Non solo scrittore, ma anche musicista e compositore, E.T.A. Hoffmann ambiva ad essere ricordato dai posteri per la sua musica: non a caso, l’iniziale “A” che ha apposto al suo nome richiama proprio Amadeus Mozart. La passione di Hoffmann per la musica si è infiltrata anche nella sua fertile produzione letteraria, facendo di essa un magistrale esempio di intermedialità, caratteristica che ha fatto sì che altri fossero poi propensi ad adattare le sue opere a diverse forme di espressione artistica. Partendo dal racconto hoffmanniano intitolato "Schiaccianoci e il re dei topi", il presente lavoro intende esaminare alcune riscritture e adattamenti, di respiro europeo ed extraeuropeo, che da esso si sono diramati, in una prospettiva intermediale che abbraccia letteratura, musica, balletto classico, televisione, editoria e illustrazione per l’infanzia. L’analisi comparata del racconto nella sua prima versione e nella riscrittura proposta da Alexandre Dumas nel 1845, parallelamente ad una esplorazione dei principali adattamenti coreografici – a partire dalla prima rappresentazione pietroburghese del balletto, per arrivare ai più recenti casi di reenactment – permette di mettere in luce come la diffusione internazionale dell’opera e il suo essere stata riscritta in epoche storiche diverse, in risposta quindi a differenti esigenze culturali, abbiano costituito un’imprescindibile fonte di arricchimento, rendendola una narrazione capace di parlare ad un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo. La parte conclusiva del lavoro intende infine tracciare i primi passi della storia editoriale dello Schiaccianoci in Italia, valorizzando in particolare l’importanza della sua prima pubblicazione anonima su stampa periodica (Corriere dei Piccoli,1909-1910), antecedente alle prime pubblicazioni in volume (Bemporad, 1920; Corticelli, 1940). Intrecciando la prospettiva dell’intermedialità con la teoria della ricezione, il percorso proposto intende quindi valorizzare il riadattamento come strumento di diffusione mondiale dell’opera.
Lo "Schiaccianoci" dai testi alle scene: forme dell'intermedialità, ricezione e diffusione.
RISCALDINO, GIORGIA
2022/2023
Abstract
Non solo scrittore, ma anche musicista e compositore, E.T.A. Hoffmann ambiva ad essere ricordato dai posteri per la sua musica: non a caso, l’iniziale “A” che ha apposto al suo nome richiama proprio Amadeus Mozart. La passione di Hoffmann per la musica si è infiltrata anche nella sua fertile produzione letteraria, facendo di essa un magistrale esempio di intermedialità, caratteristica che ha fatto sì che altri fossero poi propensi ad adattare le sue opere a diverse forme di espressione artistica. Partendo dal racconto hoffmanniano intitolato "Schiaccianoci e il re dei topi", il presente lavoro intende esaminare alcune riscritture e adattamenti, di respiro europeo ed extraeuropeo, che da esso si sono diramati, in una prospettiva intermediale che abbraccia letteratura, musica, balletto classico, televisione, editoria e illustrazione per l’infanzia. L’analisi comparata del racconto nella sua prima versione e nella riscrittura proposta da Alexandre Dumas nel 1845, parallelamente ad una esplorazione dei principali adattamenti coreografici – a partire dalla prima rappresentazione pietroburghese del balletto, per arrivare ai più recenti casi di reenactment – permette di mettere in luce come la diffusione internazionale dell’opera e il suo essere stata riscritta in epoche storiche diverse, in risposta quindi a differenti esigenze culturali, abbiano costituito un’imprescindibile fonte di arricchimento, rendendola una narrazione capace di parlare ad un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo. La parte conclusiva del lavoro intende infine tracciare i primi passi della storia editoriale dello Schiaccianoci in Italia, valorizzando in particolare l’importanza della sua prima pubblicazione anonima su stampa periodica (Corriere dei Piccoli,1909-1910), antecedente alle prime pubblicazioni in volume (Bemporad, 1920; Corticelli, 1940). Intrecciando la prospettiva dell’intermedialità con la teoria della ricezione, il percorso proposto intende quindi valorizzare il riadattamento come strumento di diffusione mondiale dell’opera.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/144856