Extreme and adventure sports have experienced a rapid expansion in recent decades, in fact, more and more people are taking part in this type of activity. Among them, Extreme kayaking is an extreme sporting discipline that takes place in a watery environment and consists of traversing a stretch of river characterized by rapids and passages of varying difficulty. Kayakers seek thrill, undertake risky challenges and test their physical and mental abilities, in the same way with mountaineers or skydivers. A deep connection with the natural world and a distinctive relationship with risk and fear are essential elements that distinguish the extreme athlete, whose personality traits are distinctive and singular. Since only a few people engage in these practices, I decided to explore the neurobiological mechanisms that drive these individuals to engage themselves in such high-risk activities. The main objective of this paper is to investigate and describe, through a review of the scientific literature and the experiences of some kayaking athletes, the neurophysiological and psychological aspects underlying extreme sports behaviors. In addition, this paper aims to bring awareness of Extreme Kayaking, a practice that, despite involving risks, can result in significant psychophysical benefits for the individual

Gli sport estremi e di avventura hanno assistito ad una rapida espansione negli ultimi decenni, infatti, sempre più persone si cimentano in questa tipologia di attività. Tra queste, l’Extreme kayak è una disciplina sportiva estrema che si svolge in ambiente acquatico e consiste nel percorre un tratto di fiume caratterizzato da rapide e passaggi di varie difficoltà. I kayaker ricercano il brivido, intraprendono sfide rischiose e mettono alla prova le proprie capacità fisiche e mentali, al pari degli alpinisti o dei paracadutisti. Una connessione profonda con il mondo naturale e il rapporto distintivo con il rischio e la paura sono elementi essenziali che contraddistinguono l’atleta estremo, le cui caratteristiche di personalità sono peculiari e singolari. Poiché solo una cerchia ristretta di persone si dedica a queste pratiche, ho deciso di approfondire i meccanismi neurobiologici che spingono tali individui a cimentarsi in attività così ad alto rischio. L’obiettivo principale di questa trattazione è quello d’indagare e descrivere, attraverso la revisione della letteratura scientifica e le esperienze di alcuni atleti di kayak, gli aspetti neurofisiologici e psicologici alla base dei comportamenti sportivi estremi. Inoltre, il presente elaborato intende portare a conoscenza l'Extreme Kayak, una pratica che, pur comportando dei rischi, può determinare notevoli benefici psicofisici per l’individuo.

ASPETTI NEUROFISIOLOGICI E PSICOLOGICI DELLO SPORT ESTREMO: UNO SGUARDO ALL’ EXTREME KAYAK

LAURI, LETIZIA
2022/2023

Abstract

Gli sport estremi e di avventura hanno assistito ad una rapida espansione negli ultimi decenni, infatti, sempre più persone si cimentano in questa tipologia di attività. Tra queste, l’Extreme kayak è una disciplina sportiva estrema che si svolge in ambiente acquatico e consiste nel percorre un tratto di fiume caratterizzato da rapide e passaggi di varie difficoltà. I kayaker ricercano il brivido, intraprendono sfide rischiose e mettono alla prova le proprie capacità fisiche e mentali, al pari degli alpinisti o dei paracadutisti. Una connessione profonda con il mondo naturale e il rapporto distintivo con il rischio e la paura sono elementi essenziali che contraddistinguono l’atleta estremo, le cui caratteristiche di personalità sono peculiari e singolari. Poiché solo una cerchia ristretta di persone si dedica a queste pratiche, ho deciso di approfondire i meccanismi neurobiologici che spingono tali individui a cimentarsi in attività così ad alto rischio. L’obiettivo principale di questa trattazione è quello d’indagare e descrivere, attraverso la revisione della letteratura scientifica e le esperienze di alcuni atleti di kayak, gli aspetti neurofisiologici e psicologici alla base dei comportamenti sportivi estremi. Inoltre, il presente elaborato intende portare a conoscenza l'Extreme Kayak, una pratica che, pur comportando dei rischi, può determinare notevoli benefici psicofisici per l’individuo.
ITA
Extreme and adventure sports have experienced a rapid expansion in recent decades, in fact, more and more people are taking part in this type of activity. Among them, Extreme kayaking is an extreme sporting discipline that takes place in a watery environment and consists of traversing a stretch of river characterized by rapids and passages of varying difficulty. Kayakers seek thrill, undertake risky challenges and test their physical and mental abilities, in the same way with mountaineers or skydivers. A deep connection with the natural world and a distinctive relationship with risk and fear are essential elements that distinguish the extreme athlete, whose personality traits are distinctive and singular. Since only a few people engage in these practices, I decided to explore the neurobiological mechanisms that drive these individuals to engage themselves in such high-risk activities. The main objective of this paper is to investigate and describe, through a review of the scientific literature and the experiences of some kayaking athletes, the neurophysiological and psychological aspects underlying extreme sports behaviors. In addition, this paper aims to bring awareness of Extreme Kayaking, a practice that, despite involving risks, can result in significant psychophysical benefits for the individual
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/144632