Adriana Filippi, pittrice e partigiana fra le fila della resistenza, documentò i venti mesi di lotta sul territorio di Boves, alle porte di Cuneo, realizzando un corpus di opere dal titolo "Vita partigiana di montagna”. Nata a Torino il 25 novembre 1909, si formò presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e ottenne l'abilitazione all'insegnamento. Accettò l'incarico di maestra a Boves quando, l'8 settembre 1943, vide arrivare i primi soldati della 4^ Armata ed altre forze dell'esercito fuggiti per evitare la cattura tedesca. La pittrice e la popolazione locale accolsero quei soldati nelle loro case, fienili, stalle e scuola, proteggendoli nonostante il rischio di torture e morte. Durante questo periodo, insieme alla Banda di Boves sotto il comando del tenente Ignazio Vian, Filippi documentò la convivenza e la lotta attraverso 159 opere, fra oli, pastelli e disegni, testimoniando ciò che visse e sostenendo la resistenza partigiana. Al termine della guerra, Filippi si impegnò affinché le sue opere non venissero disperse e riuscì a conservarle unitariamente, presentandole in varie mostre fino alla loro archiviazione presso il Forte di Exilles. Morì a Roma il 3 marzo 1982, con il desiderio irrealizzato di vedere la collezione esposta permanentemente a Boves, volontà che si avverò solo l'anno successivo. All’interno dell’elaborato è stata ripercorsa brevemente la vita dell’artista, concentrando l'attenzione sugli anni trascorsi a Boves, il legame con la scuola di montagna e la passione per la pittura, mai abbandonata. In questo modo sono state dettate le premesse per analizzare la collezione “Vita partigiana di montagna”. La lettura formale delle tele e dei disegni è stata correlata ai resoconti della vicenda partigiana nel contesto di Boves (CN), interrogando i soggetti raffigurati dalla Filippi in relazione alle testimonianze lasciate dai partigiani dopo la Liberazione ed al racconto della stessa artista nel suo inedito diario. In tale modo è stato possibile ricostruire la cronologia dei lavori e verificare se siano stati realizzati sul luogo ed al momento degli eventi. Attraverso tale indagine è stato possibile constatare come la collezione “Vita partigiana di montagna” possa essere considerata un documento storico, testimonianza dei fatti e dei protagonisti che operarono nella lotta per la Libertà fra il 1943 ed il 1945.

Adriana Filippi, pittrice partigiana

BORNENGO, AURORA
2022/2023

Abstract

Adriana Filippi, pittrice e partigiana fra le fila della resistenza, documentò i venti mesi di lotta sul territorio di Boves, alle porte di Cuneo, realizzando un corpus di opere dal titolo "Vita partigiana di montagna”. Nata a Torino il 25 novembre 1909, si formò presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e ottenne l'abilitazione all'insegnamento. Accettò l'incarico di maestra a Boves quando, l'8 settembre 1943, vide arrivare i primi soldati della 4^ Armata ed altre forze dell'esercito fuggiti per evitare la cattura tedesca. La pittrice e la popolazione locale accolsero quei soldati nelle loro case, fienili, stalle e scuola, proteggendoli nonostante il rischio di torture e morte. Durante questo periodo, insieme alla Banda di Boves sotto il comando del tenente Ignazio Vian, Filippi documentò la convivenza e la lotta attraverso 159 opere, fra oli, pastelli e disegni, testimoniando ciò che visse e sostenendo la resistenza partigiana. Al termine della guerra, Filippi si impegnò affinché le sue opere non venissero disperse e riuscì a conservarle unitariamente, presentandole in varie mostre fino alla loro archiviazione presso il Forte di Exilles. Morì a Roma il 3 marzo 1982, con il desiderio irrealizzato di vedere la collezione esposta permanentemente a Boves, volontà che si avverò solo l'anno successivo. All’interno dell’elaborato è stata ripercorsa brevemente la vita dell’artista, concentrando l'attenzione sugli anni trascorsi a Boves, il legame con la scuola di montagna e la passione per la pittura, mai abbandonata. In questo modo sono state dettate le premesse per analizzare la collezione “Vita partigiana di montagna”. La lettura formale delle tele e dei disegni è stata correlata ai resoconti della vicenda partigiana nel contesto di Boves (CN), interrogando i soggetti raffigurati dalla Filippi in relazione alle testimonianze lasciate dai partigiani dopo la Liberazione ed al racconto della stessa artista nel suo inedito diario. In tale modo è stato possibile ricostruire la cronologia dei lavori e verificare se siano stati realizzati sul luogo ed al momento degli eventi. Attraverso tale indagine è stato possibile constatare come la collezione “Vita partigiana di montagna” possa essere considerata un documento storico, testimonianza dei fatti e dei protagonisti che operarono nella lotta per la Libertà fra il 1943 ed il 1945.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
971395_bornengo.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 21.27 MB
Formato Adobe PDF
21.27 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/144868