Un endofenotipo è un fenotipo interno, ovvero un tratto biologico non osservabile a occhio nudo, ma misurabile con procedure di ricerca specifiche, che si suppone sia implicato nel percorso causale che va dai geni alla manifestazione clinica del disturbo (Gottesman & Gould, 2003; Lezenweger, 2013). Lo studio degli endofenotipi della depressione presenta promettenti progressi anche perché si adatta perfettamente alla ricerca dimensionale in psicopatologia e non è limitata dallo studio delle categorie diagnostiche. Infatti, gran parte della ricerca condotta sino a ora sulle cause e sui processi dei disturbi psichiatrici ha avuto come cornice di riferimento gli attuali sistemi diagnostici che si basano sulla presentazione di segni e sintomi manifesti, in gran parte trascurando lo studio delle modificazioni dei sistemi neurobiologici alla base delle funzioni mentali alterate nei diversi disturbi. Ciò può aver impedito un’adeguata comprensione dell’eziologia e della fisiopatologia dei disturbi psichici e dello sviluppo di trattamenti efficaci e mirati (Cuthbert & Insel, 2013).Lo scopo di questa tesi è quello di offrire una rassegna degli studi sugli endofenotipi della depressione secondo un approccio dimensionale. Nel primo capitolo vengono inoltre delineati i risvolti epistemologici e metodologici della definizione di endofenotipo in psicopatologia e indicati i criteri formali per la definizione del costrutto di endofenotipo e dei modelli sperimentali per la loro indagine. Il secondo capitolo è diviso in due parti: la prima è rivolta all’esame dei domini psicopatologici della depressione, e in particolare, a tre di essi: le alterazioni della risposta allo stress, le alterazioni del sistema della ricompensa e del piacere e le alterazioni della mentalizzazione. Nella seconda parte del secondo capitolo vengono invece tratteggiati i possibili candidati endofenotipi per i domini psicopatologici descritti nella prima parte. Infine, il terzo capitolo è dedicato all’analisi delle prove sperimentali che sostengono le ipotesi più accreditate degli endofenotipi della depressione. In particolare viene presa in esame l’ipotesi infiammatoria delle depressione, ovvero la predisposizione genetica all’infiammazione mediata dalle citochine pro-infiammatorie, l’interazione di questa predisposizione con gli eventi di vita avversi nella prima infanzia e le conseguenze dell’azione dalle citochine pro-infiammatorie e degli ormoni dello stress sulla trasmissione sinaptica e le sue alterazioni più tipiche nella depressione.

Endofenotipo: Natura del costrutto e implicazioni per lo studio della depressione

FARINA, MARTA
2023/2024

Abstract

Un endofenotipo è un fenotipo interno, ovvero un tratto biologico non osservabile a occhio nudo, ma misurabile con procedure di ricerca specifiche, che si suppone sia implicato nel percorso causale che va dai geni alla manifestazione clinica del disturbo (Gottesman & Gould, 2003; Lezenweger, 2013). Lo studio degli endofenotipi della depressione presenta promettenti progressi anche perché si adatta perfettamente alla ricerca dimensionale in psicopatologia e non è limitata dallo studio delle categorie diagnostiche. Infatti, gran parte della ricerca condotta sino a ora sulle cause e sui processi dei disturbi psichiatrici ha avuto come cornice di riferimento gli attuali sistemi diagnostici che si basano sulla presentazione di segni e sintomi manifesti, in gran parte trascurando lo studio delle modificazioni dei sistemi neurobiologici alla base delle funzioni mentali alterate nei diversi disturbi. Ciò può aver impedito un’adeguata comprensione dell’eziologia e della fisiopatologia dei disturbi psichici e dello sviluppo di trattamenti efficaci e mirati (Cuthbert & Insel, 2013).Lo scopo di questa tesi è quello di offrire una rassegna degli studi sugli endofenotipi della depressione secondo un approccio dimensionale. Nel primo capitolo vengono inoltre delineati i risvolti epistemologici e metodologici della definizione di endofenotipo in psicopatologia e indicati i criteri formali per la definizione del costrutto di endofenotipo e dei modelli sperimentali per la loro indagine. Il secondo capitolo è diviso in due parti: la prima è rivolta all’esame dei domini psicopatologici della depressione, e in particolare, a tre di essi: le alterazioni della risposta allo stress, le alterazioni del sistema della ricompensa e del piacere e le alterazioni della mentalizzazione. Nella seconda parte del secondo capitolo vengono invece tratteggiati i possibili candidati endofenotipi per i domini psicopatologici descritti nella prima parte. Infine, il terzo capitolo è dedicato all’analisi delle prove sperimentali che sostengono le ipotesi più accreditate degli endofenotipi della depressione. In particolare viene presa in esame l’ipotesi infiammatoria delle depressione, ovvero la predisposizione genetica all’infiammazione mediata dalle citochine pro-infiammatorie, l’interazione di questa predisposizione con gli eventi di vita avversi nella prima infanzia e le conseguenze dell’azione dalle citochine pro-infiammatorie e degli ormoni dello stress sulla trasmissione sinaptica e le sue alterazioni più tipiche nella depressione.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
892784_martafarina_tesimagistrale.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.69 MB
Formato Adobe PDF
2.69 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/144909