Negli ultimi vent'anni, c'è stata una notevole crescita nella produzione di cibo, principalmente a causa dell'aumento della popolazione mondiale da 6 a 8 miliardi di persone. Questo ha portato a una significativa quantità di rifiuti alimentari da smaltire, contribuendo all'aggravarsi del cambiamento climatico globale. La comunità scientifica sta cercando di promuovere una transizione da un modello economico lineare a uno circolare, che prevede un utilizzo più efficiente e sostenibile dei rifiuti alimentari, spesso ricchi di nutrienti e composti bioattivi. Alcuni rifiuti agroindustriali derivati dalla lavorazione della frutta, come la cuticola di nocciola, contengono preziosi composti benefici per la salute umana e animale, come antiossidanti, agenti antimicrobici e acidi grassi insaturi a catena lunga. Durante la lavorazione delle nocciole, il guscio e la cuticola vengono scartati. La cuticola, che costituisce il 2,5% del peso totale del frutto, è ricca di lipidi, principalmente acido oleico, polifenoli e vitamina E, rendendola adatta all'uso nell'alimentazione animale. L'uso della cuticola nei mangimi può contribuire a ridurre l'impatto ambientale delle produzioni agroindustriali e zootecniche, oltre a ridurre i costi di alimentazione degli animali. Lo studio ha coinvolto 24 suini meticci con un peso medio di 72 kg, alimentati con due diverse diete: una di controllo con mangime convenzionale e una trattata in cui il 10% del mangime è stato sostituito con cuticola di nocciola. Nel periodo di finissaggio, i suini del gruppo con la cuticola hanno ingerito complessivamente circa 10 kg in meno di mangime, migliorando l'efficienza alimentare e l'aumento medio giornaliero dei suini. Questi risultati sono stati economicamente significativi, riducendo i costi di alimentazione. La qualità chimica e fisica della carne dei suini non ha subito variazioni significative, il che è un risultato positivo. Inoltre, la composizione acida della carne è stata influenzata positivamente dalla dieta con la cuticola, con una diminuzione degli acidi grassi saturi e una riduzione dell'acido arachidonico, noto per il suo ruolo negativo nella salute umana. Inoltre, i suini alimentati con la cuticola avevano livelli più alti di colesterolo ad alta densità (HDL), noto come "colesterolo buono". In conclusione, la cuticola di nocciola può essere utilizzata con successo nell'alimentazione dei suini durante la fase di finissaggio, migliorando le prestazioni produttive degli animali e alcune caratteristiche nutrizionali della carne. Inoltre, contribuisce alla sostenibilità economica e ambientale, riducendo i costi di alimentazione e consentendo il riutilizzo di un rifiuto che altrimenti verrebbe smaltito.
Utilizzo della cuticola di nocciola nell’alimentazione dei suini all’ingrasso: effetti sulle performance produttive e sulla qualità della carne
NAVAGLIA, SARA
2022/2023
Abstract
Negli ultimi vent'anni, c'è stata una notevole crescita nella produzione di cibo, principalmente a causa dell'aumento della popolazione mondiale da 6 a 8 miliardi di persone. Questo ha portato a una significativa quantità di rifiuti alimentari da smaltire, contribuendo all'aggravarsi del cambiamento climatico globale. La comunità scientifica sta cercando di promuovere una transizione da un modello economico lineare a uno circolare, che prevede un utilizzo più efficiente e sostenibile dei rifiuti alimentari, spesso ricchi di nutrienti e composti bioattivi. Alcuni rifiuti agroindustriali derivati dalla lavorazione della frutta, come la cuticola di nocciola, contengono preziosi composti benefici per la salute umana e animale, come antiossidanti, agenti antimicrobici e acidi grassi insaturi a catena lunga. Durante la lavorazione delle nocciole, il guscio e la cuticola vengono scartati. La cuticola, che costituisce il 2,5% del peso totale del frutto, è ricca di lipidi, principalmente acido oleico, polifenoli e vitamina E, rendendola adatta all'uso nell'alimentazione animale. L'uso della cuticola nei mangimi può contribuire a ridurre l'impatto ambientale delle produzioni agroindustriali e zootecniche, oltre a ridurre i costi di alimentazione degli animali. Lo studio ha coinvolto 24 suini meticci con un peso medio di 72 kg, alimentati con due diverse diete: una di controllo con mangime convenzionale e una trattata in cui il 10% del mangime è stato sostituito con cuticola di nocciola. Nel periodo di finissaggio, i suini del gruppo con la cuticola hanno ingerito complessivamente circa 10 kg in meno di mangime, migliorando l'efficienza alimentare e l'aumento medio giornaliero dei suini. Questi risultati sono stati economicamente significativi, riducendo i costi di alimentazione. La qualità chimica e fisica della carne dei suini non ha subito variazioni significative, il che è un risultato positivo. Inoltre, la composizione acida della carne è stata influenzata positivamente dalla dieta con la cuticola, con una diminuzione degli acidi grassi saturi e una riduzione dell'acido arachidonico, noto per il suo ruolo negativo nella salute umana. Inoltre, i suini alimentati con la cuticola avevano livelli più alti di colesterolo ad alta densità (HDL), noto come "colesterolo buono". In conclusione, la cuticola di nocciola può essere utilizzata con successo nell'alimentazione dei suini durante la fase di finissaggio, migliorando le prestazioni produttive degli animali e alcune caratteristiche nutrizionali della carne. Inoltre, contribuisce alla sostenibilità economica e ambientale, riducendo i costi di alimentazione e consentendo il riutilizzo di un rifiuto che altrimenti verrebbe smaltito.File | Dimensione | Formato | |
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