Le armi ad energia diretta, o Directed Energy Weapon (DEW), rappresentano una nuova frontiera nella tecnologia militare. Queste armi utilizzano un fascio di energia, come un raggio laser o un fascio di particelle, per distruggere o disabilitare il bersaglio. Le DEW sono state sviluppate per affrontare le nuove minacce alla sicurezza nazionale, come i droni, i missili e le minacce informatiche. Questo studio si pone l'obiettivo di sottolineare come le nuove tecnologie siano importanti per lo sviluppo di armi all’avanguardia in grado di indirizzare sui bersagli svariate forme di energia non cinetica e capaci di riportare alla mente scene di film fantascientifici di battaglie spaziali, tra astronavi e navicelle che si fronteggiano a suon di fasci laser e/o lampi di luce. Il nuovo tipo di sistemi d’arma in questione, non così tanto futuristici come si pensa, anzi, già ampiamente utilizzati, sono le armi ad energia diretta, basate cioè sul concetto di produrre un danno all’asset nemico tramite un’energia di tipo diverso destinata a produrre danni a livello “microscopico”. In sostanza, piuttosto che colpire l’obiettivo con un proiettile, o mediante la forza d’urto di un’esplosione, questi dispositivi inviano sul bersaglio un’energia altamente focalizzata mettendo fuori uso personale, missili, veicoli e/o dispositivi ottici. Gli effetti legati all’uso di tali armi possono essere sia letali che non letali, mentre i campi di applicazione variano dalla difesa antiaerea in ambito di guerriglia militare contro droni di ultima generazione e/o missili balistici intercontinentali (ICBM) ma anche in ambito di tutela dell’ordine pubblico disperdendo rivolte aggressive o insurrezioni violente. In ogni caso è opportuno conoscere queste armi, che hanno tutte le caratteristiche per diventare in un futuro prossimo le armi decisive in campo tattico-strategico e nel controllo sociale, difatti, i sistemi d’arma che tratterò in questo studio sono quelli basati sull’emissione di una radiazione elettromagnetica, sia nella gamma delle frequenze basse (Microonde), sia nella gamma di frequenze vicine a quelle di una radiazione luminosa (Laser). Ma intendo approfondire anche i sistemi fondati su fasci di particelle che sono tra le Directed Energy Weapon (DEW) meno sviluppate e diffuse. In conclusione, questo studio non si pone l’obiettivo di comparare le varie tipologie di armi illustrate ed eleggere la migliore ma di fare un po’ più di chiarezza sulla direzione intrapresa dagli Stati sulle nuove tipologie di armamenti in forza agli eserciti. ​

EVOLUZIONE DELLE ARMI AD ENERGIA DIRETTA: ANALISI DELLE TECNOLOGIE E DELLE LORO IMPLICAZIONI ETICHE E STRATEGICHE

LIGUORI, GENNARO
2022/2023

Abstract

Le armi ad energia diretta, o Directed Energy Weapon (DEW), rappresentano una nuova frontiera nella tecnologia militare. Queste armi utilizzano un fascio di energia, come un raggio laser o un fascio di particelle, per distruggere o disabilitare il bersaglio. Le DEW sono state sviluppate per affrontare le nuove minacce alla sicurezza nazionale, come i droni, i missili e le minacce informatiche. Questo studio si pone l'obiettivo di sottolineare come le nuove tecnologie siano importanti per lo sviluppo di armi all’avanguardia in grado di indirizzare sui bersagli svariate forme di energia non cinetica e capaci di riportare alla mente scene di film fantascientifici di battaglie spaziali, tra astronavi e navicelle che si fronteggiano a suon di fasci laser e/o lampi di luce. Il nuovo tipo di sistemi d’arma in questione, non così tanto futuristici come si pensa, anzi, già ampiamente utilizzati, sono le armi ad energia diretta, basate cioè sul concetto di produrre un danno all’asset nemico tramite un’energia di tipo diverso destinata a produrre danni a livello “microscopico”. In sostanza, piuttosto che colpire l’obiettivo con un proiettile, o mediante la forza d’urto di un’esplosione, questi dispositivi inviano sul bersaglio un’energia altamente focalizzata mettendo fuori uso personale, missili, veicoli e/o dispositivi ottici. Gli effetti legati all’uso di tali armi possono essere sia letali che non letali, mentre i campi di applicazione variano dalla difesa antiaerea in ambito di guerriglia militare contro droni di ultima generazione e/o missili balistici intercontinentali (ICBM) ma anche in ambito di tutela dell’ordine pubblico disperdendo rivolte aggressive o insurrezioni violente. In ogni caso è opportuno conoscere queste armi, che hanno tutte le caratteristiche per diventare in un futuro prossimo le armi decisive in campo tattico-strategico e nel controllo sociale, difatti, i sistemi d’arma che tratterò in questo studio sono quelli basati sull’emissione di una radiazione elettromagnetica, sia nella gamma delle frequenze basse (Microonde), sia nella gamma di frequenze vicine a quelle di una radiazione luminosa (Laser). Ma intendo approfondire anche i sistemi fondati su fasci di particelle che sono tra le Directed Energy Weapon (DEW) meno sviluppate e diffuse. In conclusione, questo studio non si pone l’obiettivo di comparare le varie tipologie di armi illustrate ed eleggere la migliore ma di fare un po’ più di chiarezza sulla direzione intrapresa dagli Stati sulle nuove tipologie di armamenti in forza agli eserciti. ​
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