I pesci d’acqua dolce sono minacciati dall’attività dell’uomo in molte regioni del pianeta, ma oltre alla minaccia antropica ed alla perdita di habitat vi è anche il problema delle specie alloctone invasive. Per quanto riguarda il Po tra le specie alloctone di maggiore interesse c’è il Silurus glanis, che originario della parte inferiore del bacino del Danubio, ha trovato nel Po una nuova nicchia ecologica, dove, essendo un grande predatore, minaccia seriamente gran parte delle specie autoctone. Lo studio sul Silurus glanis nel Po fa rientra in un progetto europeo chiamato Life Minnow. L’area di studio comprende un tratto del Po tra due dighe ed un canale a San Mauro Torinese. Lo studio, che ha come obiettivo finale capire gli spostamenti e le abitudini del Silurus glanis in un tratto antropizzato del Po, è stato suddiviso in più parti. Nella prima gli esemplari sono stati catturati e marcati trentuno esemplari con radiotag e nuovamente rilasciati per monitorarne gli spostamenti. Nella fase successiva gli individui marcati sono stati rintracciati mediante tracking da stazioni fisse e tracking manuale ed i dati ottenuti salvati per l’ultima fase. In quest’ultima i dati ottenuti durante il tracking sono stati elaborati mediante R e R Studio. Dei trentuno esemplari marcato solo uno è scomparso, probabilmente perché è stato pescato. Dall’analisi dei dati si è visto che gli esemplari marcati percorrono una distanza maggiore nei periodi in cui la temperatura dell’acqua è maggiore e che presentano una buona stanzialità, in quanto la maggior parte degli individui è stato trovato nei pressi di una massicciata sul lato orografico destro dell’asta fluviale. Per quanto riguarda l’uso del canale artificiale, si è visto che non è stato frequentato dagli individui marcati. Quindi per quanto riguarda lo studio si è potuto concludere che i siluri non si muovono molto ed il periodo migliore per una rimozione corrisponde ai mesi dell’anno in cui il regime è di magra e la temperatura dell’acqua è bassa in quanto sono poco mobili.
Spostamenti del Silurus glanis in un tratto antropizzato del fiume Po mediante radiotracking
IAIA, DANIELE
2022/2023
Abstract
I pesci d’acqua dolce sono minacciati dall’attività dell’uomo in molte regioni del pianeta, ma oltre alla minaccia antropica ed alla perdita di habitat vi è anche il problema delle specie alloctone invasive. Per quanto riguarda il Po tra le specie alloctone di maggiore interesse c’è il Silurus glanis, che originario della parte inferiore del bacino del Danubio, ha trovato nel Po una nuova nicchia ecologica, dove, essendo un grande predatore, minaccia seriamente gran parte delle specie autoctone. Lo studio sul Silurus glanis nel Po fa rientra in un progetto europeo chiamato Life Minnow. L’area di studio comprende un tratto del Po tra due dighe ed un canale a San Mauro Torinese. Lo studio, che ha come obiettivo finale capire gli spostamenti e le abitudini del Silurus glanis in un tratto antropizzato del Po, è stato suddiviso in più parti. Nella prima gli esemplari sono stati catturati e marcati trentuno esemplari con radiotag e nuovamente rilasciati per monitorarne gli spostamenti. Nella fase successiva gli individui marcati sono stati rintracciati mediante tracking da stazioni fisse e tracking manuale ed i dati ottenuti salvati per l’ultima fase. In quest’ultima i dati ottenuti durante il tracking sono stati elaborati mediante R e R Studio. Dei trentuno esemplari marcato solo uno è scomparso, probabilmente perché è stato pescato. Dall’analisi dei dati si è visto che gli esemplari marcati percorrono una distanza maggiore nei periodi in cui la temperatura dell’acqua è maggiore e che presentano una buona stanzialità, in quanto la maggior parte degli individui è stato trovato nei pressi di una massicciata sul lato orografico destro dell’asta fluviale. Per quanto riguarda l’uso del canale artificiale, si è visto che non è stato frequentato dagli individui marcati. Quindi per quanto riguarda lo studio si è potuto concludere che i siluri non si muovono molto ed il periodo migliore per una rimozione corrisponde ai mesi dell’anno in cui il regime è di magra e la temperatura dell’acqua è bassa in quanto sono poco mobili.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/145373