Gli ecosistemi alpini sono particolarmente colpiti dagli effetti del global warming che si manifesta con cambiamenti delle condizioni climatiche quali: siccità estiva, variazione del pattern delle precipitazioni e minore durata della copertura nevosa. Il cambiamento dei fattori ambientali ha conseguenze sulla distribuzione e sopravvivenza delle specie vegetali che, nell’ambiente alpino, sono particolarmente sensibili alle variazioni delle condizioni climatiche. Conseguentemente, gli habitat e la vegetazione sono fortemente influenzati e modificati da fenomeni quali l’aumento delle temperature medie e la riduzione delle precipitazioni: le specie sono costrette a migrare, effettuando shift altitudinali per trovare le condizioni ottimali per la crescita e la sopravvivenza; in alternativa si estinguono localmente, soppiantate da specie più competitive nelle nuove condizioni ambientali. Questo lavoro di revisiting si propone di studiare come la vegetazione delle praterie alpine e subalpine nel versante piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso sia cambiata sotto l’effetto del climate change dal 1976-1984 a oggi. Sfruttando le stazioni meteo, collocate sulla medesima fascia altitudinale, sono stati ricavati gli andamenti della temperatura, delle precipitazioni e della copertura nevosa negli ultimi decenni, permettendo una valutazione degli effetti di questi fattori abiotici sulla vegetazione. I dati vegetazionali e stazionali di riferimento sono stati reperiti da taccuini custoditi nell’archivio dell’Orto Botanico di Torino, registranti i dati ottenuti dalle stagioni di campionamento effettuate tra il 1976 e il 1984 nel Parco Nazionale del Gran Paradiso dai botanici Montacchini e Forneris. Al fine di garantire una corretta esecuzione dei rilevamenti, sono state utilizzate tecniche innovative di ricollocamento e, in seguito, le comunità vegetali storiche sono state suddivise e classificate, sulla base delle specie presenti, secondo la classificazione Natura 2000, per poi essere confrontate con i dati acquisiti durante la stagione di campo del 2023. I cambiamenti vegetazionali e il legame con i cambiamenti climatici sono stati analizzati attraverso la variazione dei parametri di bio-indicazione (utilizzando gli indici ecologici di Landolt e le forme biologiche) e degli indici di alpha e beta diversità delle comunità nei due diversi periodi di studio. Dall’analisi degli indici di diversità si evince che, rispetto al passato, l’alpha diversità è aumentata, mentre la beta diversità è diminuita. Analizzando i legami con il cambiamento climatico si osservano aumenti significativi per gli indici di temperatura e continentalità, mentre l’indice di umidità tende a diminuire: questi cambiamenti eco-vegetazionali sembrano allinearsi ai cambiamenti dei parametri climatici registrati dalle stazioni meteo dell’area. L’aumento dell’alpha diversità nelle praterie alpine e subalpine, considerando l’andamento positivo della temperatura media, potrebbe essere spiegato dagli shift altitudinali delle specie termofile provenienti dalle fasce altitudinali sottostanti. Tale migrazione, inoltre, potrebbe determinare un processo di omogeneizzazione degli habitat, giustificato anche dalla diminuzione della beta diversità e dall’aumento significativo dell’indice ecologico di temperatura. Ulteriori studi e futuri campionamenti nelle medesime praterie chiariranno i processi in atto e definiranno in modo più significativo i cambiamenti avvenuti nel tempo.

Studio dei cambiamenti vegetazionali nelle praterie alpine e subalpine del versante piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso in risposta al cambiamento climatico

CAROLLO, GIORGIO
2023/2024

Abstract

Gli ecosistemi alpini sono particolarmente colpiti dagli effetti del global warming che si manifesta con cambiamenti delle condizioni climatiche quali: siccità estiva, variazione del pattern delle precipitazioni e minore durata della copertura nevosa. Il cambiamento dei fattori ambientali ha conseguenze sulla distribuzione e sopravvivenza delle specie vegetali che, nell’ambiente alpino, sono particolarmente sensibili alle variazioni delle condizioni climatiche. Conseguentemente, gli habitat e la vegetazione sono fortemente influenzati e modificati da fenomeni quali l’aumento delle temperature medie e la riduzione delle precipitazioni: le specie sono costrette a migrare, effettuando shift altitudinali per trovare le condizioni ottimali per la crescita e la sopravvivenza; in alternativa si estinguono localmente, soppiantate da specie più competitive nelle nuove condizioni ambientali. Questo lavoro di revisiting si propone di studiare come la vegetazione delle praterie alpine e subalpine nel versante piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso sia cambiata sotto l’effetto del climate change dal 1976-1984 a oggi. Sfruttando le stazioni meteo, collocate sulla medesima fascia altitudinale, sono stati ricavati gli andamenti della temperatura, delle precipitazioni e della copertura nevosa negli ultimi decenni, permettendo una valutazione degli effetti di questi fattori abiotici sulla vegetazione. I dati vegetazionali e stazionali di riferimento sono stati reperiti da taccuini custoditi nell’archivio dell’Orto Botanico di Torino, registranti i dati ottenuti dalle stagioni di campionamento effettuate tra il 1976 e il 1984 nel Parco Nazionale del Gran Paradiso dai botanici Montacchini e Forneris. Al fine di garantire una corretta esecuzione dei rilevamenti, sono state utilizzate tecniche innovative di ricollocamento e, in seguito, le comunità vegetali storiche sono state suddivise e classificate, sulla base delle specie presenti, secondo la classificazione Natura 2000, per poi essere confrontate con i dati acquisiti durante la stagione di campo del 2023. I cambiamenti vegetazionali e il legame con i cambiamenti climatici sono stati analizzati attraverso la variazione dei parametri di bio-indicazione (utilizzando gli indici ecologici di Landolt e le forme biologiche) e degli indici di alpha e beta diversità delle comunità nei due diversi periodi di studio. Dall’analisi degli indici di diversità si evince che, rispetto al passato, l’alpha diversità è aumentata, mentre la beta diversità è diminuita. Analizzando i legami con il cambiamento climatico si osservano aumenti significativi per gli indici di temperatura e continentalità, mentre l’indice di umidità tende a diminuire: questi cambiamenti eco-vegetazionali sembrano allinearsi ai cambiamenti dei parametri climatici registrati dalle stazioni meteo dell’area. L’aumento dell’alpha diversità nelle praterie alpine e subalpine, considerando l’andamento positivo della temperatura media, potrebbe essere spiegato dagli shift altitudinali delle specie termofile provenienti dalle fasce altitudinali sottostanti. Tale migrazione, inoltre, potrebbe determinare un processo di omogeneizzazione degli habitat, giustificato anche dalla diminuzione della beta diversità e dall’aumento significativo dell’indice ecologico di temperatura. Ulteriori studi e futuri campionamenti nelle medesime praterie chiariranno i processi in atto e definiranno in modo più significativo i cambiamenti avvenuti nel tempo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/145212