pressione delle malattie è medio-bassa. In merito alla sperimentazione sulle reti ombreggianti di tipo verticale, le uniche autorizzate nella viticoltura da vino, sono stati confrontati diversi stati fenologici in cui le reti sono state apposte sulla vegetazione, diversi gradi di ombreggiatura e diverse condizioni pedologiche del dipartimento. La sperimentazione è stata svolta sulla varietà Grenache. Le prime reti sono state abbassate al germogliamento, altre all’allegagione e altre all’invaiatura. I gradi di ombreggiamento sono stati 20% con una rete di colore bianco, tipicamente usata per l’antigrandine, 50% con una rete nera e 0% per il testimone. Infine, i due vigneti in cui la sperimentazione è stata portata a termine, sono posizionati uno al nord del dipartimento, nel comune
New approaches in viticulture in the Var department: effect of biocontrol products on powdery and downy mildews in organic management and the use of shading nets to manage water stress.
PAVARINO, MARTA
2022/2023
Abstract
La viticultura nel dipartimento del Var, nel sud della Francia, ha una grande importanza economica. Tuttavia, in questi ultimi anni, a causa di effetti, diretti o indiretti, del cambiamento climatico, i viticoltori si trovano ad affrontare alcune difficoltà, come lo sviluppo di malattie crittogamiche che non sono tipiche del dipartimento, aumento della temperatura media ed intensificazione di fenomeni estremi come le ondate di calore. Il presente studio ha come primo obiettivo quello di valutare delle strategie di lotta contro la peronospora e l’oidio in viticoltura biologica, utilizzando prodotti di biocontrollo, alternativi od accessori a zolfo e rame. Il secondo obiettivo è quello di valutare l’effetto di reti ombreggianti sullo stress idrico, sul microclima e sul ritardo della maturazione delle uve. Per quanto riguarda la sperimentazione sulle malattie crittogamiche, sono stati testati dei prodotti di biocontrollo che sono già sul mercato, ma di cui non si conosceva l’adattabilità nel contesto pedoclimatico del Var. I prodotti testati sono Sonata (Bacillus pumilus), Vitisan (idrogenocarbonato di potassio) e Carpet (idrogenocarbonato di sodio) contro l’oidio, e sono stati confrontati con un testimone non trattato, con un testimone trattato con zolfo, con un testimone trattato con dose dimezzata di zolfo e, infine, con un testimone trattato con zolfo solamente fino all’allegagione. Invece, contro la peronospora sono stati testati Salix (biostimulante a base d’infusione di vimini), Arvense (fertilizzante a base d’infusione di equiseto) ed Essen’ciel (fungicida naturale a base d’olio essenziale di arancia dolce) e confrontati con un testimone non trattato ed un altro trattato regolarmente con il rame. I risultati ottenuti sono stati confrontati con i risultati dell’annata 2022. A causa delle forti piogge che si sono verificate nei mesi di maggio e giugno nel Var, lo sviluppo di queste malattie crittogamiche è molto diverso e molto più intenso rispetto all’anno scorso, in cui la stagione estiva è stata calda e secca. Per quanto riguarda la peronospora i risultati ottenuti testimoniano che i prodotti testati hanno funzionato, ma non abbastanza da poter sostituire il rame. Invece, nel caso dell’oidio non sono stati ottenuti risultati promettenti, forse anche a causa della forte pressione di infezione del fungo nella corrente annata. Considerando poi i costi di utilizzo di questi prodotti alternativi la sperimentazione ha dimostrato che non è possibile sostituire rame e zolfo con prodotti di biocontrollo per lo meno in un’annata, come questa, con fortissime pressioni di malattie crittogamiche. Al contrario, possono essere utilizzati in annate più secche in cui la pressione delle malattie è medio-bassa. In merito alla sperimentazione sulle reti ombreggianti di tipo verticale, le uniche autorizzate nella viticoltura da vino, sono stati confrontati diversi stati fenologici in cui le reti sono state apposte sulla vegetazione, diversi gradi di ombreggiatura e diverse condizioni pedologiche del dipartimento. La sperimentazione è stata svolta sulla varietà Grenache. Le prime reti sono state abbassate al germogliamento, altre all’allegagione e altre all’invaiatura. I gradi di ombreggiamento sono stati 20% con una rete di colore bianco, tipicamente usata per l’antigrandine, 50% con una rete nera e 0% per il testimone. Infine, i due vigneti in cui la sperimentazione è stata portata a termine, sono posizionati uno al nord del dipartimento, nel comuneFile | Dimensione | Formato | |
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