Can ethnic motivations influence the intervention of the military in the politics of democratic transition in Africa? It is on this question that the research conducted in this thesis is based. Given the importance of the military's behavior, especially, in delicate democratic transition processes and considering the studies developed in the literature over the past decade, the research has a twofold intent. First, it tests whether the military's interference during a democratic transition process is due to fear of reforms that could result in ethnic reshuffling within the armed forces, leading to loss of privileges and possible exclusion from state institutions. In order to answer the research question, the paper first examines the processes linking ethnic coupling between the military and government leadership and the degree of political instability in countries, in the context of decolonization. It is intended to examine whether, in countries where an army has been formed on the basis of ethnicity shared with the government leadership, the number of coups is greater. Second, the processes linking the period of political transition to the likelihood of military intervention are studied. For this reason, the first part of the thesis focuses on the analysis of two case studies that allow us to understand the effects of the creation of a co-ethnic army and to verify the presence or absence of instability in the chosen countries. Specifically, these are the decolonization process in Sierra Leone and Cameroon. The historical reconstruction of the events of the case studies is useful for the research question to understand the processes that link the origin of the formation of the co-ethnic army with the intervention of the military in transitional politics. The second part of the thesis is devoted to the study of more recent cases, the intent being to examine whether ethnic motivations are at the origin of the military's interventions. Specifically, three states in particular are analyzed, Kenya, the Republic of Congo and Chad. The empirical analysis is supported by adopting some of the variables from the study conducted by Harkness (2016). "Coup attempt" is used as the dependent variable, while the independent variables chosen are "ethnic stacking," indicating whether the army was formed on an ethnic basis or not; "ethnic turnover," to test whether during the democratic transition period of the case studies, there is ethnic turnover in the future government leadership, thus different from the co-ethnic army; and "army reform," to test whether in the case of the army being "ethnic" whether there is a possible reform of the army, during the democratic transition process. The results that emerged in the conduct of the research, are interesting and surprising and could lead to the hypothetical extension or reformulation of Harkness' theory.
Possono motivazioni etniche influenzare l’intervento dei militari nelle politiche di transizione democratica in Africa? È su tale quesito che si fonda la ricerca condotta nella presente tesi. Data l’importanza del comportamento dei militari, soprattutto, nei delicati processi di transizione democratica e considerando gli studi sviluppati in letteratura nell’ultimo decennio, la ricerca ha un duplice intento. In primo luogo, verifica se l’interferire dei militari durante un processo di transizione democratica sia dovuto al timore di riforme che potrebbero determinare un rimescolamento etnico interno alle forze armate, con conseguente perdita di privilegi ed eventuale esclusione dalle istituzioni statali. Per rispondere alla domanda di ricerca, nell’elaborato si esaminano in primo luogo i processi che collegano l’abbinamento etnico tra esercito e leadership di governo e il grado di instabilità politica dei paesi, nel contesto della decolonizzazione. Si intende verificare se, nei paesi in cui è stato formato un esercito sulla base dell’etnia condivisa con la leadership di governo, il numero di colpi di stato è maggiore. In secondo luogo, vengono studiati i processi che collegano il periodo di transizione politica alla probabilità di intervento dei militari. Per questo motivo, la prima parte della tesi si concentra sull’analisi di due casi studio che permettono di comprendere gli effetti della creazione di un esercito co-etnico e di verificare la presenza o assenza di instabilità nei paesi scelti. Nello specifico, si tratta del processo di decolonizzazione in Sierra Leone e in Camerun. La ricostruzione storica degli eventi dei casi studio è utile ai fini della domanda di ricerca per comprendere i processi che collegano l’origine della formazione dell’esercito co-etnico con l’intervento dei militari nelle politiche di transizione. La seconda parte della tesi viene dedicata allo studio di casi più recenti, l’intento è verificare se all’origine degli interventi dei militari vi siano motivazioni etniche. Nello specifico, vengono analizzati tre Stati in particolare, il Kenya, la Repubblica del Congo e il Chad. L’analisi empirica viene sorretta dall’adozione di alcune delle variabili dello studio condotto da Harkness (2016). Come variabile dipendente viene utilizzata “tentativo di colpo di stato”, mentre le variabili indipendenti scelte sono: “ethnic stacking”, indica se l’esercito è stato formato su base etnica o meno; “ricambio etnico”, per verificare se durante il periodo di transizione democratica dei casi studio, si riscontra un ricambio etnico nella futura leadership di governo, quindi diversa da quella dell’esercito co-etnico; “riforma dell’esercito”, per verificare se nel caso in cui l’esercito sia “etnico” se si prevede una possibile riforma dello stesso, durante il processo di transizione democratica. I risultati emersi nello svolgimento della ricerca, sono interessanti e sorprendenti e potrebbero condurre all’ipotetico ampliamento o riformulazione della teoria di Harkness.
