In motion kinematics, recognizing others’ motor intentions is one of the most useful and studied abilities. While this ability partially comes from one’s skill level in that specific motor action, it is also partially due to the motor similarity between the agent and the observer. Such motor similarity has already been observed and measured in multiple studies, but it has never been measured in a quantitative and comparative way. With the goal of creating a measurement tool that satisfies this need, a large amount of motor data was collected from 90 subjects, who were asked to repeat specific movements. These movements were chosen for their variety and because they had already been used in different studies and thus had known characteristics. For a subsample of 37 subjects, velocity, acceleration and jerk from every task were analysed through a statistical shape comparison technique called Procrustes. The Procrustes analysis assigned a motor distance value to each possible couple of subjects. Comparing the motor styles confirmed what was expected from the movements’ known characteristics from the studies they were used in, confirming the tool’s validity. Following this first important step, it is possible to create countless new studies using the individual motor style measure as a key tool.
Nell’ambito della cinematica del movimento, una delle abilità più utili a livello sociale e più studiate è la capacità di riconoscimento delle intenzioni motorie altrui. Se in parte questa abilità deriva dalla competenza nella specifica azione, in parte è ascrivibile alla somiglianza motoria tra chi esegue l’azione e l’osservatore. Questa somiglianza motoria è già stata osservata e misurata in diversi studi, ma non è mai stata misurata in modo quantitativo e confrontabile. Per creare uno strumento di misura che soddisfacesse queste necessità, è stato prima di tutto raccolto un grande novero di dati motori da 90 soggetti, ai quali sono stati fatti ripetere alcuni movimenti, scelti per la loro varietà e perché già usati in letteratura e quindi con caratteristiche conosciute. Per un sottocampione di 37 soggetti sono stati analizzati velocità, accelerazione e jerk nei diversi compiti tramite una tecnica di confronto delle forme chiamata Procrustes. L’analisi di Procrustes ha quindi assegnato un valore della distanza motoria tra ogni possibile coppia di soggetti. Il confronto ha riportato le aspettative che c’erano rispetto alle caratteristiche conosciute dalla letteratura riguardo ai movimenti scelti, confermando la validità della misura. Questo primo ma importante step apre la possibilità ad innumerevoli altri studi futuri utilizzando la misura degli stili motori individuali come strumento chiave.
Misura della distanza motoria tramite la trasformazione di Procrustes
PERCALI, MATTEO
2023/2024
Abstract
Nell’ambito della cinematica del movimento, una delle abilità più utili a livello sociale e più studiate è la capacità di riconoscimento delle intenzioni motorie altrui. Se in parte questa abilità deriva dalla competenza nella specifica azione, in parte è ascrivibile alla somiglianza motoria tra chi esegue l’azione e l’osservatore. Questa somiglianza motoria è già stata osservata e misurata in diversi studi, ma non è mai stata misurata in modo quantitativo e confrontabile. Per creare uno strumento di misura che soddisfacesse queste necessità, è stato prima di tutto raccolto un grande novero di dati motori da 90 soggetti, ai quali sono stati fatti ripetere alcuni movimenti, scelti per la loro varietà e perché già usati in letteratura e quindi con caratteristiche conosciute. Per un sottocampione di 37 soggetti sono stati analizzati velocità, accelerazione e jerk nei diversi compiti tramite una tecnica di confronto delle forme chiamata Procrustes. L’analisi di Procrustes ha quindi assegnato un valore della distanza motoria tra ogni possibile coppia di soggetti. Il confronto ha riportato le aspettative che c’erano rispetto alle caratteristiche conosciute dalla letteratura riguardo ai movimenti scelti, confermando la validità della misura. Questo primo ma importante step apre la possibilità ad innumerevoli altri studi futuri utilizzando la misura degli stili motori individuali come strumento chiave.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/144932