The relationship between body and clothing is of great importance. The dress accompanies the individuals throughout their life: shortly after birth, the child is washed and dressed, he is thus not left in a natural state, but acquires a social and cultural dimension. Even the deceased, before being buried, is covered with elegant clothes or to which he was particularly fond. Clothing does not merely protect and conceal the body, as the body is always covered with a set of signs that communicate something. Fashion can be considered a form of non-verbal communication that, like a language, conveys information and aspects of one’s personality. The covering of the body highlights the dynamics of interpersonal relationships, attitudes towards others and themselves, it allows the expression of emotions, it allows to present oneself to others, and to assert one’s identity. Today the advent of digitalization and new technologies has given greater fluidity to the body and identity dimension. Online the possibilities to build an ideal version of self are numerous; the digital world can serve as a laboratory for identities, allowing both their creation and their experimentation. It is possible to shape a vague self, with features just mentioned and easily eliminated, or to invent complete and well-defined identities, whose value in online life is equal to that in reality. Everyone acquires the right to create the version of himself to which he aspires or feels closest, regardless of the conditions of birth. Taking into consideration a series of case studies and using semiotic, sociological and psychological tools, this text considers the importance of technology in the fashion industry, starting from the earliest materials and tools available, to the digitalization of clothing. Particular attention is always paid to the identity dimension conveyed by clothing and how it has evolved over time. The aim is to consider the multiplicity of stages that characterize contemporary society, reaching the representation of oneself online through avatars, which can have a changing degree of adherence to one’s physical existence. There is an increasing orientation towards new realities such as the virtual world and the metaverse where there are different rules than the real world: opportunities to change one’s appearance are greater, potentially without limits.
La relazione tra corpo e abbigliamento è di grande rilievo. L’abito accompagna l’individuo durante tutta la sua vita: poco dopo la nascita il bambino viene lavato e vestito, non è dunque lasciato in uno stato naturale, ma acquisisce una dimensione sociale e culturale. Anche la salma prima di essere sepolta viene rivestita con abiti eleganti o ai quali era particolarmente affezionata. L’indumento non si limita a proteggere e celare il corpo, poiché quest’ultimo è sempre coperto da un insieme di segni che comunicano qualcosa. La moda può essere considerata una forma di comunicazione non verbale che, al pari di un linguaggio, veicola informazioni e aspetti della propria personalità. Il rivestimento del corpo mette in evidenza l’andamento delle relazioni interpersonali, gli atteggiamenti nei confronti del prossimo e di se stessi, consente di esprimere emozioni, di presentarsi agli altri e di enunciare la propria identità. Oggi l’avvento della digitalizzazione e delle nuove tecnologie ha conferito una maggiore fluidità alla dimensione corporea e identitaria. Online le possibilità di costruire una versione di sé ideale sono numerose; il mondo digitale può fungere da laboratorio per le identità, consentendo sia la loro creazione sia la loro sperimentazione. Si ha la possibilità di plasmare un sé vago, con caratteristiche appena accennate e facilmente eliminabili, oppure di inventare identità complete e ben definite, il cui valore nella vita online si equipara a quello nella realtà. Ognuno acquisisce il diritto di creare la versione di sé a cui aspira o che sente maggiormente vicina, indipendentemente dalle condizioni di nascita. Prendendo in considerazione una serie di casi studio e utilizzando strumenti semiotici, sociologici e psicologici, il presente testo considera l’importanza della tecnologia nel settore della moda, partendo dai primi materiali e strumenti disponibili, fino ad arrivare alla digitalizzazione dell’abito. Una particolare attenzione è sempre riservata alla dimensione identitaria veicolata dall’abbigliamento e a come essa sia mutata nel tempo. L’obiettivo è considerare la molteplicità di palcoscenici che caratterizzano l’attuale società, arrivando fino alla rappresentazione di sé online tramite avatar, che possono avere un mutevole grado di aderenza alla propria esistenza fisica. Ci si sta orientando sempre di più verso nuove realtà come quella virtuale e il metaverso in cui sono presenti regole differenti rispetto al mondo reale: le occasioni di cambiare il proprio aspetto sono maggiori, potenzialmente illimitate.
Moda: tecnologia e identità. Dalla dimensione materiale dell’abito alla sua digitalizzazione
AVATANEO, VALENTINA
2023/2024
Abstract
La relazione tra corpo e abbigliamento è di grande rilievo. L’abito accompagna l’individuo durante tutta la sua vita: poco dopo la nascita il bambino viene lavato e vestito, non è dunque lasciato in uno stato naturale, ma acquisisce una dimensione sociale e culturale. Anche la salma prima di essere sepolta viene rivestita con abiti eleganti o ai quali era particolarmente affezionata. L’indumento non si limita a proteggere e celare il corpo, poiché quest’ultimo è sempre coperto da un insieme di segni che comunicano qualcosa. La moda può essere considerata una forma di comunicazione non verbale che, al pari di un linguaggio, veicola informazioni e aspetti della propria personalità. Il rivestimento del corpo mette in evidenza l’andamento delle relazioni interpersonali, gli atteggiamenti nei confronti del prossimo e di se stessi, consente di esprimere emozioni, di presentarsi agli altri e di enunciare la propria identità. Oggi l’avvento della digitalizzazione e delle nuove tecnologie ha conferito una maggiore fluidità alla dimensione corporea e identitaria. Online le possibilità di costruire una versione di sé ideale sono numerose; il mondo digitale può fungere da laboratorio per le identità, consentendo sia la loro creazione sia la loro sperimentazione. Si ha la possibilità di plasmare un sé vago, con caratteristiche appena accennate e facilmente eliminabili, oppure di inventare identità complete e ben definite, il cui valore nella vita online si equipara a quello nella realtà. Ognuno acquisisce il diritto di creare la versione di sé a cui aspira o che sente maggiormente vicina, indipendentemente dalle condizioni di nascita. Prendendo in considerazione una serie di casi studio e utilizzando strumenti semiotici, sociologici e psicologici, il presente testo considera l’importanza della tecnologia nel settore della moda, partendo dai primi materiali e strumenti disponibili, fino ad arrivare alla digitalizzazione dell’abito. Una particolare attenzione è sempre riservata alla dimensione identitaria veicolata dall’abbigliamento e a come essa sia mutata nel tempo. L’obiettivo è considerare la molteplicità di palcoscenici che caratterizzano l’attuale società, arrivando fino alla rappresentazione di sé online tramite avatar, che possono avere un mutevole grado di aderenza alla propria esistenza fisica. Ci si sta orientando sempre di più verso nuove realtà come quella virtuale e il metaverso in cui sono presenti regole differenti rispetto al mondo reale: le occasioni di cambiare il proprio aspetto sono maggiori, potenzialmente illimitate.File | Dimensione | Formato | |
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