Etnia e interferenza dei militari nelle politiche di transizione africane. Una comparazione tra Kenya, Repubblica del Congo e Chad.
SCARPINO, BARBARA
2022/2023
Abstract
Possono motivazioni etniche influenzare l’intervento dei militari nelle politiche di transizione democratica in Africa? È su tale quesito che si fonda la ricerca condotta nella presente tesi. Data l’importanza del comportamento dei militari, soprattutto, nei delicati processi di transizione democratica e considerando gli studi sviluppati in letteratura nell’ultimo decennio, la ricerca ha un duplice intento. In primo luogo, verifica se l’interferire dei militari durante un processo di transizione democratica sia dovuto al timore di riforme che potrebbero determinare un rimescolamento etnico interno alle forze armate, con conseguente perdita di privilegi ed eventuale esclusione dalle istituzioni statali. Per rispondere alla domanda di ricerca, nell’elaborato si esaminano in primo luogo i processi che collegano l’abbinamento etnico tra esercito e leadership di governo e il grado di instabilità politica dei paesi, nel contesto della decolonizzazione. Si intende verificare se, nei paesi in cui è stato formato un esercito sulla base dell’etnia condivisa con la leadership di governo, il numero di colpi di stato è maggiore. In secondo luogo, vengono studiati i processi che collegano il periodo di transizione politica alla probabilità di intervento dei militari. Per questo motivo, la prima parte della tesi si concentra sull’analisi di due casi studio che permettono di comprendere gli effetti della creazione di un esercito co-etnico e di verificare la presenza o assenza di instabilità nei paesi scelti. Nello specifico, si tratta del processo di decolonizzazione in Sierra Leone e in Camerun. La ricostruzione storica degli eventi dei casi studio è utile ai fini della domanda di ricerca per comprendere i processi che collegano l’origine della formazione dell’esercito co-etnico con l’intervento dei militari nelle politiche di transizione. La seconda parte della tesi viene dedicata allo studio di casi più recenti, l’intento è verificare se all’origine degli interventi dei militari vi siano motivazioni etniche. Nello specifico, vengono analizzati tre Stati in particolare, il Kenya, la Repubblica del Congo e il Chad. L’analisi empirica viene sorretta dall’adozione di alcune delle variabili dello studio condotto da Harkness (2016). Come variabile dipendente viene utilizzata “tentativo di colpo di stato”, mentre le variabili indipendenti scelte sono: “ethnic stacking”, indica se l’esercito è stato formato su base etnica o meno; “ricambio etnico”, per verificare se durante il periodo di transizione democratica dei casi studio, si riscontra un ricambio etnico nella futura leadership di governo, quindi diversa da quella dell’esercito co-etnico; “riforma dell’esercito”, per verificare se nel caso in cui l’esercito sia “etnico” se si prevede una possibile riforma dello stesso, durante il processo di transizione democratica. I risultati emersi nello svolgimento della ricerca, sono interessanti e sorprendenti e potrebbero condurre all’ipotetico ampliamento o riformulazione della teoria di Harkness.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/144793