Today, humanity is in the middle of an economic ford that consumes energy and input resources while producing both positive and negative impacts on people and exclusively very negative impacts that fall on our planet and ecosystems. It is becoming increasingly evident that the pure capitalist model as we know it today needs to be transformed and evolved. Evolving from "extractive" to "regenerative" economic paradigms that serve human beings and life on Earth may be the most important challenge in human history. This entails a paradigm shift with the inevitable shift from Shareholder Capitalism to Stakeholder Capitalism, i.e., to a new model of doing business that can both produce positive outcomes for shareholders and satisfy the interests of a plurality of other stakeholders such as employees, customers, suppliers, lenders, communities, with complete respect for the ecosystem as well as with the adoption of good corporate governance and management practices. One strand of paradigm shift arose in the United States with the B-Corp movement in response to the needs raised by the development of the modern "social entreprise." The legislature subsequently intervened by preparing a new hybrid organizational form: the Benefit Corporation. These are hybrid, dual-purpose for-profit and public benefit corporations, which operate on the triple bottom line scheme (with reference to people, planet and profit) outlined in the late 1990s to describe those corporations that, in carrying out their activities, take into consideration not only the economic result (profit), but at the same time pursue objectives of social equity (people) and environmental protection (planet). The circulation of the Benefit Corporation legal model subsequently invested Italy, making it the first European country to introduce the Benefit Corporation into its legal system, later serving as a "reference" and guide for other European states. Being a Benefit Corporation should not be a slogan. Becoming a Benefit, for a company is a deep commitment that affects its entire system because it becomes a fundamental part in the dynamics of the company: in the strategic lines, in the vision, in the mission To become SB, it is necessary to formulate a "total" sustainable development strategy, that is, one that puts all 3 P's of the triple bottom line at the center ,realigning goals and priorities with respect to new metrics, critical factors and points of view. It turns out, therefore, that it is essential that the entire company, in its various levels, be aligned about nonprofit purposes as well as with profit-oriented ones, not only because they are dictated by the bylaws, but because they come from: first from the strategic guidelines of the boards of directors and then from the corporate directives given by the managers, intended to achieve the company's underlying goals. In this time of paradigmatic transformation, new organizational models, new organizational architectures and new business models will continue to emerge, capable of representing a changed role of the enterprise as an institution placed to guarantee the common good and the development of collective welfare. Enterprises that decide to pursue common benefit and systemic social innovation will need to consider new forms of coordination between people and activities to deal effectively with the new situations that will emerge.
Oggi l’umanità si trova nel mezzo di un guado economico che consuma energie e risorse di input mentre produce impatti sia positivi che negativi sulle persone e impatti esclusivamente molto negativi che ricadono sul nostro pianeta e sugli ecosistemi. Diventa sempre più evidente che il modello capitalistico puro, come lo conosciamo oggi, debba essere trasformato e fatto evolvere: da paradigmi economici “estrattivi” a “rigenerativi” al servizio degli esseri umani e della vita sulla Terra. Ciò comporta un cambio di paradigma con l’inevitabile passaggio dallo Shareholder Capitalism allo Stakeholder Capitalism, cioè a un nuovo modello di fare impresa in grado sia di produrre risultati positivi per gli azionisti, sia di soddisfare gli interessi di una pluralità di altri stakeholders come dipendenti, clienti, fornitori, finanziatori, comunità, nel completo rispetto per l’ecosistema nonché con l’adozione di buone pratiche di governance e gestione aziendale. Un filone di cambiamento di paradigma è sorto negli Stati Uniti con il movimento B-Corp in risposta alle esigenze sollevate dallo sviluppo della moderna “social entreprise”. Il legislatore è successivamente intervenuto predisponendo una nuova forma organizzativa ibrida: la Benefit Corporation. Si tratta di società ibride, a duplice finalità di scopo di lucro e di public benefit, che operano sullo schema della triple bottom line (con riferimento a people, planet e profit), delineato sul finire degli anni Novanta, per descrivere quelle società che, nello svolgimento della loro attività, prendono in considerazione non solo il risultato economico (profit), ma perseguono allo stesso tempo obiettivi di equità sociale (people) e tutela ambientale (planet). La circolazione del modello giuridico delle Benefit Corporation ha successivamente investito l’Italia, rendendola il primo Paese europeo ad introdurre la Società Benefit nel proprio ordinamento, fungendo poi da “riferimento” e guida per altri stati europei. Essere una Società Benefit non deve essere uno slogan. Diventare Benefit, per una società è un impegno profondo e che riguarda il suo intero sistema perché diventa parte fondamentale nelle dinamiche dell’impresa: nelle linee strategiche, nella vision, nella mission Per diventare SB è necessario formulare una strategia di sviluppo sostenibile “totale”, ossia che metta al centro tutte e 3 le P della triple bottom line, riallineando gli obiettivi e le priorità rispetto a nuove metriche, fattori critici e punti di vista. Risulta, quindi, fondamentale che tutta l’azienda, nei suoi vari livelli, sia allineata circa le finalità non profit oltre che con quelle profit-oriented, non solamente perché dettate dallo statuto, ma perché provenienti: in primo luogo dalle linee guida strategiche dei cda e successivamente dalle direttive aziendali impartite dai managers, destinate a raggiungere gli obiettivi di fondo dell’impresa. In questo tempo di trasformazione paradigmatica continueranno ad emergere nuovi modelli organizzativi, nuove architetture organizzative e nuovi modelli di business in grado di rappresentare un mutato ruolo dell’impresa, quale istituzione posta a garanzia del bene comune e dello sviluppo del benessere collettivo. Le imprese che decideranno di perseguire il beneficio comune e l’innovazione sociale sistemica dovranno valutare nuove forme di coordinamento tra persone e attività per affrontare con efficacia le nuove situazioni che emergeranno.
