La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è una patologia intestinale cronica ad elevato impatto sociosanitario. In assenza di biomarcatori e anomalie strutturali rilevabili, la diagnosi si fonda sulla valutazione dei sintomi gastrointestinali, in particolare dolore addominale, abitudini intestinali disordinate e forma anomala delle feci. Come i fenotipi clinici, anche i meccanismi fisiopatologici sono eterogenei. La multifattorialità del disturbo rende complessa l’identificazione di un bersaglio terapeutico, pertanto le raccomandazioni dietetiche rappresentano l’approccio clinico di prima linea. La ricerca sulle terapie dietetiche si è dedicata alla limitazione di oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili, noti come FODMAPs, i quali esacerbano la sintomatologia. Tuttavia, trattandosi di un approccio dietetico restrittivo, aumenta la possibilità di un apporto inadeguato di nutrienti e di alterazione del microbioma e della permeabilità intestinale. Sebbene i probiotici sembrino avere effetti benefici nel migliorare questo effetto collaterale, il loro funzionamento è ancora relativamente sconosciuto. Gli alimenti fermentati costituiscono un veicolo tramite il quale fornire ceppi probiotici, permettono di modulare il microbiota intestinale che occupa un ruolo chiave nell’eziologia del disturbo. In tal senso, questo studio mira ad esplorare l’impatto di una dieta a ridotto contenuto di FODMAPs integrata con latte e fagioli fermentati con Lactobacillus paracasei CNCM I-5220 sulla gravità dei sintomi e sulla qualità di vita su una coorte di 16 soggetti di età compresa fra i 18 e i 70 anni con diagnosi di IBS con sintomi predominanti di costipazione (IBS-C), diarrea (IBS-D) e con abitudini intestinali miste (IBS-M). I pazienti sono stati sottoposti a un protocollo dietetico convenzionale low FODMAP per due settimane, seguite da una settimana di dieta low FODMAP integrata con latte fermentato e una settimana di dieta low FODMAP integrata con fagioli fermentati. Al fine di indagare sui cambiamenti nei sintomi e nella qualità di vita, i soggetti hanno compilato la scala di valutazione dei sintomi gastrointestinali (IBS- GSRS) e il questionario sulla qualità della vita dell’IBS (IBS-QoL) al basale e alla fine di ogni settimana di intervento. Considerando l’intera coorte, la dieta low FODMAP non ha incrementato la qualità della vita, mentre ha ridotto significativamente i sintomi. La supplementazione di alimenti fermentabili non ha avuto effetti degni di nota, in particolare sembra ridurre i sintomi nei pazienti con IBS-C e IBS-M, ma aggravarli nei pazienti con IBS-D.
Dieta low FODMAP e alimenti fermentati: rimodellamento delle interazioni fra ospite e microbiota per il controllo e la prevenzione della sindrome dell’intestino irritabile
FATIGA, MARTINA
2022/2023
Abstract
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è una patologia intestinale cronica ad elevato impatto sociosanitario. In assenza di biomarcatori e anomalie strutturali rilevabili, la diagnosi si fonda sulla valutazione dei sintomi gastrointestinali, in particolare dolore addominale, abitudini intestinali disordinate e forma anomala delle feci. Come i fenotipi clinici, anche i meccanismi fisiopatologici sono eterogenei. La multifattorialità del disturbo rende complessa l’identificazione di un bersaglio terapeutico, pertanto le raccomandazioni dietetiche rappresentano l’approccio clinico di prima linea. La ricerca sulle terapie dietetiche si è dedicata alla limitazione di oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili, noti come FODMAPs, i quali esacerbano la sintomatologia. Tuttavia, trattandosi di un approccio dietetico restrittivo, aumenta la possibilità di un apporto inadeguato di nutrienti e di alterazione del microbioma e della permeabilità intestinale. Sebbene i probiotici sembrino avere effetti benefici nel migliorare questo effetto collaterale, il loro funzionamento è ancora relativamente sconosciuto. Gli alimenti fermentati costituiscono un veicolo tramite il quale fornire ceppi probiotici, permettono di modulare il microbiota intestinale che occupa un ruolo chiave nell’eziologia del disturbo. In tal senso, questo studio mira ad esplorare l’impatto di una dieta a ridotto contenuto di FODMAPs integrata con latte e fagioli fermentati con Lactobacillus paracasei CNCM I-5220 sulla gravità dei sintomi e sulla qualità di vita su una coorte di 16 soggetti di età compresa fra i 18 e i 70 anni con diagnosi di IBS con sintomi predominanti di costipazione (IBS-C), diarrea (IBS-D) e con abitudini intestinali miste (IBS-M). I pazienti sono stati sottoposti a un protocollo dietetico convenzionale low FODMAP per due settimane, seguite da una settimana di dieta low FODMAP integrata con latte fermentato e una settimana di dieta low FODMAP integrata con fagioli fermentati. Al fine di indagare sui cambiamenti nei sintomi e nella qualità di vita, i soggetti hanno compilato la scala di valutazione dei sintomi gastrointestinali (IBS- GSRS) e il questionario sulla qualità della vita dell’IBS (IBS-QoL) al basale e alla fine di ogni settimana di intervento. Considerando l’intera coorte, la dieta low FODMAP non ha incrementato la qualità della vita, mentre ha ridotto significativamente i sintomi. La supplementazione di alimenti fermentabili non ha avuto effetti degni di nota, in particolare sembra ridurre i sintomi nei pazienti con IBS-C e IBS-M, ma aggravarli nei pazienti con IBS-D.File | Dimensione | Formato | |
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