Tra fast fashion e sostenibilità: l'industria tessile alla ricerca di un modello circolare. Il caso del distretto tessile di Prato

Da più di vent’anni anni, l’industria della moda ha subito una profonda trasformazione, virando verso un modello di business che garantisca una rapida rotazione dell’armadio, rispondendo reattivamente alle richieste dei clienti. Questo fenomeno, che prende il nome di fast fashion, rappresenta una vera e propria rivoluzione: sebbene abbia reso la moda più accessibile alle masse, ha inevitabilmente causato numerosi danni. Tale tendenza ha stravolto la modalità con cui i consumatori si approcciano alla moda, aumentando la domanda di prodotti e ponendo notevoli pressioni sulla supply chain che, deve garantire, un efficiente processo produttivo per soddisfare le esigenze del mercato. L'obiettivo del seguente elaborato sarà quello di esplorare il settore tessile ed il fenomeno del fast fashion, esponendo le relative implicazioni ed evidenziando la necessità di una profonda ristrutturazione del modello di business. In particolare, si intende fornire una panoramica delle strategie e dei provvedimenti adottati dalle aziende del settore per ridurre gli impatti della produzione di abbigliamento e per promuovere una gestione sostenibile delle risorse. Saranno analizzati i modelli di economia circolare, come il recupero e il riciclo dei materiali, l'estensione della vita utile dei prodotti ed esaminate le sfide e le opportunità che le aziende devono affrontare nell'implementazione di tali modelli. L'obiettivo finale della ricerca sarà quello di fornire un contributo alla diffusione di una cultura dell'economia circolare nell'industria della moda, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale delle imprese.