Visti i sempre maggiori effetti in tutto il pianeta della crisi climatica, l’elaborato cerca di illustrare diverse situazioni in cui l’arte può essere considerata un mezzo efficace per comunicare questa crisi e per stimolare le persone, da quelle comuni a quelle più influenti, ad agire per contrastare questi effetti. Inizialmente si illustra come l’arte in generale grazie alle sue caratteristiche può essere un potente mezzo comunicativo. Poi si elabora il caso della Land Art, corrente di arte contemporanea, e di un suo esponente, Richard Long, che tramite l’utilizzo di elementi naturali o di opere nella natura, hanno lo scopo di evidenziare le caratteristiche e la varietà della natura. Questo è utile per incitare gli osservatori a salvaguardare la natura e l’ecosistema di cui facciamo parte, elementi necessari per la sopravvivenza dell’essere umano. Successivamente si affronta il tema dei rifiuti e di come alcuni artisti, come Jenny Odell, per consapevolizzare su questo problema hanno deciso di utilizzarli per la realizzazione delle loro opere, andando a svilupparsi la corrente d’arte contemporanea chiamata Trash Art. In questa parte viene anche elaborato il caso del museo virtuale di Archeoplastica, organizzazione che si occupa di ripulire i mari e le spiagge dalla plastica. Viene in seguito illustrata la vicenda della discarica di Peccioli, che è diventata un luogo di cultura e un museo a cielo aperto. Nella sezione successiva viene illustrato il fenomeno dell’Artivismo che coniuga il mondo dell’arte e quello dell’attivismo, ovvero della politica. Appartengono a questo fenomeno molti street artist e in questo elaborato viene analizzato il caso dell’artista inglese Banksy, noto per le sue opere ironiche e critiche. Tra i tanti temi che affronta troviamo quello della crisi climatica e in questo elaborato si analizzano diverse opere con cui l’artista critica la classe dirigente odierna e cerca di consapevolizzare su questo tema. Per concludere si prende in esame una modalità diversa in cui l’arte viene utilizzata per protestare contro la non azione dei politici o delle persone influenti per contrastare la crisi climatica. Dopo una breve illustrazione della formazione del movimento ambientalista e della discussione dei movimenti di Just Stop Oil, Extinction Rebellion e Ultima Generazione, si prendono in esame gli eventi accaduti in diversi musei. In questi episodi diversi attivisti si sono incollati alle pareti o hanno imbrattato quadri per portare all’attenzione dell’opinione pubblica le azioni di supporto ai combustibili fossili e le non azioni verso la mitigazione degli effetti della crisi climatica. Si analizzeranno poi dei dati che illustrano il funzionamento o meno di queste strategie comunicative.

Artivismo e Land Art per comunicare la crisi climatica, un'analisi ecolinguistica.

PASTORE, LAURA
2022/2023

Abstract

Visti i sempre maggiori effetti in tutto il pianeta della crisi climatica, l’elaborato cerca di illustrare diverse situazioni in cui l’arte può essere considerata un mezzo efficace per comunicare questa crisi e per stimolare le persone, da quelle comuni a quelle più influenti, ad agire per contrastare questi effetti. Inizialmente si illustra come l’arte in generale grazie alle sue caratteristiche può essere un potente mezzo comunicativo. Poi si elabora il caso della Land Art, corrente di arte contemporanea, e di un suo esponente, Richard Long, che tramite l’utilizzo di elementi naturali o di opere nella natura, hanno lo scopo di evidenziare le caratteristiche e la varietà della natura. Questo è utile per incitare gli osservatori a salvaguardare la natura e l’ecosistema di cui facciamo parte, elementi necessari per la sopravvivenza dell’essere umano. Successivamente si affronta il tema dei rifiuti e di come alcuni artisti, come Jenny Odell, per consapevolizzare su questo problema hanno deciso di utilizzarli per la realizzazione delle loro opere, andando a svilupparsi la corrente d’arte contemporanea chiamata Trash Art. In questa parte viene anche elaborato il caso del museo virtuale di Archeoplastica, organizzazione che si occupa di ripulire i mari e le spiagge dalla plastica. Viene in seguito illustrata la vicenda della discarica di Peccioli, che è diventata un luogo di cultura e un museo a cielo aperto. Nella sezione successiva viene illustrato il fenomeno dell’Artivismo che coniuga il mondo dell’arte e quello dell’attivismo, ovvero della politica. Appartengono a questo fenomeno molti street artist e in questo elaborato viene analizzato il caso dell’artista inglese Banksy, noto per le sue opere ironiche e critiche. Tra i tanti temi che affronta troviamo quello della crisi climatica e in questo elaborato si analizzano diverse opere con cui l’artista critica la classe dirigente odierna e cerca di consapevolizzare su questo tema. Per concludere si prende in esame una modalità diversa in cui l’arte viene utilizzata per protestare contro la non azione dei politici o delle persone influenti per contrastare la crisi climatica. Dopo una breve illustrazione della formazione del movimento ambientalista e della discussione dei movimenti di Just Stop Oil, Extinction Rebellion e Ultima Generazione, si prendono in esame gli eventi accaduti in diversi musei. In questi episodi diversi attivisti si sono incollati alle pareti o hanno imbrattato quadri per portare all’attenzione dell’opinione pubblica le azioni di supporto ai combustibili fossili e le non azioni verso la mitigazione degli effetti della crisi climatica. Si analizzeranno poi dei dati che illustrano il funzionamento o meno di queste strategie comunicative.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/145248