This work considers the case of coordinating regulations for managing the levels of a large regulated lake. The regulation of Lake Iseo was a solution to problems in the Oglio valley. In 1929 the then Ministry of Public Works decided to establish a regulatory body to oversee the regulation of Lake Iseo and River water management. The Consorzio dell'Oglio (a Consortium managing the Oglio River) was set up and its first activity was to design, build and operate the weir at Sarnico (Bergamo). The Consorzio was granted a concession to use the water obtained from regulation, and was required to distribute it among irrigation consortiums based on percentages defined at a provincial level. This concession made available an average daily flow rate in the three-month summer period of 11 m3/s to irrigation users and hydroelectric power plants alike, but also enabled two annual storage cycles to be operated. The Consorzio dell' Oglio was also given the task of operating the irrigation bypass intakes on the river, to ensure that the irrigation rights of each user were respected; moreover, it established a policy to control lake water levels and outflow rates, with the sole restriction of complying with minimum and maximum storage levels in the lake. The Consortium consolidated a highly flexible management system, from the post-war period onwards, to exploit wetter months and mitigate the effects of summer drought. Major works were undertaken to reorganise the irrigation areas and equalise the availability of water for end users. Management mechanisms were introduced, that could rapidly adapt to changes in availability in the summer. The introduction of "irrigation accounting" was highly effective and this mechanism brought flow rates diverted by individual users in line with their specific requirements, with the sole constraint of no seasonal change in diverted volumes. The Consorzio also introduced regulations to adapt the different requirements of irrigation users and hydroelectric power plants, giving them an alternating six-monthly priority during the year.

Il lavoro prende in esame il caso del coordinamento e delle regole di gestione di un lago regolato. La regolazione del lago d’Iseo ha rappresentato la soluzione dei problemi esistenti nella pianura del bacino del f. Oglio, a motivo della forte conflittualità tra i consorzi irrigui che distribuivano le acque derivate dal fiume nei comprensori delle province di Brescia, Bergamo e Cremona. Nel 1929 il Ministero dei Lavori Pubblici decise di costituire un apposito Ente regolatore, al quale fosse affidato il compito di regolare i livelli del lago d’Iseo e gestire le acque del fiume, vegliando sull’osservanza di quanto stabilito dalle concessioni di derivazione. Nacque il Consorzio dell’Oglio, e la sua prima attività fu di progettare, costruire e gestire la traversa fluviale posta a Sarnico (Bg). Al Consorzio fu assegnata anche la concessione di uso delle acque ottenute dalla regolazione, ma con l’obbligo di ripartirla tra i consorzi irrigui secondo percentuali definite a livello provinciale; questa concessione rendeva disponibili alle utenze sia irrigue che idroelettriche una portata media giornaliera nel trimestre estivo pari 11 m3/s, ma consentiva anche di gestire due cicli annuali di invaso. Al Consorzio dell’Oglio venne assegnato anche il compito istituzionale di gestire le prese di derivazione irrigua in esercizio sul fiume, affinché fossero rispettati i diritti irrigui di ciascuna Utenza; le quali, tra l’altro, erano consorziate obbligatoriamente nel Consorzio dell’Oglio, e dovevano provvedere alla copertura delle spese di esercizio della regolazione e degli oneri derivanti dalla manutenzione ordinaria delle opere. Al Consorzio dell’Oglio spettava il compito di stabilire la politica di regolazione dei livelli del lago e delle portate di deflusso, con il solo vincolo di rispetto delle quote di massimo e minimo invaso nel lago. Dal dopoguerra in poi il Consorzio consolidò un sistema di gestione molto flessibile per sfruttare le stagioni favorevoli e per mitigare gli effetti delle siccità estive. Furono avviate importanti opere di riordino dei comprensori irrigui per conseguire la perequazione della disponibilità di risorsa idrica agli utenti finali, furono introdotti meccanismi di gestione rapidamente adattabili all’evolversi delle disponibilità nella stagione estiva; di grande efficacia si rivelò l’introduzione della “contabilità irrigua”, un meccanismo contabile per calibrare le portate derivate dalle singole utenze alle loro necessità specifiche, con il solo vincolo dell’invarianza stagionale dei volumi derivati. Il Consorzio introdusse inoltre una regola per contemperare le esigenze divergenti delle utenze irrigue e delle utenze idroelettriche, assegnando ad esse una priorità semestrale alternativa durante l’anno.