Dalle Benefit Corporations statunitensi alle Società Benefit italiane: il B leading nel mondo.
BRESSANO, EMANUELA
2022/2023
Abstract
Oggi l’umanità si trova nel mezzo di un guado economico che consuma energie e risorse di input mentre produce impatti sia positivi che negativi sulle persone e impatti esclusivamente molto negativi che ricadono sul nostro pianeta e sugli ecosistemi. Diventa sempre più evidente che il modello capitalistico puro, come lo conosciamo oggi, debba essere trasformato e fatto evolvere: da paradigmi economici “estrattivi” a “rigenerativi” al servizio degli esseri umani e della vita sulla Terra. Ciò comporta un cambio di paradigma con l’inevitabile passaggio dallo Shareholder Capitalism allo Stakeholder Capitalism, cioè a un nuovo modello di fare impresa in grado sia di produrre risultati positivi per gli azionisti, sia di soddisfare gli interessi di una pluralità di altri stakeholders come dipendenti, clienti, fornitori, finanziatori, comunità, nel completo rispetto per l’ecosistema nonché con l’adozione di buone pratiche di governance e gestione aziendale. Un filone di cambiamento di paradigma è sorto negli Stati Uniti con il movimento B-Corp in risposta alle esigenze sollevate dallo sviluppo della moderna “social entreprise”. Il legislatore è successivamente intervenuto predisponendo una nuova forma organizzativa ibrida: la Benefit Corporation. Si tratta di società ibride, a duplice finalità di scopo di lucro e di public benefit, che operano sullo schema della triple bottom line (con riferimento a people, planet e profit), delineato sul finire degli anni Novanta, per descrivere quelle società che, nello svolgimento della loro attività, prendono in considerazione non solo il risultato economico (profit), ma perseguono allo stesso tempo obiettivi di equità sociale (people) e tutela ambientale (planet). La circolazione del modello giuridico delle Benefit Corporation ha successivamente investito l’Italia, rendendola il primo Paese europeo ad introdurre la Società Benefit nel proprio ordinamento, fungendo poi da “riferimento” e guida per altri stati europei. Essere una Società Benefit non deve essere uno slogan. Diventare Benefit, per una società è un impegno profondo e che riguarda il suo intero sistema perché diventa parte fondamentale nelle dinamiche dell’impresa: nelle linee strategiche, nella vision, nella mission Per diventare SB è necessario formulare una strategia di sviluppo sostenibile “totale”, ossia che metta al centro tutte e 3 le P della triple bottom line, riallineando gli obiettivi e le priorità rispetto a nuove metriche, fattori critici e punti di vista. Risulta, quindi, fondamentale che tutta l’azienda, nei suoi vari livelli, sia allineata circa le finalità non profit oltre che con quelle profit-oriented, non solamente perché dettate dallo statuto, ma perché provenienti: in primo luogo dalle linee guida strategiche dei cda e successivamente dalle direttive aziendali impartite dai managers, destinate a raggiungere gli obiettivi di fondo dell’impresa. In questo tempo di trasformazione paradigmatica continueranno ad emergere nuovi modelli organizzativi, nuove architetture organizzative e nuovi modelli di business in grado di rappresentare un mutato ruolo dell’impresa, quale istituzione posta a garanzia del bene comune e dello sviluppo del benessere collettivo. Le imprese che decideranno di perseguire il beneficio comune e l’innovazione sociale sistemica dovranno valutare nuove forme di coordinamento tra persone e attività per affrontare con efficacia le nuove situazioni che emergeranno.File | Dimensione | Formato | |
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