Nel progetto di tesi si è indagata la risposta di due gruppi tassonomici epigei all’evento “Vaia” che nel 2018 ha comportato danni ingenti in molti boschi del Trentino, del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. I gruppi studiati sono i coleotteri carabidi (Coleoptera: Carabidae) e gli scarabeidi coprofagi (Coleoptera: Scarabaeoidea), messi a confronto nel presente studio anche per capire quali sono i migliori bioindicatori per questo tipo di disturbo. Per studiare in che modo questi insetti selezionano gli habitat di bosco, pascolo e bosco schiantato (ovvero lo stadio serale venutosi a creare dopo gli schianti del 2018) si sono utilizzate trappole a caduta (pitfall) di tipo diverso per i carabidi e gli scarabeidi rispettivamente. I risultati ottenuti hanno permesso di stilare un primo elenco faunistico delle specie presenti in Val Visdende e hanno posto le basi per la comprensione della loro risposta a un disturbo forestale di portata fuori dall’ordinario. I carabidi si rivelano bioindicatori più efficaci, con le comunità dei diversi habitat che si strutturano in maniera differente, separandosi sia dal punto di vista tassonomico che funzionale. Gli scarabeidi sembrano meno suscettibili al disturbo forestale e rispondono per lo più con variazioni nei rapporti di abbondanza relativa.

Le comunità di coleotteri carabidi e scarabeidi coprofagi in Val Visdende (BL) e loro risposta all'evento climatico estremo Vaia

PANZA, RICCARDO
2022/2023

Abstract

Nel progetto di tesi si è indagata la risposta di due gruppi tassonomici epigei all’evento “Vaia” che nel 2018 ha comportato danni ingenti in molti boschi del Trentino, del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. I gruppi studiati sono i coleotteri carabidi (Coleoptera: Carabidae) e gli scarabeidi coprofagi (Coleoptera: Scarabaeoidea), messi a confronto nel presente studio anche per capire quali sono i migliori bioindicatori per questo tipo di disturbo. Per studiare in che modo questi insetti selezionano gli habitat di bosco, pascolo e bosco schiantato (ovvero lo stadio serale venutosi a creare dopo gli schianti del 2018) si sono utilizzate trappole a caduta (pitfall) di tipo diverso per i carabidi e gli scarabeidi rispettivamente. I risultati ottenuti hanno permesso di stilare un primo elenco faunistico delle specie presenti in Val Visdende e hanno posto le basi per la comprensione della loro risposta a un disturbo forestale di portata fuori dall’ordinario. I carabidi si rivelano bioindicatori più efficaci, con le comunità dei diversi habitat che si strutturano in maniera differente, separandosi sia dal punto di vista tassonomico che funzionale. Gli scarabeidi sembrano meno suscettibili al disturbo forestale e rispondono per lo più con variazioni nei rapporti di abbondanza relativa.
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