I depositi deltizi sono un ottimo registro delle variazioni ambientali e dell’impatto antropico riguardante l’intero bacino idrografico del fiume. Questo studio si è concentrato sull’analisi di una carota sedimentaria di 263,5 cm di spessore prelevata nel fondale del Mar Adriatico antistante il delta del Po, a 21.6 m di profondità nella zona di prodelta, con lo scopo di monitorare i cambiamenti ambientali e l’impatto antropico riguardante il periodo storico che intercorre tra il 1840 e il 2015, che include il boom economico italiano del secondo dopoguerra. A tale scopo sono state prodotte analisi quantitative dei foraminiferi bentonici, che sono state comparate con dati già elaborati precedentemente dal personale ISMAR del CNR di Bologna, riguardanti associazioni a foraminiferi bentonici, elementi in traccia e carbonio organico. Oltre all’analisi delle variazioni delle associazioni a foraminiferi bentonici, sono stati calcolati e analizzati gli indici ambientali tra cui Foram-AMBI e Exp (H’bc), solitamente usati per monitorare la qualità ambientale delle acque di fondo di ambienti marini attuali. Il confronto fra associazioni a foraminiferi bentonici, indici, elementi in traccia e carbonio organico ha permesso di identificare un trend di diminuzione dell’influenza fluviale durante la fine dell'800 e l'inizio del ‘900, dovuto al cambiamento delle principali foci deltizie, che da quelle meridionali (Po di Goro e di Tolle), prossime al sito del carotaggio, sono migrate verso nord (Po di Pilla). Successivamente, l’aumento dell’impatto antropico a partire dall’anno 1945 e la sua accelerazione a partire dal 1960 sono evidenti tramite l’analisi dell’andamento di Pb/Ni e Zn/Ni. Tale impatto ha contribuito a modificare l’associazione a foraminiferi bentonici, portando alla dominanza della specie Nonionella stella sull’intera associazione. La dominanza di questo taxon corrisponde ad un peggioramento della qualità ambientale rilevato dagli indici Foram-AMBI e Exp (H’bc). Dal 1990 fino al 2015, in seguito all’attuazione delle prime legislazioni ambientali italiane, si è osservato un miglioramento delle condizioni ambientali e delle associazioni a foraminiferi bentonici, che sono tornate ad essere più diversificate, seppur si sia evidenziata una qualità ambientale peggiore rispetto al periodo precedente il 1945.

Analisi delle associazioni a foraminiferi bentonici del delta del Po: registro dell'impatto antropico dal dopoguerra fino ai giorni nostri.

CORINO, LEONARDO
2022/2023

Abstract

I depositi deltizi sono un ottimo registro delle variazioni ambientali e dell’impatto antropico riguardante l’intero bacino idrografico del fiume. Questo studio si è concentrato sull’analisi di una carota sedimentaria di 263,5 cm di spessore prelevata nel fondale del Mar Adriatico antistante il delta del Po, a 21.6 m di profondità nella zona di prodelta, con lo scopo di monitorare i cambiamenti ambientali e l’impatto antropico riguardante il periodo storico che intercorre tra il 1840 e il 2015, che include il boom economico italiano del secondo dopoguerra. A tale scopo sono state prodotte analisi quantitative dei foraminiferi bentonici, che sono state comparate con dati già elaborati precedentemente dal personale ISMAR del CNR di Bologna, riguardanti associazioni a foraminiferi bentonici, elementi in traccia e carbonio organico. Oltre all’analisi delle variazioni delle associazioni a foraminiferi bentonici, sono stati calcolati e analizzati gli indici ambientali tra cui Foram-AMBI e Exp (H’bc), solitamente usati per monitorare la qualità ambientale delle acque di fondo di ambienti marini attuali. Il confronto fra associazioni a foraminiferi bentonici, indici, elementi in traccia e carbonio organico ha permesso di identificare un trend di diminuzione dell’influenza fluviale durante la fine dell'800 e l'inizio del ‘900, dovuto al cambiamento delle principali foci deltizie, che da quelle meridionali (Po di Goro e di Tolle), prossime al sito del carotaggio, sono migrate verso nord (Po di Pilla). Successivamente, l’aumento dell’impatto antropico a partire dall’anno 1945 e la sua accelerazione a partire dal 1960 sono evidenti tramite l’analisi dell’andamento di Pb/Ni e Zn/Ni. Tale impatto ha contribuito a modificare l’associazione a foraminiferi bentonici, portando alla dominanza della specie Nonionella stella sull’intera associazione. La dominanza di questo taxon corrisponde ad un peggioramento della qualità ambientale rilevato dagli indici Foram-AMBI e Exp (H’bc). Dal 1990 fino al 2015, in seguito all’attuazione delle prime legislazioni ambientali italiane, si è osservato un miglioramento delle condizioni ambientali e delle associazioni a foraminiferi bentonici, che sono tornate ad essere più diversificate, seppur si sia evidenziata una qualità ambientale peggiore rispetto al periodo precedente il 1945.
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