L'adattabilità dell'acqua al territorio -Il caso studio del lago d'Iseo-

TENGATTINI, FRANCESCO GIOVANNI
2022/2023

Abstract

Il lavoro prende in esame il caso del coordinamento e delle regole di gestione di un lago regolato. La regolazione del lago d’Iseo ha rappresentato la soluzione dei problemi esistenti nella pianura del bacino del f. Oglio, a motivo della forte conflittualità tra i consorzi irrigui che distribuivano le acque derivate dal fiume nei comprensori delle province di Brescia, Bergamo e Cremona. Nel 1929 il Ministero dei Lavori Pubblici decise di costituire un apposito Ente regolatore, al quale fosse affidato il compito di regolare i livelli del lago d’Iseo e gestire le acque del fiume, vegliando sull’osservanza di quanto stabilito dalle concessioni di derivazione. Nacque il Consorzio dell’Oglio, e la sua prima attività fu di progettare, costruire e gestire la traversa fluviale posta a Sarnico (Bg). Al Consorzio fu assegnata anche la concessione di uso delle acque ottenute dalla regolazione, ma con l’obbligo di ripartirla tra i consorzi irrigui secondo percentuali definite a livello provinciale; questa concessione rendeva disponibili alle utenze sia irrigue che idroelettriche una portata media giornaliera nel trimestre estivo pari 11 m3/s, ma consentiva anche di gestire due cicli annuali di invaso. Al Consorzio dell’Oglio venne assegnato anche il compito istituzionale di gestire le prese di derivazione irrigua in esercizio sul fiume, affinché fossero rispettati i diritti irrigui di ciascuna Utenza; le quali, tra l’altro, erano consorziate obbligatoriamente nel Consorzio dell’Oglio, e dovevano provvedere alla copertura delle spese di esercizio della regolazione e degli oneri derivanti dalla manutenzione ordinaria delle opere. Al Consorzio dell’Oglio spettava il compito di stabilire la politica di regolazione dei livelli del lago e delle portate di deflusso, con il solo vincolo di rispetto delle quote di massimo e minimo invaso nel lago. Dal dopoguerra in poi il Consorzio consolidò un sistema di gestione molto flessibile per sfruttare le stagioni favorevoli e per mitigare gli effetti delle siccità estive. Furono avviate importanti opere di riordino dei comprensori irrigui per conseguire la perequazione della disponibilità di risorsa idrica agli utenti finali, furono introdotti meccanismi di gestione rapidamente adattabili all’evolversi delle disponibilità nella stagione estiva; di grande efficacia si rivelò l’introduzione della “contabilità irrigua”, un meccanismo contabile per calibrare le portate derivate dalle singole utenze alle loro necessità specifiche, con il solo vincolo dell’invarianza stagionale dei volumi derivati. Il Consorzio introdusse inoltre una regola per contemperare le esigenze divergenti delle utenze irrigue e delle utenze idroelettriche, assegnando ad esse una priorità semestrale alternativa durante l’anno.
ITA
This work considers the case of coordinating regulations for managing the levels of a large regulated lake. The regulation of Lake Iseo was a solution to problems in the Oglio valley. In 1929 the then Ministry of Public Works decided to establish a regulatory body to oversee the regulation of Lake Iseo and River water management. The Consorzio dell'Oglio (a Consortium managing the Oglio River) was set up and its first activity was to design, build and operate the weir at Sarnico (Bergamo). The Consorzio was granted a concession to use the water obtained from regulation, and was required to distribute it among irrigation consortiums based on percentages defined at a provincial level. This concession made available an average daily flow rate in the three-month summer period of 11 m3/s to irrigation users and hydroelectric power plants alike, but also enabled two annual storage cycles to be operated. The Consorzio dell' Oglio was also given the task of operating the irrigation bypass intakes on the river, to ensure that the irrigation rights of each user were respected; moreover, it established a policy to control lake water levels and outflow rates, with the sole restriction of complying with minimum and maximum storage levels in the lake. The Consortium consolidated a highly flexible management system, from the post-war period onwards, to exploit wetter months and mitigate the effects of summer drought. Major works were undertaken to reorganise the irrigation areas and equalise the availability of water for end users. Management mechanisms were introduced, that could rapidly adapt to changes in availability in the summer. The introduction of "irrigation accounting" was highly effective and this mechanism brought flow rates diverted by individual users in line with their specific requirements, with the sole constraint of no seasonal change in diverted volumes. The Consorzio also introduced regulations to adapt the different requirements of irrigation users and hydroelectric power plants, giving them an alternating six-monthly priority during the year.
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