Il lavoro di tesi mira ad analizzare il rapporto tra donne e mondo del lavoro, con l'intento di evidenziare le politiche per promuovere l'occupazione femminile, essenziali per un ambiente lavorativo più equo e inclusivo. Negli ultimi anni, sebbene l'occupazione femminile sia aumentata, lo ha fatto anche quella maschile, mantenendo così in Italia e nel resto d'Europa un elevato gender gap. Persistono, inoltre, disparità salariali tra uomini e donne e ostacoli nell'accesso a ruoli di alto livello e nella conciliazione tra carriera e vita familiare, dovuti alla mancanza di politiche aziendali e di sussidi statali favorevoli. Per condurre questo studio, è prima necessario offrire una panoramica del gender gap e del suo impatto sul mercato del lavoro e sulla società. Verranno esaminate le evidenze relative ai differenziali salariali, ai divari nei vertici aziendali e nell'accesso al credito. Tra le cause identificate vi sono fattori legati all'offerta (da parte delle donne), come la scarsità di strumenti di conciliazione e la poca flessibilità lavorativa, e alla domanda (da parte del mercato), come le componenti culturali e la discriminazione implicita. A livello macroeconomico, è utile analizzare le situazioni economica europea e italiana per comprendere la partecipazione femminile al mercato del lavoro e la riduzione del divario retributivo di genere. Prima di approfondire le politiche e le istituzioni del mercato del lavoro che influenzano le scelte lavorative femminili, si evidenzierà il ruolo delle preferenze individuali, ossia la tendenza delle donne a cercare lavoro in base alle proprie caratteristiche e ai servizi offerti dallo Stato. Lo studio delle strategie e politiche attive/passive aiuta a comprendere le misure considerate nell'affrontare problemi socioeconomici. Il Governo Italiano, con il bilancio di genere, e la Commissione Europea, attraverso la Strategia per la parità di genere, mirano a valutare l'impatto delle politiche pubbliche su uomini e donne, proponendo servizi e sussidi per aumentare l'occupazione femminile. L'analisi dei principali sussidi, quali assistenza all'infanzia, maternità, salario minimo, flessibilità oraria e il ruolo dei sindacati, completa la parte teorica dell'elaborato. Infine, verranno confrontati due casi aziendali, Esselunga e BNL, attraverso l'analisi dei loro Piani di sostenibilità, per identificare sussidi, dati e politiche relative alle assunzioni femminili, considerando che le iniziative per promuovere l'inclusione e l'uguaglianza di genere sul posto di lavoro stanno diventando sempre più comuni.

RAPPORTO DONNE E MONDO LAVORATIVO: SFIDE E OSTACOLI

CECCHIN, SARA
2023/2024

Abstract

Il lavoro di tesi mira ad analizzare il rapporto tra donne e mondo del lavoro, con l'intento di evidenziare le politiche per promuovere l'occupazione femminile, essenziali per un ambiente lavorativo più equo e inclusivo. Negli ultimi anni, sebbene l'occupazione femminile sia aumentata, lo ha fatto anche quella maschile, mantenendo così in Italia e nel resto d'Europa un elevato gender gap. Persistono, inoltre, disparità salariali tra uomini e donne e ostacoli nell'accesso a ruoli di alto livello e nella conciliazione tra carriera e vita familiare, dovuti alla mancanza di politiche aziendali e di sussidi statali favorevoli. Per condurre questo studio, è prima necessario offrire una panoramica del gender gap e del suo impatto sul mercato del lavoro e sulla società. Verranno esaminate le evidenze relative ai differenziali salariali, ai divari nei vertici aziendali e nell'accesso al credito. Tra le cause identificate vi sono fattori legati all'offerta (da parte delle donne), come la scarsità di strumenti di conciliazione e la poca flessibilità lavorativa, e alla domanda (da parte del mercato), come le componenti culturali e la discriminazione implicita. A livello macroeconomico, è utile analizzare le situazioni economica europea e italiana per comprendere la partecipazione femminile al mercato del lavoro e la riduzione del divario retributivo di genere. Prima di approfondire le politiche e le istituzioni del mercato del lavoro che influenzano le scelte lavorative femminili, si evidenzierà il ruolo delle preferenze individuali, ossia la tendenza delle donne a cercare lavoro in base alle proprie caratteristiche e ai servizi offerti dallo Stato. Lo studio delle strategie e politiche attive/passive aiuta a comprendere le misure considerate nell'affrontare problemi socioeconomici. Il Governo Italiano, con il bilancio di genere, e la Commissione Europea, attraverso la Strategia per la parità di genere, mirano a valutare l'impatto delle politiche pubbliche su uomini e donne, proponendo servizi e sussidi per aumentare l'occupazione femminile. L'analisi dei principali sussidi, quali assistenza all'infanzia, maternità, salario minimo, flessibilità oraria e il ruolo dei sindacati, completa la parte teorica dell'elaborato. Infine, verranno confrontati due casi aziendali, Esselunga e BNL, attraverso l'analisi dei loro Piani di sostenibilità, per identificare sussidi, dati e politiche relative alle assunzioni femminili, considerando che le iniziative per promuovere l'inclusione e l'uguaglianza di genere sul posto di lavoro stanno diventando sempre più comuni.
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