Il mais è la prima coltura per produzione nel mondo, con un consumo crescente per impieghi alimentari nell’ambito delle filiere gluten free. Le varietà a libera impollinazione, tradizionalmente coltivate a livello locale, hanno alte rese molitorie e valore nutrizionale, associate ad una bassa produttività e tolleranza a stress e malattie. Oggi la filiera alimentare della molitura a secco necessita mais sano, con alte rese e prezzi non troppo elevati, mentre il consumatore richiede prodotti con un buon contenuto nutrizionale. Per cercare di soddisfare entrambe le richieste, è stato avviato in Piemonte il progetto MECA, al fine di ottenere il miglioramento genetico della varietà tradizionale Pignoletto Rosso per ottenere un ibrido che unisca le caratteristiche tecnologiche e qualitative della landrace con l’affidabilità agronomica e sanitaria dell’ibrido convenzionale. Lo scopo del lavoro è stato quello di analizzare e quantificare il contenuto di composti bioattivi presenti nella granella delle nuove varietà ibride di Pignoletto e confrontarli con quello di alcuni testimoni ibridi. Le prove sperimentali sono state organizzate in due approfondimenti, realizzati in due anni, 2021 e 2022. Nel primo approfondimento è stato svolto un confronto varietale, con sistema colturale biologico ad Ivrea e convenzionale a Romano Canavese, tra il Pignoletto rosso, 4 cultivar ibride con le caratteristiche dei germoplasmi autoctoni (Morello, ISH302 e Peila 08 e 48 ottenuti dal Pignoletto) e due ibridi di riferimento commerciale (P1547 e DKC6092). Per ciascuna di queste varietà sono stati analizzati i parametri qualitativi, il contenuto di proteine, il colore della granella e della farina integrale, il contenuto di acidi fenolici e carotenoidi e la capacità antiossidante totale. Il secondo approfondimento ha valutato il comportamento qualitativo degli ibridi di Pignoletto rispetto alle varietà a libera impollinazione ed al testimone P1547, considerando più situazioni produttive, con 4 località e 2 campagne agrarie. Gli ibridi innovativi hanno dimostrato una produttività maggiore, caratteristiche fenotipiche con granelle meno rosse e più gialle rispetto al Pignoletto ed un buon mantenimento dei caratteri qualitativi e salutistici, grazie al contenuto proteico alto ed a quello di carotenoidi ed acidi fenolici intermedio fra le varietà a libera impollinazione ed ibride. Tra i 2 genotipi ibridi innovativi ci sono state delle chiare differenze di valore salutistico, con Peila 48 che è risultato più ricco di composti bioattivi rispetto a Peila 08. Questo miglioramento della qualità rende i nuovi genotipi particolarmente interessanti in ambito alimentare per la produzione di farine e prodotti ad alto valore salutistico ed allo stesso tempo la buona produttività ne rende più sostenibile la coltivazione e l’acquisto da parte degli attori della filiera del dry milling, consentendone lo sviluppo in un contesto di prezzi adeguati sia per il produttore sia per il consumatore.
Contenuto di composti bioattivi di nuovi genotipi di mais per la produzione di farine alimentari ad alto valore salutistico
CANNATA, MARTINA
2022/2023
Abstract
Il mais è la prima coltura per produzione nel mondo, con un consumo crescente per impieghi alimentari nell’ambito delle filiere gluten free. Le varietà a libera impollinazione, tradizionalmente coltivate a livello locale, hanno alte rese molitorie e valore nutrizionale, associate ad una bassa produttività e tolleranza a stress e malattie. Oggi la filiera alimentare della molitura a secco necessita mais sano, con alte rese e prezzi non troppo elevati, mentre il consumatore richiede prodotti con un buon contenuto nutrizionale. Per cercare di soddisfare entrambe le richieste, è stato avviato in Piemonte il progetto MECA, al fine di ottenere il miglioramento genetico della varietà tradizionale Pignoletto Rosso per ottenere un ibrido che unisca le caratteristiche tecnologiche e qualitative della landrace con l’affidabilità agronomica e sanitaria dell’ibrido convenzionale. Lo scopo del lavoro è stato quello di analizzare e quantificare il contenuto di composti bioattivi presenti nella granella delle nuove varietà ibride di Pignoletto e confrontarli con quello di alcuni testimoni ibridi. Le prove sperimentali sono state organizzate in due approfondimenti, realizzati in due anni, 2021 e 2022. Nel primo approfondimento è stato svolto un confronto varietale, con sistema colturale biologico ad Ivrea e convenzionale a Romano Canavese, tra il Pignoletto rosso, 4 cultivar ibride con le caratteristiche dei germoplasmi autoctoni (Morello, ISH302 e Peila 08 e 48 ottenuti dal Pignoletto) e due ibridi di riferimento commerciale (P1547 e DKC6092). Per ciascuna di queste varietà sono stati analizzati i parametri qualitativi, il contenuto di proteine, il colore della granella e della farina integrale, il contenuto di acidi fenolici e carotenoidi e la capacità antiossidante totale. Il secondo approfondimento ha valutato il comportamento qualitativo degli ibridi di Pignoletto rispetto alle varietà a libera impollinazione ed al testimone P1547, considerando più situazioni produttive, con 4 località e 2 campagne agrarie. Gli ibridi innovativi hanno dimostrato una produttività maggiore, caratteristiche fenotipiche con granelle meno rosse e più gialle rispetto al Pignoletto ed un buon mantenimento dei caratteri qualitativi e salutistici, grazie al contenuto proteico alto ed a quello di carotenoidi ed acidi fenolici intermedio fra le varietà a libera impollinazione ed ibride. Tra i 2 genotipi ibridi innovativi ci sono state delle chiare differenze di valore salutistico, con Peila 48 che è risultato più ricco di composti bioattivi rispetto a Peila 08. Questo miglioramento della qualità rende i nuovi genotipi particolarmente interessanti in ambito alimentare per la produzione di farine e prodotti ad alto valore salutistico ed allo stesso tempo la buona produttività ne rende più sostenibile la coltivazione e l’acquisto da parte degli attori della filiera del dry milling, consentendone lo sviluppo in un contesto di prezzi adeguati sia per il produttore sia per il consumatore.File | Dimensione | Formato | |
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